Criminalità: agricoltori sempre di più abbandonati dalle Istituzioni locali e dallo Stato
La denuncia del C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi)
domenica 28 febbraio 2021
10.07
Appena un mese. Tanto è trascorso dall'ultimo intervento stampa del C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi), il quale denunciava ancora la mancanza di sicurezza nelle campagne dell'agro andriese e nel territorio della provincia Barletta Andria Trani. Oggi, in seguito all'episodio di furto avvenuto sempre nell'agro andriese nei confronti di una famiglia di agricoltori e denunciato da parte di Coldiretti, i responsabili del Comitato denunciano di sentirsi sempre di più abbandonati dalle Istituzioni locali e dallo Stato per ciò che è successo e che non deve più accadere. La mancanza di sicurezza, infatti, fa sì che parecchi agricoltori hanno paura di raggiungere i propri fondi agricoli per non essere assaliti da bande di criminali disposte a tutto pur di recuperare qualche centinaio di euro. Soldi stanziati per sistemi di video sorveglianza, tavoli di concertazione fatti in passato, Esercito promesso... A che scopo? Perché tanta propaganda ma senza risultati concreti e tangibili? Perché nonostante cerimonie ed annunciazioni la situazione è sempre peggiore? Il presidente del C.L.A.A. Nicola Losito e il consigliere Zagaria Natale chiedono un urgente intervento da parte del Prefetto sul territorio, affinché si inizino a svolgere più interventi incisivi che siano da deterrente per le bande di criminali sempre pronti ad assalire, anche con violenza, gli agricoltori della provincia.
Più volte il C.L.A.A. e le associazioni di categoria agricole ma anche ora la sindaca di Andria hanno chiesto interventi dell'Esercito Italiano per dare un supporto alle forze di polizia presenti sul territorio. Non si chiedono miracoli ma solo una maggiore sicurezza in un contesto territoriale vasto circa 40.790 ha che non può restare abbandonato a se stesso. Sicurezza per le aziende agricole: sembrerebbe un'intitolazione puramente didattica ma è quello che chiede disperatamente chiunque lavori nel settore agricoltura. È sconcertante e allo stesso tempo mortificante lo stato di totale impotenza che stanno sopportando gli agricoltori. Passano gli anni, passano i governanti ma l'unica cosa che non "passa" è la delinquenza dilagante nelle campagne a danno di chi la terra la lavora! Sono innumerevoli i danni più o meno gravi di cui un agricoltore deve farsi carico, a questi si aggiunge oramai anche la paura di aggressioni alla persona fisica. La cronaca quotidiana ci riporta il suo bollettino di guerra. Anche se le notizie non vengono tutte divulgate, non passa giorno in cui non ci siano aggressioni, imboscate, furti di merce, attrezzi agricoli, auto etc, ed ancora devastazioni di immobili rurali. Tutto questo non sempre correttamente denunciato alle autorità competenti. L'agricoltore è stanco: oltre ai problemi della produzione, deve farsi carico delle incongruenze della burocrazia e della sensazione di essere abbandonato da uno Stato presente solo nel momento delle richieste fiscali ma reticente ad accogliere le richieste sacrosante di chi vuole solo lavorare – hanno concluso dal C.L.A.A. di Andria.
Più volte il C.L.A.A. e le associazioni di categoria agricole ma anche ora la sindaca di Andria hanno chiesto interventi dell'Esercito Italiano per dare un supporto alle forze di polizia presenti sul territorio. Non si chiedono miracoli ma solo una maggiore sicurezza in un contesto territoriale vasto circa 40.790 ha che non può restare abbandonato a se stesso. Sicurezza per le aziende agricole: sembrerebbe un'intitolazione puramente didattica ma è quello che chiede disperatamente chiunque lavori nel settore agricoltura. È sconcertante e allo stesso tempo mortificante lo stato di totale impotenza che stanno sopportando gli agricoltori. Passano gli anni, passano i governanti ma l'unica cosa che non "passa" è la delinquenza dilagante nelle campagne a danno di chi la terra la lavora! Sono innumerevoli i danni più o meno gravi di cui un agricoltore deve farsi carico, a questi si aggiunge oramai anche la paura di aggressioni alla persona fisica. La cronaca quotidiana ci riporta il suo bollettino di guerra. Anche se le notizie non vengono tutte divulgate, non passa giorno in cui non ci siano aggressioni, imboscate, furti di merce, attrezzi agricoli, auto etc, ed ancora devastazioni di immobili rurali. Tutto questo non sempre correttamente denunciato alle autorità competenti. L'agricoltore è stanco: oltre ai problemi della produzione, deve farsi carico delle incongruenze della burocrazia e della sensazione di essere abbandonato da uno Stato presente solo nel momento delle richieste fiscali ma reticente ad accogliere le richieste sacrosante di chi vuole solo lavorare – hanno concluso dal C.L.A.A. di Andria.