Chimica per la sostenibilità: il nuovo corso di laurea dell’Università del Salento

Offerta formativa, dati, occupazione e sfide future: nuove opportunità per il territorio

giovedì 19 settembre 2024 9.25
Sono aperte le iscrizioni al nuovo corso di laurea triennale in Chimica per la Sostenibilità dell'Università del Salento, attivato per l'anno accademico 2024/2025. Si tratta del primo corso di laurea in chimica offerto da UniSalento, che si aggiunge all'offerta formativa nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics), considerate di fondamentale importanza nella programmazione nazionale e comunitaria. Erogato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali, il corso risponde in modo efficace alle nuove sfide delle Scienze Chimiche legate alla sostenibilità e alle esigenze strategiche e di sicurezza nazionale ed è ideato secondo l'approccio One Health, che è alla base del piano strategico dell'ateneo salentino. Questo approccio mira a promuovere il benessere sostenibile dell'uomo e dell'ambiente, attraverso un modello che concilia il miglioramento della qualità della vita con la preservazione degli equilibri ecosistemici.

LA CHIMICA E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

La chimica è in grado di fronteggiare alcune delle sfide più ardue per la società moderna, come l'inquinamento, attraverso lo sviluppo di processi produttivi più sostenibili e con minor impatto sulla salute e sull'ambiente. Le competenze chimiche contribuiscono significativamente alla gestione di risorse limitate, attraverso il recupero di materie prime ed energia da diverse fonti, utilizzando processi innovativi e a basso impatto ambientale. Per questo motivo, la forte accelerazione verso la necessaria transizione ambientale comporterà non un calo ma, al contrario, un aumento della domanda mondiale di chimica, trainata sempre più dalle nuove tecnologie che è necessario sviluppare su larga scala per realizzare una società ecocompatibile. L'Europa, secondo produttore mondiale dopo la Cina, mantiene una posizione di leadership tecnologica sui processi e sui prodotti. Tuttavia, è fondamentale continuare a investire in aggiornamenti tecnologici per mantenere gli standard di eccellenza anche dal punto di vista ambientale e per soddisfare le esigenze del mercato, garantendo qualità, sicurezza e capacità innovativa. È importante notare che l'Italia è il terzo produttore chimico in Europa, dopo Germania e Francia, e il dodicesimo a livello mondiale.

OFFERTA FORMATIVA

Il corso di laurea triennale in Chimica per la Sostenibilità dell'Università del Salento si propone di formare nuove figure professionali con solide competenze chimiche di base, integrate da contenuti specifici sulla sostenibilità, in linea con le richieste del mercato del lavoro in un'epoca di transizione ecologica. In collaborazione con le realtà produttive del territorio, il corso mira a valorizzare le potenzialità locali. Ad esempio, la ricerca e le applicazioni della chimica sono fondamentali per la riduzione o l'eliminazione di sostanze pericolose, la depurazione delle acque, la riduzione delle emissioni di gas serra e il riciclaggio dei rifiuti. Le sfide che attendono gli studenti e le studentesse, quando entreranno nel mondo del lavoro, riguardano anche lo sviluppo di nuove fonti di energia rinnovabile per promuovere un'economia circolare in cui le risorse vengano utilizzate in modo più efficiente e responsabile. "Il corso di laurea in Chimica per la Sostenibilità rappresenta perciò un'opportunità unica per gli studenti che desiderano approfondire le proprie conoscenze in ambito chimico, con un focus sulla sostenibilità e la tutela dell'ambiente", sottolinea Michele Benedetti, referente del corso, "l'Università del Salento è pronta ad accogliere i futuri studenti e a formare una nuova generazione di professionisti consapevoli e preparati ad affrontare le sfide del futuro"

