Consegnare diritti a qualcuno non vuol dire toglierli ad altri
Sulle unioni civili interviene Blasi
lunedì 25 gennaio 2016
22.10
"Il fatto di consegnare diritti a chi li attende da troppo tempo, non significa toglierli ad altri. Riconoscimento delle unioni civili non vuol dire mettere in discussione la famiglia tradizionale a vantaggio di famiglie diverse, ma semplicemente mettersi al passo con l'Europa, peraltro con notevolissimo ritardo rispetto ai Paesi civili. Noi siamo in compagnia della Bulgaria, della Lettonia e della Polonia. Dall'altra parte ci sono tutti i Paesi più avanzati e moderni". Così Sergio Blasi, consigliere regionale del Pd e componente delle Commissioni consiliari ambiente e cultura, risponde alle polemiche nate nei giorni scorsi dopo la partecipazione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla manifestazione 'Svegliati Italia'. Blasi ribadisce che "non c'è da mettere in contrapposizione nulla sul piano dei diritti". "Anzi – prosegue - bisogna fare presto sul piano dell'approvazione della legge. Spero che questa, che arriva dopo anni di giri di valzer sul tema, consegni dignità oltre che diritti a persone dello stesso sesso e anche alle coppie di fatto". A chi ha definito addirittura "inopportuna" la partecipazione di Emiliano alla manifestazione, Blasi risponde che "non è inopportuna la presenza del presidente di Regione che è stato votato con una determinata maggioranza. Una maggioranza politica – conclude - è tale se ha determinati valori di fondo che la accomunano".