Che festa al "Quartiere in Festa"
Emozione tra i premiati dal Comitato "Don Peppino Pinnelli"
martedì 18 agosto 2015
10.01
Una panchina, un block notes e una penna. Un palco, un iPpad e un microfono: l'evoluzione di una festa che ha visto all'opera i componenti del Comitato "Don Peppino Pinnelli", presieduto da Daigoro Ardito, per l'VIII Edizione del "Quartiere in Festa", inserita nel Boamundus Festival. Attorno ad una panchina, riverniciata come tutte le altre di Corso Garibaldi a Canosa di Puglia(BT) dai volontari del Comitato "Don Peppino Pinnelli" è stata programmata nei dettagli la manifestazione sotto la direzione artistica di Saverio Di Nunno che, nonostante le vicissitudini legate agli acquazzoni di domenica pomeriggio, si è conclusa tra gli applausi e gli attestati di stima da parte del pubblico, ancora una volta numeroso, da rendere il corso un fiume in piena di persone. Da Torino sono pervenuti i saluti del Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Mauro Laus: «…da sempre vicino alla comunità dei canosini presente nella regione Piemonte e da sempre vicino all'amico Saverio Di Nunno…», impegnato nelle attività del comitato che hanno portato alla realizzazione di questo spettacolo, patrocinato dalla Provincia Barletta Andria Trani, dal Comune di Canosa, dall'Associazione Pugliesi nel Mondo che di anno in anno sale di livello. Molte autorità tra il pubblico: il consigliere regionale Francesco Ventola, il vice presidente della provincia BAT Luigi Antonucci, il sindaco Ernesto La Salvia, gli assessori Piscitelli, Facciolongo, Silvestri, il consigliere con delega allo spettacolo Luciano Pio Papagna, Don Vito Zinfollino, i rappresentanti delle associazioni dei Canosini a Torino (Il Ponte), Milano, Roma e dei pugliesi nel mondo e di quelle locali, tra le quali il Comitato Presepe Vivente che ha comunicato le date delle prossime rappresentazioni, l'OER, oltre a tutti i rappresentanti delle ditte sponsorizzatrici, tantissima gente entusiasta di assistere allo spettacolo organizzato dal Comitato "Don Peppino Pinnelli".
Un presentatore collaudato come Fernando Forino, beniamino del pubblico, che, ha rinunciato allo smoking (non se lo può permettere) per la camicia bianca, nuova di zecca, e pantalone blu, quando sale sul palco abbatte subito il muro delle emozioni, mettendo il meglio del suo repertorio:verve, ironia e tanta ilarità anche in vernacolo. I primi ospiti della serata, due musicisti della vecchia guardia "La Uascizze", due canosini doc: Peppino Liberatore e Nunzio Acquaviva, mandolino e chitarra e tanta buona musica fatta, d'istinto e passione che scalda le mani della platea, affezionata ai successi evergreen della tradizione italiana e napoletana. E poi, il boato con la voce dirompente di Tony Duarte Silega, direttamente dalla Valletta de Cuba: « … La noche en la que te suplico que no salga el sol… Bailando, bailando, bailando …», ritmo, ballo e sorrisi trasmessi anche dal maxischermo. Applausi a scena aperta per il batterista cubano e l'ingresso del cantautore romano Sergio Caputo, rimasto sorpreso dall'accoglienza calorosa di un gruppo di fan canosini capeggiato da Sabino Malcangio(40 anni):«Sergio Caputo ha portato a Canosa una ventata di allegria, soprattutto tra i suoi veri estimatori. Un artista che ha scritto una pagina importante della buona musica d'autore e continua egregiamente, condita di jazz, swing e un goccio di gin». "Il mito swing" di una generazione degli anni ottanta ha proposto con chitarra e iPpad, i brani del suo nuovo album "Pop jazz and love", «non invadente, che va ascoltato a medio volume, perché la musica deve migliorare la nostra vita, non stravolgerla». Pop e jazz che si mescolano a ritmi latini, «il mio stile musicale - come ha dichiarato Sergio Caputo - è jazzare il pop e poppizzare il jazz, rendendo facile all'ascolto un tipo di musica, il jazz, che possiede delle caratteristiche di partenza di grande difficoltà». I successi di un recente passato come "Un sabato italiano", "Italiani Mambo", "L'astronave che arriva", "Il Garibaldi innamorato" che ormai appartengono alla storia musica italiana, non hanno tradito le attese, impreziosite da cori e richieste dei suoi fan.
