CAV RiscoprirSi: il bilancio dell’attività svolta
E le nuove sfide nelle parole della presidente Lomuscio
giovedì 31 dicembre 2015
9.10
Si conclude un'esperienza importantissima per il CAV "RiscoprirSi", quella realizzata dal 9 dicembre 2013 all' 11 dicembre 2015 in qualità di socio mandante dell'Associazione Temporanea d'Impresa che ha gestito il Centro Antiviolenza della Provincia BarlettaAndria Trani "Futura", gestendo la sede di Andria con competenza nei territori di Andria e Canosa di Puglia, Minervino Murge e Spinazzola. Un percorso importante che ha permesso di dare continuità a quanto realizzato già dal 2009 ad Andria e nel territorio limitrofo, implementandolo e stabilizzandolo, proseguendo nel percorso di sensibilizzazione e formazione alla cultura non violenta e perfezionando le attività di sostegno alle vittime di violenza, accogliendo così la richiesta d'aiuto di circa 150 persone, nel 98% donne, vittime di violenza da parte di partner o ex partner. «Un percorso dunque importante per "RiscoprirSi..." e per l'intero territorio, iniziato poco dopo l'insediamento della Provincia e che ci ha viste coinvolte sin dall'inizio, sin da quando è nata l'idea e nei vari momenti di programmazione, progettazione ed esecuzione. Importante perchè ci ha permesso di dare continuità a quanto avevamo fatto, con riconoscimento istituzionale ed economico. Un momento di crescita per l'intero gruppo operante in "RiscoprirSi...". Un'esperienza importante per l'intero territorio proprio per le modalità con cui si è realizzata, un lungo percorso di concertazione e partecipazione di tutti gli stakeholders, in ogni sua fase (Provincia, Regione Puglia, tutti i Comuni della Provincia, ASL-BT, associazioni)». Sostiene la dott.ssa Patrizia Lomuscio, Presidente del CAV "RiscoprirSi..."
"Un'esperienza, quella del CAV Provinciale, che si inserisce in un più ampio programma di azioni che ha visto la Provincia impegnarsi non solo nella costituzione del CAV provinciale ma anche stipulando la convenzione con la casa rifugio del territorio per l'accoglienza in emergenza delle vittime di violenza, promuovendo il corso di formazione GALASSIA che ha messo insieme i servizi sociali e sanitari, nonchè le forze dell'ordine dei vari comuni della Provincia nell'intento di creare un linguaggio condiviso e migliorare le attività di presa in carico integrata delle vittime di violenza, il corso di formazione PENSIAMOCI DIVERSI che ha visto coinvolti i docenti delle varie scuole della Provincia, la campagna di sensibilizzazione ARCOBALENI che ha interessato studenti, medici, associazioni e la popolazione in genere, e la realizzazione di interventi di promozione dell'autonomia delle vittime di violenza attraverso borse lavoro e contributi per l'affitto. Voglio dunque ringraziare personalmente tutti coloro che hanno permesso tutto questo, in particolare l'ex Assessore alle Politiche Sociali Carmelinda Lombardi, l'ex Presidente Francesco Ventola, il Presidente in carica Francesco Spina, nonchè tutti i dirigenti di settori che si sono susseguiti: Lisa Pietropaolo, Caterina Navach e il Dirigente in carica Alessandro Nicola Attolico, per averci permesso di contribuire alla realizzazione di questo importante percorso di promozione dei diritti principali delle donne, unico a livello regionale. Un ringraziamento speciale all'Ufficio provinciale competente e in particolare alla dott.ssa Domenica Montaruli che ci ha accompagnate sin dall'inizio in questa avventura con tanta sensibilità e estrema professionalità".
E ora che succede? La Legge Regionale n. 29/2014 "Norme per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell'autodeterminazione delle donne" e relativo Piano Operativo hanno introdotto un importante cambiamento nell'ambito della programmazione degli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza, secondo cui ogni Ambito Territoriale si debba dotare di un centro antiviolenza di riferimento. Dando seguito a tali disposizioni a breve sarà siglata convenzione tra il Comune di Andria e il CAV "RiscoprirSi..." a garanzia della continuità del servizio per tutto il 2016. Una convenzione che prevede la realizzazione del Programma Antiviolenza "SFERA" proposto dal CAV "RiscoprirSi...", cofinanziato dal Comune di Andria e da esso candidato all'avviso pubblico della Regione Puglia per la presentazione dei Programmi Antiviolenza a Luglio 2015, approvato dalla Regione Puglia a Novembre 2015. Tale programma antiviolenza, un altro esempio importante di concertazione e impegno condiviso tra Istituzioni e Terzo settore, che prende il nome dalla necessità rilevata da "RiscoprirSi…" di guardare alla violenza di genere in un'ottica globale, in termini di complessità, promuove la realizzazione di azioni eterogenee per la presa in carico globale del fenomeno, ponendosi come un percorso di studio e di intervento sul tema violenza di genere, con il quale si intende garantire continuità a quanto avvenuto negli ultimi sei anni nel territorio andriese sia in termini di attività integrate di accoglienza, sostegno e accompagnamento e promozione dell'autonomia delle persone vittime di violenza mediante la strutturazione di progetti personalizzati, sia in termini di prevenzione del fenomeno. Dando seguito alle disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 29/2014 inoltre il CAV "RiscoprirSi…" ha siglato convenzioni e specifici programmi antiviolenza con gli Ambiti Territoriali di Corato, Modugno e Vico del Gargano per la gestione del servizio Centro Antiviolenza. "Si conclude dunque un'esperienza importante, che abbiamo tanto sognato e atteso, e ne iniziano tante altre, che sicuramente porteremo avanti con lo stesso impegno, la professionalità e la sensibilità che da sempre ci caratterizzano, facendo tesoro dell'esperienza acquisita in questi due anni di gestione della sede di Andria del CAV Provinciale, nonché dell'esperienza pregressa, nella consapevolezza che nonostante tutto ciò che è stato fatto, c'è ancora tanto da fare per salvaguardare i diritti principali delle persone e delle donne soprattutto".
