Comunicato stampa: Popolo della libertà "Rischio chiusura ospedale di Canosa di Puglia"
Il medico in parola è il Presidente della Regione Vendola. L'ultimo intervento è quello di ieri del Consigliere Regionale di Barletta Franco Pastore
sabato 15 ottobre 2011
10.35
Davvero non se ne può più. Sulla sanità ogni giorno interviene qualcuno e, è il caso di dire, mentre il "medico" studia, il malato muore. Il medico in parola è il Presidente della Regione Vendola che per la verità non studia più: sa già tutto anche se stranamente sulla sanità pare non abbia molto da dire se è vero che interviene su tutt'altre questioni tranne che sulla sanità, settore di competenza regionale che assorbe circa l'ottanta per cento del bilancio e che è di diretta influenza sui bisogni primari della gente ed in particolare delle fasce sociali più indifese.
L'ultimo intervento è quello di ieri del Consigliere Regionale di Barletta Franco Pastore del centrosinistra. Commentando l'esito delle audizioni dei nuovi manager delle ASL - che ciclicamente la Regione individua come capri espiatori, più o meno corresponsabili, su cui scaricare lo sfascio -, ha affermato, bontà sua, che sulla questione dei cinque blocchi operatori degli ospedali della ASL BAT, sarebbe "ottimo se fossero due (Barletta e Andria), … buono se li portassimo a tre (Trani/Bisceglie)" con ciò cancellando di netto quello di Canosa e passando, il Consigliere Regionale già candidato in Sinistra Ecologia e Libertà, poi approdato nel Gruppo misto-PSI, sulla testa di tutti gli abitanti del nostro territorio.
Così il nostro ospedale subisce un declino ed una agonia che molti vorrebbero silenziosa ed acquiescente. La domanda allora è: lo vogliono anche i rappresentanti del centrosinistra di Canosa che sull'ospedale sembra che non vedono, non sentono e non parlano?
Indipendentemente da ogni considerazione di parte, noi crediamo che su questa storia ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e, se si condivide l'obiettivo e l'interesse comune, occorre mettere da parte ogni velleità strumentale, noi per primi siamo disposti a farlo per il bene della Città.
Al Consigliere Regionale, eletto anche grazie ai voti dei cittadini di Canosa, riconosciamo almeno il coraggio di assumersi le responsabilità proprie con una presa di posizione chiara. Lo facciano anche gli altri così sapremo con chi poter stare a fianco per una battaglia che non può consentire, dopo Minervino e Spinazzola, che anche Canosa paghi la faziosità e l'inconcludenza di una politica regionale incoerente e non credibile.
Certo, ha detto bene il Coordinatore del PdL provinciale e Sindaco di Canosa Francesco Ventola, che il primo passo, su cui tutti dobbiamo far sentire la nostra voce, è quello della assunzione del personale medico ed infermieristico precario i cui contratti sono scaduti o sono in scadenza e su cui è caduta la mannaia della sentenza della Corte Costituzionale per il blocco del turn-over.
Ma contestualmente vogliamo capire tutto il resto. A questo punto non ci interessa più neanche il fumo negli occhi del "lifting" per i lavori da tempo programmati e di cui non si ha nessuna notizia, non siamo più disposti a risposte imbonitrici e dilatorie: l'ospedale di Canosa non potrà essere un ulteriore agnello sacrificale per l'inettitudine altrui.
Il Coordinatore cittadino del Popolo della Libertà
Stanislao Sciannamea
L'ultimo intervento è quello di ieri del Consigliere Regionale di Barletta Franco Pastore del centrosinistra. Commentando l'esito delle audizioni dei nuovi manager delle ASL - che ciclicamente la Regione individua come capri espiatori, più o meno corresponsabili, su cui scaricare lo sfascio -, ha affermato, bontà sua, che sulla questione dei cinque blocchi operatori degli ospedali della ASL BAT, sarebbe "ottimo se fossero due (Barletta e Andria), … buono se li portassimo a tre (Trani/Bisceglie)" con ciò cancellando di netto quello di Canosa e passando, il Consigliere Regionale già candidato in Sinistra Ecologia e Libertà, poi approdato nel Gruppo misto-PSI, sulla testa di tutti gli abitanti del nostro territorio.
Così il nostro ospedale subisce un declino ed una agonia che molti vorrebbero silenziosa ed acquiescente. La domanda allora è: lo vogliono anche i rappresentanti del centrosinistra di Canosa che sull'ospedale sembra che non vedono, non sentono e non parlano?
Indipendentemente da ogni considerazione di parte, noi crediamo che su questa storia ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e, se si condivide l'obiettivo e l'interesse comune, occorre mettere da parte ogni velleità strumentale, noi per primi siamo disposti a farlo per il bene della Città.
Al Consigliere Regionale, eletto anche grazie ai voti dei cittadini di Canosa, riconosciamo almeno il coraggio di assumersi le responsabilità proprie con una presa di posizione chiara. Lo facciano anche gli altri così sapremo con chi poter stare a fianco per una battaglia che non può consentire, dopo Minervino e Spinazzola, che anche Canosa paghi la faziosità e l'inconcludenza di una politica regionale incoerente e non credibile.
Certo, ha detto bene il Coordinatore del PdL provinciale e Sindaco di Canosa Francesco Ventola, che il primo passo, su cui tutti dobbiamo far sentire la nostra voce, è quello della assunzione del personale medico ed infermieristico precario i cui contratti sono scaduti o sono in scadenza e su cui è caduta la mannaia della sentenza della Corte Costituzionale per il blocco del turn-over.
Ma contestualmente vogliamo capire tutto il resto. A questo punto non ci interessa più neanche il fumo negli occhi del "lifting" per i lavori da tempo programmati e di cui non si ha nessuna notizia, non siamo più disposti a risposte imbonitrici e dilatorie: l'ospedale di Canosa non potrà essere un ulteriore agnello sacrificale per l'inettitudine altrui.
Il Coordinatore cittadino del Popolo della Libertà
Stanislao Sciannamea