LA CHIMICA E IL SALENTO

Un corso di laurea che risponde anche alla richiesta degli studenti salentini, di un percorso di primo livello nella classe di Scienze Chimiche. Negli ultimi 15 anni, infatti, si è registrata una significativa crescita del numero di immatricolazioni da parte degli studenti provenienti dal Salento in questo ambito. Tuttavia, è preoccupante notare che la stragrande maggioranza di essi vada ad immatricolarsi in sedi universitarie fuori dalla Puglia. Un dato interessante da rilevare è l'eccellente lavoro dei docenti a partire già dai licei e dagli istituti superiori salentini. La chimica appassiona ragazze e ragazzi come dimostrano i dati di partecipazione ai Giochi della chimica regionali, nazionali e internazionali e i brillanti risultati ottenuti. Non solo ottimi piazzamenti nelle competizioni regionali: quest'anno sono stati 6 gli studenti provenienti dalle scuole della provincia di Lecce che hanno partecipato alle finali nazionali che si sono svolte a maggio, a Fiesole, due dei quali si sono imposti come campioni ottenendo il massimo punteggio: Anna Pia Mazzeo e Luca De Masi (Liceo scientifico "De Giorgi" di Lecce). De Masi ha partecipato, il 30 e 31 luglio 2024, anche alle Olimpiadi Internazionali della Chimica di Riyadh, Arabia Saudita, guadagnando la medaglia d'argento. Esiste, per quanto poco conosciuta, una comunità di chimici salentini vivace e ben nota a livello internazionale; tra questi, sono riconosciuti come capiscuola nella loro area di ricerca il Prof. Maurizio Prato, recentemente andato in pensione dall'Università di Trieste, ma attivo presso il centro di eccellenza CIC biomaGUNE situato a San Sebastian (Spagna), dove dirige il Carbon Bionanotechnology Lab, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali e, tra i numerosi altri, di due progetti prestigiosi europei ERC, i più ambiti tra i ricercatori; l'altro è il Prof. Salvatore Coluccia, anch'egli scienziato di fama internazionale che ha lavorato presso l'Università di Torino, referente di progetti internazionali, riconosciuto maestro nel campo della Chimica dei Materiali, della Chimica delle Superfici e della Catalisi.

OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI

I laureati e le laureate potranno avere ottime opportunità di inserimento nell'industria chimica, che offre un'importante opportunità lavorativa. Secondo i dati pubblicati nell'ultimo rapporto di Federchimica, più del 95% dei dipendenti ha un contratto a tempo indeterminato e la percentuale di assunzioni stabili o stabilizzate è superiore al 60%. Inoltre, il tasso di occupazione a tre anni dalla laurea in chimica supera il 96%, una quota elevata e superiore alla media di altri corsi di laurea. Il rapporto evidenzia anche le crescenti difficoltà delle imprese nel reperire personale qualificato nel settore (69% delle aziende nel 2022). In particolare, il 66% delle imprese ha difficoltà a trovare personale con le competenze chimiche richieste dal mercato. Questo dimostra l'importanza della formazione e specializzazione nel settore chimico. Per giunta, l'industria chimica è un settore ad alta intensità di ricerca, con il 5,8% dei dipendenti dedicati alla ricerca a livello europeo, rispetto alla media manifatturiera del 3,7%. Le imprese chimiche sono consapevoli che la ricerca è fondamentale per mantenere la competitività del settore e affrontare con successo la transizione ecologica. Tuttavia, è necessario un costante investimento nella formazione e nella ricerca per mantenere la competitività del settore e affrontare le sfide future.

"È importante sottolineare che i laureati in discipline chimiche hanno alti tassi di occupazione, il che rende ancora più evidente la perdita per il nostro territorio sia in termini di opportunità lavorative che di giovani professionisti con competenze tecnologiche di valore", conclude Michele Benedetti, "con questo nuovo corso di laurea, l'Università del Salento intende fornire ai giovani salentini una formazione di qualità nel campo della chimica, in linea con le esigenze del mercato del lavoro e della sostenibilità ambientale. Ci auguriamo che questo possa anche incentivare i giovani a rimanere nel nostro territorio, contribuendo alla sua crescita e sviluppo"