Commemorazione dei caduti del bombardamento del 6 novembre 1943
Sarà celebrata santa messa presso la Chiesa “SS. Francesco e Biagio”
giovedì 5 novembre 2020
21.56
Alle ore 18.00 di venerdì 6 novembre presso la Chiesa "SS. Francesco e Biagio" a Canosa di Puglia(BT) sarà celebrata santa messa in commemorazione dei caduti del bombardamento del 6 novembre 1943. Nel libro "Canosa 1800-1950", pubblicato da Alfagrafica di Lavello nel 1987, lo storiografo Vincenzo Petroni parla delle bombe su Canosa nella seconda guerra mondiale dopo il settembre 1943. "Il 6 novembre 1943, mentre era in corso nei locali della ex GIL(Gioventù Italiana Littorio) un trattenimemto danzante organizzato dal Royal Corps of Signals, alcune bombe furono lanciate da uno o più aerei su Canosa lungo la direttrice Castello-Corso San Sabino- via Piave."
Il giornalista Marco Brando sul "Corriere della Sera-Corriere del Mezzogiorno" del 5 aprile 2006 nell'articolo intitolato "Canosa, i segreti di quell'incursione" riporta: "La guerra era finita, in Puglia, da meno di due mesi. Ma pareva un secolo. «Stavano ballando il Tango dell'Amapola», ricorda Vincenzo Caporale di quella sera del 6 novembre 1943. Quando ci fu una serie di terribili esplosioni: morirono in cinquantatrè, decine i feriti. E nessuno fece in tempo a capire chi era stato. E perché. Pare un giallo a sfondo bellico. Invece è tutto vero."
Mentre un'articolo a firma di Francesco Morra intitolato "Scoop: fu uno JU-88 a bombardare Canosa il 6 Novembre 1943?", pubblicato da Canosaweb il 21 agosto 2008 riporta: "Non vi è mai stata certezza sul numero di bombe cadute su Canosa: in una relazione dei Carabinieri si parla di 8 bombe di medio calibro. Pertanto la sera del 6 Novembre 1943 su Canosa furono sganciate 2000 kg di bombe".
Nell'invitare i fedeli e particolarmente i parenti delle vittime dell'atroce bombardamento del 6 Novembre 1943 a partecipare alla celebrazione, il parroco don Carmine Catalano conclude "faremo memoria e pregheremo per tutti i caduti vittime del bombardamento" che colpì anche la struttura della Chiesa "SS. Francesco e Biagio a Canosa.
Il giornalista Marco Brando sul "Corriere della Sera-Corriere del Mezzogiorno" del 5 aprile 2006 nell'articolo intitolato "Canosa, i segreti di quell'incursione" riporta: "La guerra era finita, in Puglia, da meno di due mesi. Ma pareva un secolo. «Stavano ballando il Tango dell'Amapola», ricorda Vincenzo Caporale di quella sera del 6 novembre 1943. Quando ci fu una serie di terribili esplosioni: morirono in cinquantatrè, decine i feriti. E nessuno fece in tempo a capire chi era stato. E perché. Pare un giallo a sfondo bellico. Invece è tutto vero."
Mentre un'articolo a firma di Francesco Morra intitolato "Scoop: fu uno JU-88 a bombardare Canosa il 6 Novembre 1943?", pubblicato da Canosaweb il 21 agosto 2008 riporta: "Non vi è mai stata certezza sul numero di bombe cadute su Canosa: in una relazione dei Carabinieri si parla di 8 bombe di medio calibro. Pertanto la sera del 6 Novembre 1943 su Canosa furono sganciate 2000 kg di bombe".
Nell'invitare i fedeli e particolarmente i parenti delle vittime dell'atroce bombardamento del 6 Novembre 1943 a partecipare alla celebrazione, il parroco don Carmine Catalano conclude "faremo memoria e pregheremo per tutti i caduti vittime del bombardamento" che colpì anche la struttura della Chiesa "SS. Francesco e Biagio a Canosa.