Convegno Cavità antropiche: a Canosa il 23 marzo presso il Teatro Lembo
Temi relativi al recupero e valorizzazione delle cavità antropiche. È il caso dell'attività estrattiva in sotterraneo per produrre conci da costruzione ai margini dei centri abitati di Canosa di Puglia
venerdì 22 marzo 2013
13.01
La Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) Sezione Puglia ha programmato diversi incontri territoriali sui temi della geologia ambientale che si svolgeranno nei prossimi mesi con al centro argomenti di grande attualità e con l'obiettivo di mettere a confronto le migliori esperienze sia locali sia nazionali, a 50 anni dalla Legge n. 112/1963 che ha introdotto in Italia la regolamentazione della professione di geologo.
Il primo appuntamento è il Convegno "Cavità antropiche: aspetti tecnici per il recupero e la valorizzazione" organizzato a Canosa di Puglia il 23 marzo 2013 presso il Teatro "Raffaele Lembo" a partire dalle ore 9,30.
Durante il convegno saranno affrontati i molteplici temi relativi al percorso di recupero e valorizzazione delle cavità antropiche che in Puglia rappresentano uno degli elementi che caratterizza un territorio sia negativamente, sia positivamente.
Come è noto alle cronache nel primo caso possono essere causa di disastrosi dissesti del suolo che, con il formarsi di voragini, sono in grado di inghiottire case, auto e persone; nel secondo caso possono essere occasione per ritrovare forme passate di utilizzo del sottosuolo. In particolare in Puglia sin da epoche antiche, laddove le condizioni geologiche lo permettevano, sono state scavate e utilizzate dall'uomo cavità nella roccia tenera.
È il caso dell'attività estrattiva in sotterraneo per produrre conci da costruzione ai margini dei centri abitati di Canosa di Puglia, Altamura, Cutrofiano, Mottola, Gallipoli che ha portato alla formazione di numerose cave in sotterraneo, vera archeologia dell'industria dell'attività estrattiva. L'escavazione nel sottosuolo avveniva sia al fine di prelevare materiale da costruzione sia per ottenere vani "freschi" da adibire a deposito o produzione di derrate alimentari (cantine e frantoi ipogei) o per il ricovero degli animali.
Spesso le cavità sono state anche utilizzate nelle varie epoche per celebrare riti religiosi o come rifugi bellici.
In Italia sono quattro le regioni che hanno specifiche norme a tutela del patrimonio speleologico e geologico: Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sicilia.
Solo la Puglia, con la L.R. n. 33/2009, ha inserito le cavità artificiali nella definizione di «patrimonio speleologico».
Il Convegno di Canosa, moderato da Francesco Cafaro (Politecnico di Bari) e introdotto da Salvatore Valletta (Presidente della SIGEA Puglia) e da Ernesto La Salvia (sindaco di Canosa) vedrà gli interventi di: Vincenzo Martimucci (Federazione Speleologica Pugliese) "Il censimento delle grotte e delle cavità artificiali della Puglia ai sensi della l.r. 33/2009.
Le cavità antropiche come elementi del patrimonio speleologico"; Mario Parise (CNR-IRPI) "L'importanza dei rilievi speleologici e geologici nel recupero delle cavità"; Pietro Pepe "Applicazione delle tomografie elettriche in foro per l'individuazione di cavità antropiche in aree urbanizzate"; Alfredo De Giovanni "Le cavità antropiche di San Procopio (Barletta): ipotesi di bonifica e valorizzazione"; Giovanni Bruno (Politecnico di Bari) "Interventi di stabilizzazione di cavità sotterranee che non riducono la pericolosità: il caso della cava di Mottola (Ta)";
Sergio Chiaffarata & Carlo dell'Aquila "Complessi ipogei ed insediamenti rupestri di Bari. Cinquant'anni di storia"; Claudio Conversano "Pericolosità e valorizzazione delle cavità nell'ambito della pianificazione comunale: il caso del PUG Melpignano (Le)"; Tommaso Farenga "Valorizzazione delle cavità antropiche: problematiche, difficoltà operative, proposte. Scenari di valorizzazione"; Sabino Germinario "Risanamento e valorizzazione di cavità nella Città di Canosa di Puglia".
L'intervento conclusivo sarà affidato a Fabiano Amati che terrà una relazione dal titolo "Il sottosuolo: tecnica e coscienza. appunti epistemologici".
Al termine del convegno sarà presentato il volume "Progettare il sottosuolo. Gli ipogei in Puglia" curato da Antonella Calderazzi nell'ambito di un Progetto PRIN finanziato dal MIUR che riporta i "casi studio" di ipogei di Canosa di Puglia, Gravina in Puglia e Palagianello.
La giornata di studi terminerà con la visita a una cavità recuperata di proprietà "Leone" in Canosa di Puglia.
