Canosa: Rotary, Rotaract e AIDO uniti per sensibilizzare la donazione di organi
L'ASL BAT si può vantare di avere a disposizione sui propri mezzi il sistema LUCAS
sabato 12 novembre 2022
19.09
Ha riscosso successo la serata dello scorso venerdì 11 novembre, organizzata dai Rotary Club di Canosa e Barletta, nonché dai relativi Rotaract, concentrata sulla donazione degli organi grazie al prezioso contributo dell'AIDO. Nella Sala Sabiniana di Canosa di Puglia, dopo i saluti di rito e le indicazioni dei presidenti dei quattro Club organizzatori (rispettivamente Antonio Martellotta, Giorgio Vitali, Giuseppe Vitrani e Tommy Capasso), di Natalia Inchingolo, presidente dell'AIDO BAT, e di Maria Cristina Saccinto, assessore alla Cultura per il Comune di Canosa e delegata per l'Amministrazione, che hanno evidenziato collettivamente l'importanza del verbo "donare" costituente anche il fil rouge dell'incontro, si è entrati nel vivo della conferenza "Il Percorso di un sì - Rotary: impegno costante per la donazione di organi, tessuti e cellule" con la relazione di Vito Scarola, vicepresidente nazionale dell'Associazione Italiana per la Donazione di Organi e già presidente del RC Bari Castello.
Scarola, accompagnandosi con precise slides tramite cui ha sciorinato dati e contributi fattivi alla causa (compreso l'uso scorretto del termine "espianto" nelle cronache e nelle consuetudini), ha sottolineato il legame tra le due associazioni - culminato con la fornitura di attrezzature utili al prelievo di organi in alcuni ospedali di Puglia e Basilicata - paragonando il Rotary ad un cervello e l'AIDO ad un cuore: entrambi facenti parte di un unico organismo fondato sui medesimi ideali.
La sensibilizzazione sulla particolare donazione è proseguita con Donatello Iacobone, Direttore Responsabile UOSVD SET 118 dell'ASL BAT, nonché socio del Club di Canosa, che ha esemplificato l'opera concreta messa in atto nella cosiddetta "sesta provincia" per facilitare simili e difficili operazioni (citando il caso di una donazione di cornee avvenuta a Spinazzola addirittura a domicilio): anche il tenere in "stand by" una vita che va spegnendosi è fondamentale per salvarne un'altra, prima che sia troppo tardi per entrambe.
L'ASL BAT, infatti, si può vantare di avere a disposizione sui propri mezzi il sistema LUCAS, capace di garantire un massaggio cardiaco costante, il flusso di sangue e quindi la salvaguardia di organi irrorati che possono essere così trapiantati di lì a breve. Il pubblico ieri presente ha potuto assistere ad una dimostrazione pratica del macchinario.
A fare da eco al principio del collega è Giuseppe Vitobello, coordinatore proprio della sezione trapianti dell'ASL BAT, che ha illustrato i dati - sfortunatamente - poco incisivi e che dimostrano quanto il sud Italia sia ancora vincolato principalmente da questioni di tabù o di errata etica sul tema, a discapito del punto di vista meramente scientifico e medico.
Nel giorno della notizia da record in cui una centenaria (!) fiorentina ha inteso donare il proprio fegato, bisogna ancora fare tanto per informare la popolazione su questo estremo atto di umanità: a tal proposito l'Assistente del Governatore della Zona 6, Ruggiero Laporta, dinanzi all'attenta platea composta anche da soci dei Rotary di Andria Castelli Svevi e Bitonto, ha cercato di far leva concludendo la serata.
Una nota di plauso, infine, va al Rotaract di Canosa che, approfittando dell'occasione, ha ceduto al suo Club padrino una cospicua somma di denaro per il service "End Polio Now" e raccolta nel corso dell'ultima settimana del mese di ottobre (dedicata proprio all'obiettivo internazionale del Rotary).
Scarola, accompagnandosi con precise slides tramite cui ha sciorinato dati e contributi fattivi alla causa (compreso l'uso scorretto del termine "espianto" nelle cronache e nelle consuetudini), ha sottolineato il legame tra le due associazioni - culminato con la fornitura di attrezzature utili al prelievo di organi in alcuni ospedali di Puglia e Basilicata - paragonando il Rotary ad un cervello e l'AIDO ad un cuore: entrambi facenti parte di un unico organismo fondato sui medesimi ideali.
La sensibilizzazione sulla particolare donazione è proseguita con Donatello Iacobone, Direttore Responsabile UOSVD SET 118 dell'ASL BAT, nonché socio del Club di Canosa, che ha esemplificato l'opera concreta messa in atto nella cosiddetta "sesta provincia" per facilitare simili e difficili operazioni (citando il caso di una donazione di cornee avvenuta a Spinazzola addirittura a domicilio): anche il tenere in "stand by" una vita che va spegnendosi è fondamentale per salvarne un'altra, prima che sia troppo tardi per entrambe.
L'ASL BAT, infatti, si può vantare di avere a disposizione sui propri mezzi il sistema LUCAS, capace di garantire un massaggio cardiaco costante, il flusso di sangue e quindi la salvaguardia di organi irrorati che possono essere così trapiantati di lì a breve. Il pubblico ieri presente ha potuto assistere ad una dimostrazione pratica del macchinario.
A fare da eco al principio del collega è Giuseppe Vitobello, coordinatore proprio della sezione trapianti dell'ASL BAT, che ha illustrato i dati - sfortunatamente - poco incisivi e che dimostrano quanto il sud Italia sia ancora vincolato principalmente da questioni di tabù o di errata etica sul tema, a discapito del punto di vista meramente scientifico e medico.
Nel giorno della notizia da record in cui una centenaria (!) fiorentina ha inteso donare il proprio fegato, bisogna ancora fare tanto per informare la popolazione su questo estremo atto di umanità: a tal proposito l'Assistente del Governatore della Zona 6, Ruggiero Laporta, dinanzi all'attenta platea composta anche da soci dei Rotary di Andria Castelli Svevi e Bitonto, ha cercato di far leva concludendo la serata.
Una nota di plauso, infine, va al Rotaract di Canosa che, approfittando dell'occasione, ha ceduto al suo Club padrino una cospicua somma di denaro per il service "End Polio Now" e raccolta nel corso dell'ultima settimana del mese di ottobre (dedicata proprio all'obiettivo internazionale del Rotary).