"Un'esperienza, quella del CAV Provinciale, che si inserisce in un più ampio programma di azioni che ha visto la Provincia impegnarsi non solo nella costituzione del CAV provinciale ma anche stipulando la convenzione con la casa rifugio del territorio per l'accoglienza in emergenza delle vittime di violenza, promuovendo il corso di formazione GALASSIA che ha messo insieme i servizi sociali e sanitari, nonchè le forze dell'ordine dei vari comuni della Provincia nell'intento di creare un linguaggio condiviso e migliorare le attività di presa in carico integrata delle vittime di violenza, il corso di formazione PENSIAMOCI DIVERSI che ha visto coinvolti i docenti delle varie scuole della Provincia, la campagna di sensibilizzazione ARCOBALENI che ha interessato studenti, medici, associazioni e la popolazione in genere, e la realizzazione di interventi di promozione dell'autonomia delle vittime di violenza attraverso borse lavoro e contributi per l'affitto. Voglio dunque ringraziare personalmente tutti coloro che hanno permesso tutto questo, in particolare l'ex Assessore alle Politiche Sociali Carmelinda Lombardi, l'ex Presidente Francesco Ventola, il Presidente in carica Francesco Spina, nonchè tutti i dirigenti di settori che si sono susseguiti: Lisa Pietropaolo, Caterina Navach e il Dirigente in carica Alessandro Nicola Attolico, per averci permesso di contribuire alla realizzazione di questo importante percorso di promozione dei diritti principali delle donne, unico a livello regionale. Un ringraziamento speciale all'Ufficio provinciale competente e in particolare alla dott.ssa Domenica Montaruli che ci ha accompagnate sin dall'inizio in questa avventura con tanta sensibilità e estrema professionalità".
E ora che succede? La Legge Regionale n. 29/2014 "Norme per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere, il sostegno alle vittime, la promozione della libertà e dell'autodeterminazione delle donne" e relativo Piano Operativo hanno introdotto un importante cambiamento nell'ambito della programmazione degli interventi di prevenzione e contrasto alla violenza, secondo cui ogni Ambito Territoriale si debba dotare di un centro antiviolenza di riferimento. Dando seguito a tali disposizioni a breve sarà siglata convenzione tra il Comune di Andria e il CAV "RiscoprirSi..." a garanzia della continuità del servizio per tutto il 2016. Una convenzione che prevede la realizzazione del Programma Antiviolenza "SFERA" proposto dal CAV "RiscoprirSi...", cofinanziato dal Comune di Andria e da esso candidato all'avviso pubblico della Regione Puglia per la presentazione dei Programmi Antiviolenza a Luglio 2015, approvato dalla Regione Puglia a Novembre 2015. Tale programma antiviolenza, un altro esempio importante di concertazione e impegno condiviso tra Istituzioni e Terzo settore, che prende il nome dalla necessità rilevata da "RiscoprirSi…" di guardare alla violenza di genere in un'ottica globale, in termini di complessità, promuove la realizzazione di azioni eterogenee per la presa in carico globale del fenomeno, ponendosi come un percorso di studio e di intervento sul tema violenza di genere, con il quale si intende garantire continuità a quanto avvenuto negli ultimi sei anni nel territorio andriese sia in termini di attività integrate di accoglienza, sostegno e accompagnamento e promozione dell'autonomia delle persone vittime di violenza mediante la strutturazione di progetti personalizzati, sia in termini di prevenzione del fenomeno. Dando seguito alle disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 29/2014 inoltre il CAV "RiscoprirSi…" ha siglato convenzioni e specifici programmi antiviolenza con gli Ambiti Territoriali di Corato, Modugno e Vico del Gargano per la gestione del servizio Centro Antiviolenza. "Si conclude dunque un'esperienza importante, che abbiamo tanto sognato e atteso, e ne iniziano tante altre, che sicuramente porteremo avanti con lo stesso impegno, la professionalità e la sensibilità che da sempre ci caratterizzano, facendo tesoro dell'esperienza acquisita in questi due anni di gestione della sede di Andria del CAV Provinciale, nonché dell'esperienza pregressa, nella consapevolezza che nonostante tutto ciò che è stato fatto, c'è ancora tanto da fare per salvaguardare i diritti principali delle persone e delle donne soprattutto".