Casi di SEU (Sindrome Emolitico Uremica) in Puglia
Le preocupazioni dettate dall'assessore Elena Gentile. «Importante il rispetto delle regole di igiene personale e alimentare»
venerdì 16 agosto 2013
9.42
E' allerta per una possibile infezione da Escherichia Coli in Puglia. L'assessore regionale alla salute Elena Gentile rende noto, attraverso un comunicato, che tra l'1 ed il 14 agosto, si sono riscontrati in Puglia 10 casi di sindrome emolitico uremica (Seu) che possono aver avuto origine proprio nella nostra Regione.
«Si tratta - spiega la Gentile - di una infezione intestinale che colpisce prevalentemente i bambini e che si manifesta con diarrea spesso caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, vomito e dolore addominale. Le cause dell'infezione sono in corso di accertamento da parte delle autorità sanitarie della Regione Puglia, in collaborazione con il ministero della salute e l'Istituto superiore di sanità. L'assessorato regionale ha già rinforzato la sorveglianza epidemiologica locale sulle infezioni gastroenteriche e ha allertato le strutture sanitarie in modo da garantire una pronta risposta sul territorio. Nel frattempo, l'Istituto superiore di sanità ha allertato tutti i reparti italiani di nefrologia pediatrica al fine di individuare eventuali casi potenzialmente collegati all'episodio in altre Regioni. Allo stesso scopo è stata inviata un'allerta al centro europeo per il controllo delle malattie infettive».
L'assessore (che non ha reso noto i luoghi in cui si sono verificati questi casi) raccomanda di rivolgersi alle strutture sanitarie in caso di diarrea caratterizzata da presenza di sangue nelle feci, soprattutto nei bambini nei primi anni di vita. «E' sempre importante - dice la Gentile - il rispetto delle normali regole di igiene personale e alimentare come lavarsi le mani, pulire accuratamente frutta e verdura, conservare e cuocere correttamente gli alimenti. Seguiremo con la massima attenzione l'evolversi della situazione nei prossimi giorni per fornire informazioni puntuali e tempestive alla popolazione».