Clima da far west nelle campagne pugliesi
COLDIRETTI Puglia: "Chiediamo l'intervento immediato del Ministro dell'Interno"
martedì 9 aprile 2019
15.48
Assalto armato nella notte a Foggia, ennesimo gravissimo episodio, denuncia Coldiretti Puglia, che testimonia una clima da far west nelle campagne pugliesi dove è a repentaglio l'incolumità stessa di imprenditori agricoli e lavoratori. "Chiediamo l'intervento immediato del Ministro dell'Interno, perché va messo in sicurezza il sistema agricolo nelle aree rurali, ormai sottoposto quotidianamente a fenomeni criminosi fuori controllo", tuona Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. "Una banda armata composta da 5 persone, fucili a pompa alla mano, ha assaltato il magazzino del Consorzio di Bonifica della Capitanata a Montagna Spaccata in agro di Cerignola per rubare 8 mezzi e numerosi altri beni da inventariare. E' solo l'ultimo in ordine di tempo di una lunghissima seria di reati con cui in provincia di Foggia dobbiamo fare i conti quotidianamente", denuncia il Presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo. I reati contro il patrimonio (furto, abigeato, usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, ecc) – aggiunge Coldiretti - rappresentano la "porta di ingresso principale" della malavita organizzata e spicciola nella vita dell'imprenditore e nella regolare conduzione aziendale.
"Non bastavano i furti di rame – aggiunge il presidente De Filippo - oltre ad aziende, pozzi e strutture letteralmente depredate. Una Roma – Bari di cavi di rame rubati nelle campagne, oltre 450 chilometri di fili, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e impossibilitate a proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali". Il presidente De Filippo conclude riferendo che "una delle ultime trovate delle bande criminali che scorrazzano in provincia di Foggia è il furto dei teli di copertura dei vasconi per il recupero dell'acqua. Oltre al danno materiale ingente, considerato che i teloni costano 7 euro al metro quadro, è enorme il danno sui vasconi stessi che perdono l'impermeabilizzazione e sulla capacità ai fini dell'irrigazione che risulta in perdita secca". Si registra un'impennata di fenomeni criminosi che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo – rileva Coldiretti Puglia – e non si tratta più soltanto di "ladri di polli", quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un'azienda, specie se di dimensioni medie o piccole. Si assiste alla 'stagionalità' delle attività criminose in campagna – denuncia Coldiretti Puglia – perché squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell'uva da vino a marzo e aprile, rubano l'uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio, rubano le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l'anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati, rubano gli ulivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca.
"Non bastavano i furti di rame – aggiunge il presidente De Filippo - oltre ad aziende, pozzi e strutture letteralmente depredate. Una Roma – Bari di cavi di rame rubati nelle campagne, oltre 450 chilometri di fili, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e impossibilitate a proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali". Il presidente De Filippo conclude riferendo che "una delle ultime trovate delle bande criminali che scorrazzano in provincia di Foggia è il furto dei teli di copertura dei vasconi per il recupero dell'acqua. Oltre al danno materiale ingente, considerato che i teloni costano 7 euro al metro quadro, è enorme il danno sui vasconi stessi che perdono l'impermeabilizzazione e sulla capacità ai fini dell'irrigazione che risulta in perdita secca". Si registra un'impennata di fenomeni criminosi che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo – rileva Coldiretti Puglia – e non si tratta più soltanto di "ladri di polli", quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un'azienda, specie se di dimensioni medie o piccole. Si assiste alla 'stagionalità' delle attività criminose in campagna – denuncia Coldiretti Puglia – perché squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell'uva da vino a marzo e aprile, rubano l'uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio, rubano le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l'anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati, rubano gli ulivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca.