Controlli nei campi della Guardia di Finanza

Identificati oltre 500 lavoratori

sabato 5 settembre 2015 16.01
Controlli a tappeto da parte dei militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari per contrastare il fenomeno del caporalato in agricoltura attraverso l'utilizzo di lavoratori in nero, soprattutto stranieri o clandestini o irregolari nelle attività di questo periodo di raccolta pomodori e vendemmia . Sono stati portati a termine una serie di controlli sul territorio con accessi ispettivi in diversi fondi nei confronti di 36 tra aziende e società agricole, operanti a Bari, Barletta, Canosa di Puglia, Andria, Minervino Murge, Bitetto, Bitritto, Capurso, Triggiano, Valenzano, Conversano, Noicattaro, Polignano a Mare, Mola di Bari, Bitonto, Palo del Colle, Adelfia, Sannicandro di Bari, Gioia del Colle, Turi, Casamassima, Altamura e Cassano delle Murge. I controlli eseguiti hanno riguardato aziende e persone fisiche emerse a seguito di specifica attività di analisi di rischio (volume d'affari/numero di lavoratori, rapporto tra numero complessivo giornate uomo e numero lavoratori rilevato dalle banche dati INPS e S.I.A.N. – Sistema Informativo Agricolo Nazionale – in comparazione con il numero di giornate per coltura stabilito dalla Regione Puglia), nonché risultanze investigative, sopralluoghi ed attività di osservazione. Identificati oltre 500 lavoratori, dei quali 43 "in nero" e 11 irregolari; in corso di accertamento la posizione di altri 61 lavoratori. Per le situazioni di lavoro "in nero" rilevate sono state avviate le procedure per l'irrogazione della "maxisanzione", che va da un minimo 1.950 euro ad un massimo di 15.600 euro per ogni posizione irregolare, ai sensi della normativa di settore.