Contrasto alla contraffazione degli olii di oliva
Siglato accordo tra Dogane, Politecnico e Ateneo
sabato 5 agosto 2017
18.18
Il Politecnico di Bari e l'Università di Bari diventano partner dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nelle attività di contrasto alla contraffazione degli olii di oliva. La sicurezza alimentare e la tutela del made in Italy, passando soprattutto per l'affidabilità delle analisi chimiche, si arricchiscono di una collaborazione basata sulla ricerca scientifica applicata alle attività di controllo e verifica, in un settore merceologico di grande importanza per l'economia locale e nazionale. Lo prevede un accordo firmato nel rettorato del Politecnico dal rettore, Eugenio Di Sciascio, con il rettore dell'Università, Antonio Uricchio e il direttore interregionale per la Puglia, il Molise e la Basilicata dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Chiara. Il protocollo ha durata di tre anni ed è rinnovabile a scadenza.
«Ci fa piacere – ha commentato il rettore Eugenio Di Sciascio – dare il nostro contributo al territorio pugliese che ha, nel suo sistema portuale regionale, un grande vantaggio competitivo, sul piano delle strategie di sviluppo e, allo stesso tempo, una grossa responsabilità, in materia di controlli, a fronte di un traffico di merci che è sempre più globalizzato». Il rapido sviluppo dell'impiantistica olearia e l'impiego delle tecnologie emergenti, infatti, impone continuamente di verificare se i nuovi prodotti siano ancora classificabili come "extravergini" sul piano chimico e fisico. A questo, si aggiunge il vasto mercato delle frodi alimentari, vere e proprie truffe che si basano sulla vendita, anche on line, di prodotti senza alcuna garanzia di qualità, spacciati per prodotti certificati. "Come unico Politecnico nel Sud Italia – ha aggiunto il rettore Di Sciascio – siamo chiamati a partecipare a questa, come ad altre iniziative che hanno come metodo la condivisione delle eccellenze e come obiettivo la vera innovazione, quella che aumenta la produttività delle nostre imprese, favorendo l'occupazione dei nostri studenti, ma che migliora anche l'efficienza della pubblica amministrazione e il governo delle nostre città, innalzando la qualità di vita della comunità».
«La condivisione dei rispettivi know how costituisce un aspetto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi scientifici e per lo stesso contrasto al fenomeno della contraffazione, che è un obiettivo strategico per l'Agenzia delle dogane e dei monopoli», ha commentato il direttore interregionale per la Puglia, il Molise e la Basilicata dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Chiara. Dopo aver evidenziato anche l'importanza delle attività divulgative, per aumentare la conoscenza e la cultura nella filiera del settore oleario come deterrente alle frodi, ha aggiunto che «l'utilizzo del Panel operante nel laboratorio chimico di Bari, riconosciuto dal Consiglio Oleicolo Internazionale, costituirà una delle basi portanti del protocollo e favorirà il raggiungimento di risultati importanti per la collettività, oltre a far emergere una realtà operativa non molto conosciuta, ma di grande importanza per la complessiva azione strategica dell'Agenzia».
«L'Università di Bari ha un rapporto consolidato con l'Agenzia delle dogane – ha dichiarato il rettore Antonio Uricchio – che si è già concretizzato con importanti iniziative quali il master in diritto e tecniche doganali, uno dei primi nel settore in Italia. Con questa nuova iniziativa – ha aggiunto Uricchio - sviluppiamo un asset importante nella ricerca e nella collaborazione istituzionale, per contrastare le contraffazioni e salvaguardare la qualità dei prodotti del nostro territorio. Non soltanto, quindi, un'iniziativa importante sul piano scientifico, ma con sicure importanti ricadute per la qualità dell'alimentazione e la salute dei cittadini».
L'elenco delle condotte fraudolente comprende : le alterazioni con modifiche della composizione dei caratteri organolettici degli alimenti; le adulterazioni attraverso mutazione della qualità con l'aggiunta o la sottrazione di alcuni componenti del prodotto; le sofisticazioni, aggiunta di sostanze estranee rispetto alla naturale composizione degli alimenti; le falsificazioni che sono vere e proprie sostituzioni di elementi con altri.Agli illeciti penali si aggiungono anche contraffazioni, alterazioni delle indicazioni geografiche o delle denominazioni di origine dei prodotti alimentari: tutte condotte che configurano violazioni dei diritti di proprietà industriale. A queste condotte fraudolente si aggiunge anche l'italian sounding: la produzione e commercializzazione di alimenti contenenti una falsa evocazione dell'italianità del prodotto, ma senza contraffazione dei segni distintivi, tale da far presumere al consumatore un'origine italiana del prodotto non corrispondente alla realtà.
