Carafa. Il sigillo del Cristo Velato

A Canosa, l’autore Alfredo De Giovanni per la presentazione del libro

mercoledì 1 dicembre 2021 16.32
Sarà la sede del Museo dei Vescovi a Canosa di Puglia, in Piazza Vittorio Veneto, n. 6), ad ospitare la presentazione dell'ultimo romanzo di Alfredo De Giovanni intitolato "Carafa. Il sigillo del Cristo Velato" (Ed. Gelsorosso, Bari, 212 pp - 15 €), che si terrà alle ore 19:30 di giovedì 2 dicembre 2021. Luciana Fredella (book blogge) dialogherà con l'autore La presentazione è a cura della Fondazione Archeologica Canosina, dell'Associazione Turistica Pro Loco U.N.P.L.I .Canosa e del Rotary Club Canosa. Interverranno, oltre all'autore, l'ingegnere Andrea Pugliese Presidente del Rotary Club e Nicola Luisi vice Presidente della Fondazione Archeologica.

Alfredo De Giovanni, geologo, musicista e autore, è al suo secondo romanzo dopo il fortunato "Otto. L'abisso di Castel del Monte" (Gelsorosso ed., 2018). È il recente vincitore del Premio Letterario "Terre di Puglia" dedicato ai migliori romanzi pubblicati da case editrici pugliesi e sostenuto da "La Teca del Mediterraneo" la biblioteca del Consiglio della Regione Puglia. Il romanzo, un giallo-storico con rigorose ricerche bibliografiche, si snoda tra la Puglia della valle dell'Ofanto e la Napoli misteriosa della Cappella Sansevero che conserva opere d'arte straordinarie tra cui, sopra tutte, la statua del Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino. La narrazione si svolge su tre piani temporali che coinvolgono il presente con una serie di crimini da risolvere a cura dei protagonisti Paolo Manfré e Sandra Bianca (consulenti dell'intelligence italiana), la Napoli del Cinquecento, con la grande storia d'amore tra Fabrizio Carafa Duca d'Andria e Maria d'Avalos, e il sottosuolo napoletano del Settecento, con gli esperimenti del famigerato Raimondo di Sangro VII Principe di Sansevero. Ed è proprio la Cappella Sansevero, fra i più importanti monumenti storici napoletani, a unire i tre livelli narrativi costituendo non solo lo sfondo e la scenografia del romanzo, ma l'elemento vivente la cui storia e fondazione costituiscono parte essenziale dei fatti narrati. Lo stesso dicasi di Villa Carafa, dimora cinquecentesca dei duchi d'Andria, che rappresenta il ponte ideale tra Napoli e la Puglia di cui vengono ricordati i valori identitari e peculiari del territorio di Andria e della Murgia e testimone, nel romanzo, della passione fra Maria d'Avalos e Fabrizio Carafa. L'ingresso all'evento è libero e si svolgerà nel pieno rispetto delle normative anti-Covid vigenti.