Cresce di 6,6 punti il Pil della Puglia

L'assessore Delli Noci: “Ripagati gli sforzi della Regione Puglia e delle imprese in un momento drammatico”

venerdì 23 dicembre 2022 22.27
Il Pil della Puglia nel 2021 cresce di 6,6 punti percentuali rispetto al 2020, e il reddito disponibile delle famiglie, nello stesso anno, aumenta del 4,6%, un dato quest'ultimo che colloca la Puglia al secondo posto in Italia. A darne notizia è l'Istat che questa mattina ha diffuso il report sui conti economici territoriali. Scendendo nel dettaglio, il Pil della Puglia (misurato a valori concatenati con anno di riferimento 2015) passa da 67,078 miliardi del 2020 ai 71,533 del 2021. Un aumento di 4,455 miliardi, superiore in termini percentuali a quello del Mezzogiorno (+6,0%) e in linea con la crescita registrata a livello nazionale (+6,7%). Nella graduatoria nazionale del Prodotto interno lordo delle regioni italiane, la Puglia è ottava in Italia.

Quando al reddito delle famiglie, il report Istat riferisce che nel 2021, il reddito disponibile delle famiglie, misurato a prezzi correnti, ha segnato per il complesso dell'economia nazionale una crescita del 3,7% rispetto al 2020. Più intensa della media nazionale è risultata la crescita nel Mezzogiorno (+4,1%) con aumenti superiori alla media nazionale per Basilicata (+4,9%) e Puglia (+4,6%).

"Dopo la crescita registrata dall'Istat per l'occupazione e l'export nei primi nove mesi del 2022 – ha commentato l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Alessandro Delli Noci il dato del Pil 2021 e soprattutto dell'aumento nel reddito delle famiglie pugliesi nello stesso anno ci confortano, ripagando gli sforzi della Regione Puglia e delle imprese in un momento di grandissima difficoltà per l'economia mondiale e nazionale. Vorrei ricordare – ha sottolineato – che la Regione Puglia ha sostenuto moltissimo le imprese nel biennio 2020-2021 in seguito alla crisi economica generata dalla pandemia. Con Puglia Sviluppo abbiamo progettato misure straordinarie che hanno consentito l'erogazione di oltre 2 miliardi di euro di mutui, aggiuntivi all'intervento regionale. Questa manovra ha permesso alle imprese di far fronte alle carenze di capitale circolante determinate dall'emergenza sanitaria e dare loro l'impulso per la ripartenza. Abbiamo sostenuto dunque il sistema produttivo in un contesto di grande difficoltà, così è stato possibile contrastare il calo del Pil del 2020 che ha coinvolto tutta l'Italia e che in Puglia è stato del 7,4%. Questa manovra straordinaria ha consentito di non compromettere la solidità finanziaria delle imprese pugliesi ed ha permesso loro di poter orientare i propri sforzi verso lo sviluppo delle proprie realtà produttive soprattutto in termini di innovazione e di internazionalizzazione. Oggi l'Istat misura e certifica il volume di quel lavoro e restituisce un senso ad uno sforzo enorme e alle politiche economiche della Regione Puglia in un contesto drammatico".

"Oggi lo scenario internazionale ci preoccupa e ci mette di fronte a sfide nuove e a scenari che un anno fa non avremmo immaginato. Siamo al lavoro per contrastare questa nuova ondata di crisi e per questo stiamo pianificando una politica di sostegno che sia sempre più attrattiva e in grado di accompagnare le nostre imprese verso le nuove sfide della transizione digitale ed energetica".


Tasso di crescita in volume del PIL
TERRITORIO 2020 2021
Lombardia -7,6 +7,7
Basilicata -9,6 +7,7
Emilia Romagna -8,4 +7,5
Veneto - 9,9 +7,3
Piemonte - 9,7 +7,1
Marche -9,2 +7,0
Campania -9,2 +6,7
Puglia -7,4 +6,6
Liguria -11,5 +6,6
Sardegna -9,6 +6,4
Provincia autonoma di Trento -7,6 +6,2
Friuli Venezia Giulia -8,4 +6,1
Toscana -13,2 +6,0
Provincia autonoma di Bolzano -9,0 +5,8
Lazio -9,1 +5,6
Valle d'Aosta -9,8 +5,2
Sicilia -8,3 +4,7
Calabria -8,7 +4,5
Molise -8,5 +4,3
Italia - 9,0 +6,7
Nord-ovest - 8,4 +7,5
Nord-est - 9,0 +7,1
Centro - 10,4 +5,9
Centro-nord - 9,2 +6,9
Mezzogiorno - 8,7 + 6,0
Variazioni del reddito disponibile delle famiglie consumatrici - valori %
TERRITORIO 2020 2021
Piemonte -2,7 +2,9
Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste -4,9 +3,2
Lombardia -1,6 +3,9
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen -2,2 +2,5
Provincia Autonoma Trento -2,2 +4,6
Veneto -2,9 +3,3
Friuli-Venezia Giulia -3,0 +3,6
Liguria -3,4 +3,9
Emilia-Romagna -2,4 +3,3
Toscana -4,6 +3,5
Umbria -3,3 +4,0
Marche -2,9 +3,2
Lazio -2,3 + 4,3
Abruzzo -1,9 +3,9
Molise - 0,5 +3,3
Campania -1,7 +4,4
Puglia - 0,9 +4,6
Basilicata +0,5 +4,9
Calabria -1,4 +3,6
Sicilia -0,5 +3,5
Sardegna +0,2 +4,2
Italia - 2,2 +3,7
Nord-ovest -2,1 +3,6
Nord-est -2,6 +3,4
Centro -3,2 +3,9
Centro-nord -2,6 + 3,6
Mezzogiorno -1,0 +4,1