Consiglio Regionale della Puglia: ai cittadini costa 71 millesimi all'anno
Verifica della Corte dei Conti e classifica del Sole 24 Ore con in testa il tacco d'Italia
mercoledì 20 agosto 2014
15.42
Tra le Regioni italiane, il Consiglio regionale pugliese è quello che costa meno ai propri cittadini: lo segnalano i dati diffusi nella classifica del Sole 24 Ore dopo le verifiche delle Corti dei Conti in materia di spese della politica. In testa per virtuosità vi è proprio la Puglia, che nel 2013 è costata solo 71 euro ogni mille abitanti. Ogni pugliese ha quindi speso molto meno di un euro (solo 71 millesimi) per il trattamento di consiglieri, assessori e gruppi consiliari, con un'incidenza sulla spesa corrente pari allo 0,02 per cento.
Il risultato sembra ancor più positivo se si raffronta con il podio delle Regioni più virtuose: la seconda classificata, il Piemonte, costa 4,5 euro ad ogni residente e la terza, la Toscana, pesa per 6,3 euro su ciascun toscano. All'ultimo posto la Valle d'Aosta, che grava per oltre 131 euro su ognuno degli abitanti. Inoltre, sempre per i costi della politica, la Puglia, il Piemonte e la Provincia di Bolzano riescono a restare sotto l'1 per cento nei bilanci regionali, mentre la Calabria destina il 7 per cento delle spese e Basilicata, Abruzzo e Molise il 5 per cento. Regione Puglia risparmiosa anche nelle spese di rappresentanza e per convegni, pubblicazioni e contributi a manifestazioni ed eventi locali: con 1486 euro in tutto il 2013, occupa il quarto posto tra quelle che spendono meno per queste voci.
«Questa è la certificazione ufficiale, dalla lettura delle relazioni della Corte dei Conti, che la Puglia fa da battistrada nelle politiche di risparmio e di contenimento della spesa pubblica - ha detto il Presidente dell'Assemblea regionale, Introna - Le tabelle del Sole 24 Ore sono un nuovo riconoscimento della sobrietà del Consiglio regionale: in Puglia, consiglieri e gruppi non abusano del denaro pubblico e rispettano il momento di difficoltà economica di tutti i pugliesi. I dati possono essere accolti con orgoglio dai nostri cittadini e dagli stessi consiglieri regionali – aggiunge - su tagli e riduzioni il Consiglio è sempre stato unito, l'Assemblea ha condiviso un percorso virtuoso nella spesa pubblica, ispirandosi a profili di correttezza. È questo senso di responsabilità e di misura che ha consentito di conseguire obiettivi straordinari».
Il risultato sembra ancor più positivo se si raffronta con il podio delle Regioni più virtuose: la seconda classificata, il Piemonte, costa 4,5 euro ad ogni residente e la terza, la Toscana, pesa per 6,3 euro su ciascun toscano. All'ultimo posto la Valle d'Aosta, che grava per oltre 131 euro su ognuno degli abitanti. Inoltre, sempre per i costi della politica, la Puglia, il Piemonte e la Provincia di Bolzano riescono a restare sotto l'1 per cento nei bilanci regionali, mentre la Calabria destina il 7 per cento delle spese e Basilicata, Abruzzo e Molise il 5 per cento. Regione Puglia risparmiosa anche nelle spese di rappresentanza e per convegni, pubblicazioni e contributi a manifestazioni ed eventi locali: con 1486 euro in tutto il 2013, occupa il quarto posto tra quelle che spendono meno per queste voci.
«Questa è la certificazione ufficiale, dalla lettura delle relazioni della Corte dei Conti, che la Puglia fa da battistrada nelle politiche di risparmio e di contenimento della spesa pubblica - ha detto il Presidente dell'Assemblea regionale, Introna - Le tabelle del Sole 24 Ore sono un nuovo riconoscimento della sobrietà del Consiglio regionale: in Puglia, consiglieri e gruppi non abusano del denaro pubblico e rispettano il momento di difficoltà economica di tutti i pugliesi. I dati possono essere accolti con orgoglio dai nostri cittadini e dagli stessi consiglieri regionali – aggiunge - su tagli e riduzioni il Consiglio è sempre stato unito, l'Assemblea ha condiviso un percorso virtuoso nella spesa pubblica, ispirandosi a profili di correttezza. È questo senso di responsabilità e di misura che ha consentito di conseguire obiettivi straordinari».