«Ci fa piacere – ha commentato il rettore Eugenio Di Sciascio – dare il nostro contributo al territorio pugliese che ha, nel suo sistema portuale regionale, un grande vantaggio competitivo, sul piano delle strategie di sviluppo e, allo stesso tempo, una grossa responsabilità, in materia di controlli, a fronte di un traffico di merci che è sempre più globalizzato». Il rapido sviluppo dell'impiantistica olearia e l'impiego delle tecnologie emergenti, infatti, impone continuamente di verificare se i nuovi prodotti siano ancora classificabili come "extravergini" sul piano chimico e fisico. A questo, si aggiunge il vasto mercato delle frodi alimentari, vere e proprie truffe che si basano sulla vendita, anche on line, di prodotti senza alcuna garanzia di qualità, spacciati per prodotti certificati. "Come unico Politecnico nel Sud Italia – ha aggiunto il rettore Di Sciascio – siamo chiamati a partecipare a questa, come ad altre iniziative che hanno come metodo la condivisione delle eccellenze e come obiettivo la vera innovazione, quella che aumenta la produttività delle nostre imprese, favorendo l'occupazione dei nostri studenti, ma che migliora anche l'efficienza della pubblica amministrazione e il governo delle nostre città, innalzando la qualità di vita della comunità».
«La condivisione dei rispettivi know how costituisce un aspetto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi scientifici e per lo stesso contrasto al fenomeno della contraffazione, che è un obiettivo strategico per l'Agenzia delle dogane e dei monopoli», ha commentato il direttore interregionale per la Puglia, il Molise e la Basilicata dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Chiara. Dopo aver evidenziato anche l'importanza delle attività divulgative, per aumentare la conoscenza e la cultura nella filiera del settore oleario come deterrente alle frodi, ha aggiunto che «l'utilizzo del Panel operante nel laboratorio chimico di Bari, riconosciuto dal Consiglio Oleicolo Internazionale, costituirà una delle basi portanti del protocollo e favorirà il raggiungimento di risultati importanti per la collettività, oltre a far emergere una realtà operativa non molto conosciuta, ma di grande importanza per la complessiva azione strategica dell'Agenzia».
«L'Università di Bari ha un rapporto consolidato con l'Agenzia delle dogane – ha dichiarato il rettore Antonio Uricchio – che si è già concretizzato con importanti iniziative quali il master in diritto e tecniche doganali, uno dei primi nel settore in Italia. Con questa nuova iniziativa – ha aggiunto Uricchio - sviluppiamo un asset importante nella ricerca e nella collaborazione istituzionale, per contrastare le contraffazioni e salvaguardare la qualità dei prodotti del nostro territorio. Non soltanto, quindi, un'iniziativa importante sul piano scientifico, ma con sicure importanti ricadute per la qualità dell'alimentazione e la salute dei cittadini».
L'elenco delle condotte fraudolente comprende : le alterazioni con modifiche della composizione dei caratteri organolettici degli alimenti; le adulterazioni attraverso mutazione della qualità con l'aggiunta o la sottrazione di alcuni componenti del prodotto; le sofisticazioni, aggiunta di sostanze estranee rispetto alla naturale composizione degli alimenti; le falsificazioni che sono vere e proprie sostituzioni di elementi con altri.Agli illeciti penali si aggiungono anche contraffazioni, alterazioni delle indicazioni geografiche o delle denominazioni di origine dei prodotti alimentari: tutte condotte che configurano violazioni dei diritti di proprietà industriale. A queste condotte fraudolente si aggiunge anche l'italian sounding: la produzione e commercializzazione di alimenti contenenti una falsa evocazione dell'italianità del prodotto, ma senza contraffazione dei segni distintivi, tale da far presumere al consumatore un'origine italiana del prodotto non corrispondente alla realtà.