Canosa: Le principali problematiche economiche e sociali
Analisi approfondita al primo incontro itinerante dell’Osservatorio con il Prefetto Riflesso
mercoledì 8 febbraio 2023
23.46
Un'analisi approfondita delle principali problematiche economiche e sociali che riguardano il territorio di Canosa di Puglia e dalle quali potrebbero derivare possibili ripercussioni sulla tenuta dell'ordine e della sicurezza pubblica. Questo l'obiettivo del primo incontro itinerante dell'Osservatorio sulle tensioni economico-sociali, istituito nei mesi scorsi dal Prefetto di Barletta Andria Trani Rossana Riflesso, tenutosi nel pomeriggio odierno nella sede comunale di Canosa di Puglia, alla presenza dei componenti dello stesso organismo (il Sindaco di Canosa Vito Malcangio, i vertici delle Forze di Polizia ed i rappresentanti di Arca, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e partenariato economico e sociale), nonché delle realtà associative operanti nel territorio comunale nei richiamati settori di interesse, coinvolte dall'Amministrazione comunale.
Proprio dal vivace mondo associativo del territorio canosino sono stati forniti diversi spunti di riflessione recepiti dall'Osservatorio, a cominciare da un'emergenza occupazionale che vede il comune registrare uno dei più alti tassi di disoccupazione in provincia, particolarmente accentuato in un settore, quello agricolo, autentico motore trainante per l'economia locale, e dalla notevole preoccupazione legata alla criminalità predatoria ed al diffuso abusivismo edilizio. Altra criticità emersa è rappresentata dallo scarso utilizzo dello Sportello Antiracket comunale, attivato un anno fa ed attraverso il quale non sono pervenute denunce né richieste informali di intervento, tanto da indurre le Forze di Polizia ad invocare una maggior collaborazione da parte dell'imprenditoria locale.
In una realtà, quale quella canosina, che necessita evidentemente di un rilancio economico mediante una sinergica ed ancor più efficace valorizzazione del proprio patrimonio archeologico, è stato inoltre riscontrato un forte decremento demografico giovanile, anche dovuto alla carenza di luoghi di aggregazione, aspetto sul quale i rappresentanti della scuola e della Chiesa hanno assicurato la propria disponibilità ad intervenire in maniera concreta.
Ma l'incontro odierno ha anche fatto emergere proposte interessanti, a cominciare dall'opportunità offerta dal rappresentante di Arca Puglia Centrale, che ha messo a disposizione delle Associazioni locali canosine, dietro il coordinamento dell'Amministrazione Comunale, ben 14 locali commerciali per attività di carattere sociale, da trasformare in veri e propri presidi di legalità al servizio della comunità locale attraverso la partecipazione ai PON Legalità.
"L'idea con cui è nato questo Osservatorio è proprio quella di assicurare la presenza concreta dello Stato sul territorio, accrescendo al contempo nella comunità la percezione di vicinanza delle Istituzioni, ancor più necessaria in una realtà provinciale fortemente caratterizzata da illegalità diffusa e scarso senso civico - ha spiegato il Prefetto Riflesso -. Questi incontri servono proprio a portare sul nostro tavolo, ed eventualmente anche su quello del Governo centrale, le principali istanze che provengono dalle singole realtà comunali, per individuare con il tempo soluzioni, sempre con un approccio costruttivo e di prevenzione. La carenza di organici delle Forze di Polizia è un problema ormai noto, ma non deve rappresentare un alibi dietro il quale trincerarsi e far sopire la forte vivacità della componente civica del territorio, da cui invece deve partire, attraverso un'efficace e costante sinergia con le Istituzioni, un forte desiderio di rinascita e sviluppo, fondamentali per il miglioramento della qualità della vita della comunità".
Proprio dal vivace mondo associativo del territorio canosino sono stati forniti diversi spunti di riflessione recepiti dall'Osservatorio, a cominciare da un'emergenza occupazionale che vede il comune registrare uno dei più alti tassi di disoccupazione in provincia, particolarmente accentuato in un settore, quello agricolo, autentico motore trainante per l'economia locale, e dalla notevole preoccupazione legata alla criminalità predatoria ed al diffuso abusivismo edilizio. Altra criticità emersa è rappresentata dallo scarso utilizzo dello Sportello Antiracket comunale, attivato un anno fa ed attraverso il quale non sono pervenute denunce né richieste informali di intervento, tanto da indurre le Forze di Polizia ad invocare una maggior collaborazione da parte dell'imprenditoria locale.
In una realtà, quale quella canosina, che necessita evidentemente di un rilancio economico mediante una sinergica ed ancor più efficace valorizzazione del proprio patrimonio archeologico, è stato inoltre riscontrato un forte decremento demografico giovanile, anche dovuto alla carenza di luoghi di aggregazione, aspetto sul quale i rappresentanti della scuola e della Chiesa hanno assicurato la propria disponibilità ad intervenire in maniera concreta.
Ma l'incontro odierno ha anche fatto emergere proposte interessanti, a cominciare dall'opportunità offerta dal rappresentante di Arca Puglia Centrale, che ha messo a disposizione delle Associazioni locali canosine, dietro il coordinamento dell'Amministrazione Comunale, ben 14 locali commerciali per attività di carattere sociale, da trasformare in veri e propri presidi di legalità al servizio della comunità locale attraverso la partecipazione ai PON Legalità.
"L'idea con cui è nato questo Osservatorio è proprio quella di assicurare la presenza concreta dello Stato sul territorio, accrescendo al contempo nella comunità la percezione di vicinanza delle Istituzioni, ancor più necessaria in una realtà provinciale fortemente caratterizzata da illegalità diffusa e scarso senso civico - ha spiegato il Prefetto Riflesso -. Questi incontri servono proprio a portare sul nostro tavolo, ed eventualmente anche su quello del Governo centrale, le principali istanze che provengono dalle singole realtà comunali, per individuare con il tempo soluzioni, sempre con un approccio costruttivo e di prevenzione. La carenza di organici delle Forze di Polizia è un problema ormai noto, ma non deve rappresentare un alibi dietro il quale trincerarsi e far sopire la forte vivacità della componente civica del territorio, da cui invece deve partire, attraverso un'efficace e costante sinergia con le Istituzioni, un forte desiderio di rinascita e sviluppo, fondamentali per il miglioramento della qualità della vita della comunità".