Il convegno intende contribuire ad una diverso modo di "leggere" il sottosuolo antropologicamente modificato, favorendo il recupero, la conservazione e la valorizzazione delle cavità artificiali a beneficio dell'identità locale e come valore aggiunto per la promozione del territorio e dell'offerta e turistica.
Il primo appuntamento è il Convegno "Cavità antropiche: aspetti tecnici per il recupero e la valorizzazione" organizzato a Canosa di Puglia il 23 marzo 2013 presso il Teatro "Raffaele Lembo" a partire dalle ore 9,30.
Durante il convegno saranno affrontati i molteplici temi relativi al percorso di recupero e valorizzazione delle cavità antropiche che in Puglia rappresentano uno degli elementi che caratterizza un territorio sia negativamente, sia positivamente.
Come è noto alle cronache nel primo caso possono essere causa di disastrosi dissesti del suolo che, con il formarsi di voragini, sono in grado di inghiottire case, auto e persone; nel secondo caso possono essere occasione per ritrovare forme passate di utilizzo del sottosuolo. In particolare in Puglia sin da epoche antiche, laddove le condizioni geologiche lo permettevano, sono state scavate e utilizzate dall'uomo cavità nella roccia tenera.
È il caso dell'attività estrattiva in sotterraneo per produrre conci da costruzione ai margini dei centri abitati di Canosa di Puglia, Altamura, Cutrofiano, Mottola, Gallipoli che ha portato alla formazione di numerose cave in sotterraneo, vera archeologia dell'industria dell'attività estrattiva. L'escavazione nel sottosuolo avveniva sia al fine di prelevare materiale da costruzione sia per ottenere vani "freschi" da adibire a deposito o produzione di derrate alimentari (cantine e frantoi ipogei) o per il ricovero degli animali.
Spesso le cavità sono state anche utilizzate nelle varie epoche per celebrare riti religiosi o come rifugi bellici.
In Italia sono quattro le regioni che hanno specifiche norme a tutela del patrimonio speleologico e geologico: Emilia Romagna, Liguria, Puglia e Sicilia.
Solo la Puglia, con la L.R. n. 33/2009, ha inserito le cavità artificiali nella definizione di «patrimonio speleologico».
Il Convegno di Canosa, moderato da Francesco Cafaro (Politecnico di Bari) e introdotto da Salvatore Valletta (Presidente della SIGEA Puglia) e da Ernesto La Salvia (sindaco di Canosa) vedrà gli interventi di: Vincenzo Martimucci (Federazione Speleologica Pugliese) "Il censimento delle grotte e delle cavità artificiali della Puglia ai sensi della l.r. 33/2009.
Le cavità antropiche come elementi del patrimonio speleologico"; Mario Parise (CNR-IRPI) "L'importanza dei rilievi speleologici e geologici nel recupero delle cavità"; Pietro Pepe "Applicazione delle tomografie elettriche in foro per l'individuazione di cavità antropiche in aree urbanizzate"; Alfredo De Giovanni "Le cavità antropiche di San Procopio (Barletta): ipotesi di bonifica e valorizzazione"; Giovanni Bruno (Politecnico di Bari) "Interventi di stabilizzazione di cavità sotterranee che non riducono la pericolosità: il caso della cava di Mottola (Ta)";
Sergio Chiaffarata & Carlo dell'Aquila "Complessi ipogei ed insediamenti rupestri di Bari. Cinquant'anni di storia"; Claudio Conversano "Pericolosità e valorizzazione delle cavità nell'ambito della pianificazione comunale: il caso del PUG Melpignano (Le)"; Tommaso Farenga "Valorizzazione delle cavità antropiche: problematiche, difficoltà operative, proposte. Scenari di valorizzazione"; Sabino Germinario "Risanamento e valorizzazione di cavità nella Città di Canosa di Puglia".
L'intervento conclusivo sarà affidato a Fabiano Amati che terrà una relazione dal titolo "Il sottosuolo: tecnica e coscienza. appunti epistemologici".
Al termine del convegno sarà presentato il volume "Progettare il sottosuolo. Gli ipogei in Puglia" curato da Antonella Calderazzi nell'ambito di un Progetto PRIN finanziato dal MIUR che riporta i "casi studio" di ipogei di Canosa di Puglia, Gravina in Puglia e Palagianello.
La giornata di studi terminerà con la visita a una cavità recuperata di proprietà "Leone" in Canosa di Puglia.
Il convegno intende contribuire ad una diverso modo di "leggere" il sottosuolo antropologicamente modificato, favorendo il recupero, la conservazione e la valorizzazione delle cavità artificiali a beneficio dell'identità locale e come valore aggiunto per la promozione del territorio e dell'offerta e turistica.