Castel del Monte il sogno di pietra al di là dei numeri
Personale di pittura di Piero Fabris
giovedì 15 novembre 2018
22.17
"Castel del Monte è concepito come una corona di pietra: la corona di Puglia con le sue otto torri. Spunta come una stella sui sentieri del pellegrino, appare come un punto luminoso, congiunzione tra cielo e terra, quasi un cristallo tintinnante, fonte di viaggi immaginifici, eco di suoni che dall'aspra Murgia si espandono componendosi e scomponendosi in numeri, in forme geometriche che schiudono a sogni, a percorsi dell'animo, tra realtà e fantasia che approda a palpiti dell'essere in armonia col creato." E' questa l'idea base che ha ispirato le ventidue opere pittoriche dell'artista Pietro Fabris , che saranno esposte nel Museo dei Vescovi, in Piazza Vittorio Veneto n.6 a Canosa di Puglia(BT), dove i campi del fantastico sono divenuti il "calamaio d'inchiostro blunotte" per riflettere, specchiarsi in un castello, grembo e vortice delirio e fonte di raccoglimento per apprezzare il creato. La mostra è stata curata dalla Società Cooperativa OMNIARTE.IT – Servizi per la Cultura a.r.l. con i curatori Sandro Giuseppe Sardella, Vittoria Valentina Pelagio e Michela Cianti I curatori e l'artista hanno pensato ad un percorso espositivo che potesse servire al meglio il visitatore.
La mostra vede tra i partner la Diocesi di Andria, il Comune di Canosa di Puglia, la Basilica Cattedrale di San Sabino e la Confindustria Zona territoriale BT, in collaborazione con Farmalabor del dott. Sergio Fontana. Sponsor dell'evento sono l'Azienda Sabino Leone e I Tesori di Canusium Apulia Food srl. Tra le compartecipazioni: per le decorazioni Fasanelli "SIA" decorazione di interni e per il vernissage Mare in terra ristorante. L'esposizione dal 17 Novembre 2018 al 10 Gennaio 2019 è stata intesa come un cammino tra i venti quadri coloratissimi (tutti non a caso 50x 50) più due (per un totale di ventidue, proprio come il matto dei tarocchi), dove la scelta dei faretti luminosi, magistralmente annodati alle essenze di bosco, di fiori e di vento, non sono solamente un omaggio alla nostra Regione, così cara a Federico II, il Puer Apuliae, ma soprattutto un invito a compiere un tragitto archeo/fantastico dal respiro Cosmico, spaziando giocosamente in ogni dimensione dove la matematica razionale e l'irrazionale sono i protagonisti di un'avventura creativa, nell'immaginario galattico dell'interiorità; un viaggio tra le pietre di Castel del Monte inteso come Enciclopedia capace di riportarci alla realtà con quel senso di rispetto per il pianeta e le sue meraviglie.
La mostra vede tra i partner la Diocesi di Andria, il Comune di Canosa di Puglia, la Basilica Cattedrale di San Sabino e la Confindustria Zona territoriale BT, in collaborazione con Farmalabor del dott. Sergio Fontana. Sponsor dell'evento sono l'Azienda Sabino Leone e I Tesori di Canusium Apulia Food srl. Tra le compartecipazioni: per le decorazioni Fasanelli "SIA" decorazione di interni e per il vernissage Mare in terra ristorante. L'esposizione dal 17 Novembre 2018 al 10 Gennaio 2019 è stata intesa come un cammino tra i venti quadri coloratissimi (tutti non a caso 50x 50) più due (per un totale di ventidue, proprio come il matto dei tarocchi), dove la scelta dei faretti luminosi, magistralmente annodati alle essenze di bosco, di fiori e di vento, non sono solamente un omaggio alla nostra Regione, così cara a Federico II, il Puer Apuliae, ma soprattutto un invito a compiere un tragitto archeo/fantastico dal respiro Cosmico, spaziando giocosamente in ogni dimensione dove la matematica razionale e l'irrazionale sono i protagonisti di un'avventura creativa, nell'immaginario galattico dell'interiorità; un viaggio tra le pietre di Castel del Monte inteso come Enciclopedia capace di riportarci alla realtà con quel senso di rispetto per il pianeta e le sue meraviglie.