Canosa: un catalogo per la mostra "Filati Reali"
Domenica, la presentazione nella Cattedrale San Sabino
mercoledì 30 settembre 2020
16.32
La Cattedrale di San Sabino di Canosa di Puglia(BT), in collaborazione col Museo dei Vescovi e con la Coop. OmniArte.it-Servizi per la Cultura, in occasione dell'imminente chiusura di una delle più visitate esposizioni, realizzate negli ultimi anni presso le strutture di pertinenza presenta il catalogo della mostra "Filati Reali. Abiti e arredi dalla Cattedrale borbonica di Canosa". In pieno rispetto delle norme anti-Covid, l'evento è in calendario domenica 4 ottobre alle ore 20.30, nella Cattedrale di San Sabino, al termine della celebrazione eucaristica. La pubblicazione rappresenta non solo una testimonianza di questo esposizione, ma anche un modo di acquisire e conoscere informazioni su uno dei periodi più affascinanti della storia della Cattedrale e di Canosa. In tal senso gli autori hanno pensato ad un qualcosa di ricercato e collezionabile. Di fatti, è volontà dei parroci della Cattedrale, Mons. Felice Bacco e Don Nicola Caputo, di timbrare e numerare in via sequenziale questo catalogo, che acquisisce così valenza collezionistica. Impreziosito da fotografie professionali di grande formato, l'opera permette di rivivere il percorso espositivo concepito in Cattedrale, aggiungendo informazioni in più e dettagli delle splendide stoffe esposte. La mostra, inaugurata il 31 luglio 2020 alla presenza di Mons. Lello Iacobone, Segretario della Pontificia Commissione di Arte Sacra è stata visitata da ospiti illustri e da un numero notevole di persone, soprattutto durante la festività patronale e nel Ferragosto. "Una occasione culturale che abbiamo fortemente voluto, si può dire su richiesta del pubblico, proprio per lasciare una traccia particolare di questa mostra, così gradita e che vedrà seguiti di studi".
I patrocini sono tra i più autorevoli ed importanti: dalla Real Casa di Borbone Due Sicilie, con autorizzazione del Duca di Castro Carlo di Borbone, al Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio, al Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, all'ANCE Bari e Bat, alla Confindustria Bari e BAT presieduta da Sergio Fontana. Grande è stato l'apprezzamento della Real Casa di Borbone che ha scritto una lettera, rivelando grande apprezzamento per la mostra e concedendo l'uso del logo anche per la pubblicazione. "Gli abiti e le stoffe preziose, esposte in Cattedrale, rappresentano un patrimonio sino ad ora inedito, che ha suscitato un'attenzione quasi insperata nel pubblico" riferiscono i Curatori della mostra Sandro Sardella e Michela Cianti.
Una occasione, quella del prossimo 4 ottobre, non solo per riscoprire insieme ai curatori questo patrimonio esposto, simbolico di oltre 600 abiti e stoffe preziose, ma di esplorare un nuovo argomento che già ha suscitato l'interesse degli studiosi. La mostra sarà poi progressivamente smantellata per permettere la riformulazione della Cappella di San Sabino, con la ricollocazione del simulacro argenteo del Santo. Tutti gli abiti saranno trasferiti al Museo dei Vescovi, dove rimarranno custoditi in attesa di altre esposizioni e di prestiti. Sempre al Museo sarà allestita una nuova sezione nella Sala del Settecento, collocando alcuni dei meravigliosi pezzi esposti.
I patrocini sono tra i più autorevoli ed importanti: dalla Real Casa di Borbone Due Sicilie, con autorizzazione del Duca di Castro Carlo di Borbone, al Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio, al Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, all'ANCE Bari e Bat, alla Confindustria Bari e BAT presieduta da Sergio Fontana. Grande è stato l'apprezzamento della Real Casa di Borbone che ha scritto una lettera, rivelando grande apprezzamento per la mostra e concedendo l'uso del logo anche per la pubblicazione. "Gli abiti e le stoffe preziose, esposte in Cattedrale, rappresentano un patrimonio sino ad ora inedito, che ha suscitato un'attenzione quasi insperata nel pubblico" riferiscono i Curatori della mostra Sandro Sardella e Michela Cianti.
Una occasione, quella del prossimo 4 ottobre, non solo per riscoprire insieme ai curatori questo patrimonio esposto, simbolico di oltre 600 abiti e stoffe preziose, ma di esplorare un nuovo argomento che già ha suscitato l'interesse degli studiosi. La mostra sarà poi progressivamente smantellata per permettere la riformulazione della Cappella di San Sabino, con la ricollocazione del simulacro argenteo del Santo. Tutti gli abiti saranno trasferiti al Museo dei Vescovi, dove rimarranno custoditi in attesa di altre esposizioni e di prestiti. Sempre al Museo sarà allestita una nuova sezione nella Sala del Settecento, collocando alcuni dei meravigliosi pezzi esposti.