Caporalato: “una proposta partecipata per dare risposte concrete”
Al Forum di Bari, il M5S presenta pdl
sabato 16 aprile 2016
11.04
Nel pomeriggio del 15 aprile scorso, si è tenuto a Bari il "Forum sul caporalato" organizzato dal Movimento 5 Stelle pugliese, nel corso del quale i pentastellati hanno introdotto le basi del loro disegno di legge in materia e ne hanno discusso con le personalità intervenute: i segretari delle organizzazioni sindacali (CGIL,CISL e UIL), Coldiretti, la Caritas oltre che la consiglierà di parità della Regione Puglia, i quali hanno sottolineato il loro apprezzamento per la proposta e per l'iniziativa di partecipazione e condivisione. "Il contrasto al caporalato passa attraverso la condivisione di azioni e strategie comuni delle istituzioni, delle parti sociali e di tutti gli attori del mercato del lavoro coinvolti a vario titolo - dichiarano i consiglieri regionali M5S Rosa Barone, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari al termine del Forum. - Questo evento - proseguono - è nato dalla necessità e dalla volontà di trovare una soluzione ad una piaga reale del territorio: l'utilizzo illecito della manodopera in agricoltura che, come la recente cronaca ha ricordato, si muove in una area di diffusa di illegalità e degrado sociale." I cinquestelle hanno introdotto la loro proposta spiegando che la stessa si lega ad un discorso più organico incentrato sull'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro e che vede nella riorganizzazione dell'Agenzia regionale delle politiche attive (ANPAL), e nello snodo regionale della stessa, il punto di incontro per la creazione di una sezione specializzata che possa avere un ruolo centrale nella governance del mercato del lavoro agricolo. "E' necessario che la risposta delle istituzioni sia immediata, forte e unanime - dichiara la consigliera foggiana Rosa Barone prima firmataria della proposta di legge - non solo in ottica repressiva, ma anche e soprattutto preventiva del fenomeno criminale dello sfruttamento dei lavoratori in condizioni di bisogno e di necessità. Noi del Movimento 5 Stelle abbiamo pensato ad una proposta di legge regionale organica che, fermo restando gli aspetti positivi della vigente legge n. 28/2006 e in coordinamento con le istituzioni, vada oltre le previsioni normative esistenti e possa essere soprattutto una proposta condivisa e 'partecipata' da tutti gli attori sociali che devono essere messi nelle condizioni di dare il loro contributo".