La musica ha fatto da colonna sonora alle premiazioni dei cittadini che si sono distinti attraverso le proprie attività sotto il profilo professionale e culturale, nel ricordo del parroco Don Peppino Pinnelli, educatore e benefattore, scomparso trent'anni fa. Una splendida protome di divinità ellenica in marmo realizzata dall'artista canosina Sabrina Lamanna è stata consegnata a: Peppino Di Nunno, insegnante di scuole elementari e storico della città e di Canosaweb, che per l'occasione, ha realizzato una memoria intitolata "La via della Stazione di Canosa"; ai fratelli Lamanna, Nunzio Fabio scultore–pittore; Riccardo, designer di moda; Giuseppe in arte Reezo, dj produttore discografico; Angela e Luigi Lenoci e Sabino Masciulli, imprenditori e produttori vitivinicoli presenti all'EXPO Milano 2015. Tanta emozione tra i premiati che hanno ricevuto il protome dalle mani della dottoressa Carmelinda Lombardi, dal coordinatore della sezione di Torino dell'Associazione Pugliesi nel Mondo Enzo Paganelli e dal consigliere regionale Francesco Ventola che si sono congratulati con i vincitori per quanto hanno fatto e stanno facendo, contribuendo notevolmente alla promozione e valorizzazione del territorio. Un happening di festa e di socialità con il coro unanime "Forza Antonio", per il piccolo campione di danza sportiva che deve riprendersi da un brutto incidente stradale, seguito dai saluti a tutti i canosini che sono ritornati nella città natia per le vacanze e da tanti applausi per gli artisti che si sono esibiti ed al Comitato "Don Peppino Pinnelli", una delle organizzazioni più dinamiche del territorio, da diversi anni attenta alle problematiche dei cittadini, nello specifico il quartiere di S. Teresa, oltre ad offrire momenti di incontro e convivialità tesi a migliorare la qualità della vita.
Bartolo Carbone
Reportage fotografico a cura Nicola Pastore
Un presentatore collaudato come Fernando Forino, beniamino del pubblico, che, ha rinunciato allo smoking (non se lo può permettere) per la camicia bianca, nuova di zecca, e pantalone blu, quando sale sul palco abbatte subito il muro delle emozioni, mettendo il meglio del suo repertorio:verve, ironia e tanta ilarità anche in vernacolo. I primi ospiti della serata, due musicisti della vecchia guardia "La Uascizze", due canosini doc: Peppino Liberatore e Nunzio Acquaviva, mandolino e chitarra e tanta buona musica fatta, d'istinto e passione che scalda le mani della platea, affezionata ai successi evergreen della tradizione italiana e napoletana. E poi, il boato con la voce dirompente di Tony Duarte Silega, direttamente dalla Valletta de Cuba: « … La noche en la que te suplico que no salga el sol… Bailando, bailando, bailando …», ritmo, ballo e sorrisi trasmessi anche dal maxischermo. Applausi a scena aperta per il batterista cubano e l'ingresso del cantautore romano Sergio Caputo, rimasto sorpreso dall'accoglienza calorosa di un gruppo di fan canosini capeggiato da Sabino Malcangio(40 anni):«Sergio Caputo ha portato a Canosa una ventata di allegria, soprattutto tra i suoi veri estimatori. Un artista che ha scritto una pagina importante della buona musica d'autore e continua egregiamente, condita di jazz, swing e un goccio di gin». "Il mito swing" di una generazione degli anni ottanta ha proposto con chitarra e iPpad, i brani del suo nuovo album "Pop jazz and love", «non invadente, che va ascoltato a medio volume, perché la musica deve migliorare la nostra vita, non stravolgerla». Pop e jazz che si mescolano a ritmi latini, «il mio stile musicale - come ha dichiarato Sergio Caputo - è jazzare il pop e poppizzare il jazz, rendendo facile all'ascolto un tipo di musica, il jazz, che possiede delle caratteristiche di partenza di grande difficoltà». I successi di un recente passato come "Un sabato italiano", "Italiani Mambo", "L'astronave che arriva", "Il Garibaldi innamorato" che ormai appartengono alla storia musica italiana, non hanno tradito le attese, impreziosite da cori e richieste dei suoi fan.
La musica ha fatto da colonna sonora alle premiazioni dei cittadini che si sono distinti attraverso le proprie attività sotto il profilo professionale e culturale, nel ricordo del parroco Don Peppino Pinnelli, educatore e benefattore, scomparso trent'anni fa. Una splendida protome di divinità ellenica in marmo realizzata dall'artista canosina Sabrina Lamanna è stata consegnata a: Peppino Di Nunno, insegnante di scuole elementari e storico della città e di Canosaweb, che per l'occasione, ha realizzato una memoria intitolata "La via della Stazione di Canosa"; ai fratelli Lamanna, Nunzio Fabio scultore–pittore; Riccardo, designer di moda; Giuseppe in arte Reezo, dj produttore discografico; Angela e Luigi Lenoci e Sabino Masciulli, imprenditori e produttori vitivinicoli presenti all'EXPO Milano 2015. Tanta emozione tra i premiati che hanno ricevuto il protome dalle mani della dottoressa Carmelinda Lombardi, dal coordinatore della sezione di Torino dell'Associazione Pugliesi nel Mondo Enzo Paganelli e dal consigliere regionale Francesco Ventola che si sono congratulati con i vincitori per quanto hanno fatto e stanno facendo, contribuendo notevolmente alla promozione e valorizzazione del territorio. Un happening di festa e di socialità con il coro unanime "Forza Antonio", per il piccolo campione di danza sportiva che deve riprendersi da un brutto incidente stradale, seguito dai saluti a tutti i canosini che sono ritornati nella città natia per le vacanze e da tanti applausi per gli artisti che si sono esibiti ed al Comitato "Don Peppino Pinnelli", una delle organizzazioni più dinamiche del territorio, da diversi anni attenta alle problematiche dei cittadini, nello specifico il quartiere di S. Teresa, oltre ad offrire momenti di incontro e convivialità tesi a migliorare la qualità della vita.
Bartolo Carbone
Reportage fotografico a cura Nicola Pastore