Capodanno: si è brindato con lo spumante

Il prodotto immancabile per oltre otto italiani su dieci

sabato 1 gennaio 2022 10.43
Con lo stop a veglioni, concerti in piazza e discoteche, la festa si è spostata a tavola dove per il cenone di fine anno i pugliesi hanno speso un importo di 300 milioni di euro per i cibi e le bevande, con un aumento del 52% rispetto allo scorso anno segnato da uno stretto lockdown. E' quanto emerge dall'elaborazione di Coldiretti Puglia, sulla base dell'indagine Coldiretti/Ixe' sul bilancio del Capodanno 2021 segnato dalla rapida risalita dei contagi e dal diffondersi della variante Omicron che ha spinto più di 8 cittadini su 10 (83%) a festeggiare nelle case per prudenza o necessità. A tavola si registra una presenza media di 6,3 persone quasi il doppio rispetto allo scorso anno (3,7 persone) condizionato dal limite di massimo due ospiti non conviventi, ma sono molto lontane le tavolate da quasi 9 persone del periodo pre pandemia.

Solo il 14% dei cittadini ha deciso – rileva la Coldiretti Puglia – di festeggiare fuori al ristorante, in trattorie e agriturismi che soffrono anche per le disdette last minute negli alloggi e nella ristorazione con percentuali che secondo Terranostra Puglia hanno superato anche il 60%, costringendo molte strutture a chiudere. Non è stato sufficiente il boom delle consegna a domicilio, favorita secondo Campagna Amica dall'impennata del numero di italiani in isolamento o in quarantena, senza dimenticare quanti organizzano pranzi e cene nelle case perché non dispongono di green pass rafforzato necessario per mangiare fuori. Per consolarsi nelle case gli italiani si sono buttati dunque sul cibo, con lo spumante che si è confermato come il prodotto immancabile oltre otto italiani su dieci (84%) che fanno saltare ben 85 milioni di tappi durante le feste di fine anno, sorprendentemente seguito a ruota dalle lenticchie presenti nell'80% dei menu forse perché sono chiamate a portar fortuna.

Sulle tavole per le feste è stata forte anche la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie e seppie ma anche la frutta è stata protagonista del cenone con il 93% dei pugliesi che ha puntato su quella a Km0, a partire dall'uva "portafortuna", presente in sei tavole su dieci (64%). Addio invece alle mode esterofile del passato come il consumo di frutta fuori stagione importata dall'estero anche fa registrare un crollo del 20% rispetto alle feste di fine anno di cinque anni fa. Non è un caso che il 95% dei commensali nelle case e fuori quest'anno preferisce prodotti nazionali per la qualità ma anche per sostenere l'economia ed il lavoro per aiutare il Paese a superare le difficoltà generate dalla pandemia.

La maggioranza delle tavole sono state imbandite con menu a base di prodotti o ingredienti Made in Italy con una spesa stimata – conclude la Coldiretti Puglia – in 120 milioni di euro per pesce e le carni compresi i salumi, 70 milioni di euro per spumante, vino ed altre bevande, 32 milioni di euro per dolci, 40 milioni di euro per ortaggi, conserve, frutta fresca e secca, 21 per pasta e pane e 17 milioni di euro per formaggi e uova.

LA SPESA PER CAPODANNO IN MILIONI DI EURO
Pesce, carne, ragù e salumi, ecc. 120
Spumante, vino e altre bevande 70
Dolci, panettone, pandoro 32
Frutta, ortaggi e conserve 40
Pasta e pane 21
Formaggi e uova 17
TOTALE 300

Fonte: stime Coldiretti Puglia