Bando Periferie: "Conte ha mantenuto la parola data. il Pd chieda scusa"
Le dichiarazioni del deputato Emanuele Scagliusi(M5S)
venerdì 19 ottobre 2018
22.52
Giovedì, l'Associazione dei Comuni è tornata in Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città e ha siglato un'intesa col viceministro all'Economia che sarà recepita direttamente nella manovra finanziaria. Gli 1,6 miliardi di euro, previsti per i 96 progetti già avviati da più di 300 Comuni, saranno a disposizione nei prossimi due anni per il bando periferie. Un impegno che aveva preso personalmente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il Presidente Anci Antonio Decaro e che, dunque, viene mantenuto dal Premier. "Non è né un passo indietro né un colpo di scena - commenta il deputato pugliese Emanuele Scagliusi, capogruppo M5S in Commissione Trasporti, Poste e Comunicazioni alla Camera - Sul bando periferie, insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, abbiamo mantenuto la parola data. Infatti, come abbiamo sempre detto sin da agosto quando venne approvato l'emendamento al Senato con voto dello stesso PD, abbiamo garantito tutti i progetti esecutivi, con finanziamenti che verranno spalmati in più anni. È ora di finirla con le strumentalizzazioni di chi - prosegue Scagliusi (M5S) - non avendo cosa dire dei suoi programmi e non riuscendo più ad avere argomenti di sinistra, prova a creare caos su ogni cosa. Quello che avevamo garantito il mese scorso è stato rispettato".
Con l'emendamento al milleproroghe, votato anche dal Partito Democratico, si prevedeva che le convenzioni venissero differite al 2020. Ma dopo un incontro con la delegazione Anci a Palazzo Chigi nel settembre scorso, il premier Conte aveva dichiarato di aver condiviso con i sindaci l'obiettivo di avviare un percorso per giungere alla migliore soluzione possibile e nei tempi più rapidi.
"Infatti così è stato - continua il parlamentare pugliese 5 Stelle - Adesso mi auguro vivamente che si faccia un buon uso di questi fondi e che, soprattutto chi ha alzato questo polverone, utilizzi fino all'ultimo centesimo per tirar fuori le periferie dalle condizioni in cui si trovano attualmente. Il Primo Cittadino di Bari e tutti gli altri Sindaci che avevano già avviato i progetti, adesso possono completare le gare e tutti gli interventi finalizzati ad alleviare i disagi economici e sociali che solitamente si annidano con maggiore prepotenza proprio nelle periferie. Ora - conclude Scagliusi (M5S) - tocca al PD chiedere scusa al Presidente Conte e agli italiani. Il sindaco di Bari Decaro, nonché Presidente dell'ANCI, avrà avuto modo di constatare che tra il suo Premier Renzi e il Presidente del Consiglio Conte c'è un abisso. Con il Premier pugliese è bastata una stretta di mano per vedere rispettata la parola data. Di Renzi aspettiamo ancora il passo indietro dalla politica più volte annunciato ma mai rispettato".
Con l'emendamento al milleproroghe, votato anche dal Partito Democratico, si prevedeva che le convenzioni venissero differite al 2020. Ma dopo un incontro con la delegazione Anci a Palazzo Chigi nel settembre scorso, il premier Conte aveva dichiarato di aver condiviso con i sindaci l'obiettivo di avviare un percorso per giungere alla migliore soluzione possibile e nei tempi più rapidi.
"Infatti così è stato - continua il parlamentare pugliese 5 Stelle - Adesso mi auguro vivamente che si faccia un buon uso di questi fondi e che, soprattutto chi ha alzato questo polverone, utilizzi fino all'ultimo centesimo per tirar fuori le periferie dalle condizioni in cui si trovano attualmente. Il Primo Cittadino di Bari e tutti gli altri Sindaci che avevano già avviato i progetti, adesso possono completare le gare e tutti gli interventi finalizzati ad alleviare i disagi economici e sociali che solitamente si annidano con maggiore prepotenza proprio nelle periferie. Ora - conclude Scagliusi (M5S) - tocca al PD chiedere scusa al Presidente Conte e agli italiani. Il sindaco di Bari Decaro, nonché Presidente dell'ANCI, avrà avuto modo di constatare che tra il suo Premier Renzi e il Presidente del Consiglio Conte c'è un abisso. Con il Premier pugliese è bastata una stretta di mano per vedere rispettata la parola data. Di Renzi aspettiamo ancora il passo indietro dalla politica più volte annunciato ma mai rispettato".