Cinghiali imperversano nelle campagne
La denuncia di Coldiretti Puglia
giovedì 21 maggio 2020
15.28
Continuano a scorrazzare indisturbati i cinghiali in Puglia con quotidiani raid nelle campagne, aggravando ulteriormente il contesto di criticità che le aziende agricole stanno vivendo, anche a causa degli effetti del Coronavirus. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia sulla base delle segnalazioni di agricoltori, alle prese con le scorribande dei cinghiali nei campi, con una recrudescenza del fenomeno legata alla limitazione di movimentazione dei mezzi sulle strade che crea paradossalmente un contesto di maggiore tranquillità per la fauna selvatica a muoversi liberamente. "In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 13 milioni di euro. Così non si può andare avanti, sono essenziali misure di contenimento urgenti. Sennò gli agricoltori saranno costretti a passare dalle parole ai fatti", denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Si tratta – evidenzia la Coldiretti - solo della punta dell'iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull'asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell'animale con il quale ci si è scontrati.
"I numeri la dicono lunga sulla necessità di alzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Non c'è tempo più tempo da perdere, perché gli agricoltori sono allo stremo", conclude il presidente Muraglia. Continua anche l'allarme cinghiali in Puglia con avvistamenti di branchi in provincia di Bari soprattutto sull'Alta Murgia e sul Gargano in provincia di Foggia – aggiunge Coldiretti Puglia con rischi igienico – sanitari, per l'incolumità pubblica e danni in campagna, con 310 incidenti stradali causati da animali selvatici nei primi nove mesi del 2019. Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l'analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. "Le aree rurali e anche le città sono invase da cinghiali che mettono a repentaglio l'incolumità delle persone, fanno razzia nei campi di frutta, legumi, piantine, ortaggi, con inevitabili ripercussioni anche di natura igienico-sanitaria. L'escalation di danni, aggressioni e incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici che mettono a repentaglio non solo le produzioni agroalimentari e l'assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città", conclude Pietro Piccioni, Delegato Confederale di Coldiretti Foggia.
"I numeri la dicono lunga sulla necessità di alzare il livello di allerta e programmare efficaci attività di riequilibrio della fauna selvatica che mette a repentaglio la stessa incolumità delle persone. Non c'è tempo più tempo da perdere, perché gli agricoltori sono allo stremo", conclude il presidente Muraglia. Continua anche l'allarme cinghiali in Puglia con avvistamenti di branchi in provincia di Bari soprattutto sull'Alta Murgia e sul Gargano in provincia di Foggia – aggiunge Coldiretti Puglia con rischi igienico – sanitari, per l'incolumità pubblica e danni in campagna, con 310 incidenti stradali causati da animali selvatici nei primi nove mesi del 2019. Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l'analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. "Le aree rurali e anche le città sono invase da cinghiali che mettono a repentaglio l'incolumità delle persone, fanno razzia nei campi di frutta, legumi, piantine, ortaggi, con inevitabili ripercussioni anche di natura igienico-sanitaria. L'escalation di danni, aggressioni e incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici che mettono a repentaglio non solo le produzioni agroalimentari e l'assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città", conclude Pietro Piccioni, Delegato Confederale di Coldiretti Foggia.