Cassa integrazione in Puglia, dati simili al 2013
Per il segretario Uil attuate politiche fallimentari
sabato 19 luglio 2014
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Leggera diminuzione della cassa integrazione in Puglia. Infatti, nella nostra regione, le ore complessive di cassa erogate dall'Inps nel mese di giugno sono state quasi 2,5 milioni, a fronte di circa 2,6 milioni del precedente mese di maggio. Tuttavia, la richiesta di cassa integrazione nei primi sei mesi del 2014 risulta essere pressoché simile ai pericolosi livelli del 2013: 24,8 milioni di ore del 2014 contro i 27,4 milioni del 2013. Poi, rispetto allo stesso periodo del 2008 (anno d'inizio crisi), si segna un inquietante rialzo del 99%.
«Purtroppo - spiega il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari-BAT, Aldo Pugliese – la crisi continua a mordere e, per questo, è doveroso mantenere più che mai alta la guardia. Infatti, i dati similari rispetto allo scorso anno, mettono in evidenza il fallimento delle politiche finora attuate per fronteggiare questo stato di crisi che perdura oramai da troppi anni. Ciò è molto grave perché è palpabile, da parte di tutti, il grido d'aiuto della gente e, in particolare, di chi ha perso il lavoro e non riesce più a trovarlo da tempo. Basti pensare che, in base all'ultima rilevazione Istat, in Puglia il tasso di disoccupazione generale è pari al 20,9% e, addirittura, oltre il 50% dei giovani è disoccupato. In termini assoluti, sono 302 mila i pugliesi in cerca attivamente di occupazione».
Più nel dettaglio, la fotografia scattata dall'Inps mostra come la cassa integrazione ordinaria (Cigo) richiesta dalle aziende della Puglia sia cresciuta del 65,2% su maggio 2014 e del 60% rispetto allo stesso periodo del 2008. In ordine alla cassa straordinaria (Cigs), si segna una deflazione del 46,1% rispetto al precedente mese di maggio. Vertiginoso il confronto sul 2008: +421,5%. Per quanto riguarda gli interventi in deroga (Cigd), nonostante i ben noti problemi di finanziamento dell'istituto, si registra una crescita di 108,2 punti percentuali su maggio 2014.
«E' sotto gli occhi di tutti – prosegue Pugliese – l'evidente necessità di una rapida assegnazione della prima parte dei fondi previsti per il 2014, in quanto è fondamentale dare certezze assicurando la copertura di tale strumento per tutto l'anno 2014. Purtroppo, i reiterati finanziamenti a singhiozzo del governo non fanno altro che generano forti ritardi nei pagamenti che feriscono migliaia di lavoratori e famiglie. Consideriamo positivi i segnali e aperture di credito, nelle ultime ore, da parte del governo nazionale, ma occorre attribuire urgentemente le risorse ai lavoratori che attendono da gennaio scorso risposte concrete. Per via di questa situazione di gravità, il 22 e 24 luglio Uil-Cgil-Cisl, manifesteranno dinanzi a Montecitorio per sollecitare non solo lo sblocco solerte delle risorse per gli ammortizzatori in deroga ma anche per i contratti di solidarietà ed aspi in caso di sospensione».