Da un tronco di legno la venerazione di Giovanni Paolo II
Devozione di un Pontefice che si è affidato a Maria SS. Nella Cattedrale S. Sabino
martedì 10 aprile 2012
17.51
Da un tronco di legno la venerazione di Giovanni Paolo II nella Cattedrale S. Sabino a Canosa di Puglia
Una pregevole scultura in legno dedicata a Giovanni Paolo II è giunta dalla Valtellina a Canosa di Puglia per essere esposta permanentemente nella Cattedrale S. Sabino, terra nativa del Vescovo Patrono Sabino, che ha meritato nel tempo la stima di Papi come delegato pontificio e ambasciatore nella Chiesa d'Oriente.
E' un'ancòna lignea, opera di Fabio Randellini, in arte "Spatola", nato ad Ancona nel 1952 e trasferitosi a Bormio in Valtellina dal 1987, dove ha maturato la sua passione di scultore e dove lavora come Docente di Arte e Immagine nelle Scuole Medie, dopo aver conseguito la laurea in scultura all'Accademia delle Belle Arti di Brera ed aver conseguito traguardi di merito nella carriera di scultore con opere che pongono l'uomo al centro dell'universo.
Al centro di questa ancòna lignea, di un trittico di sculture, figura un uomo, che ha guidato la Chiesa in un pontificato che ha lasciato il segno di Cristo nel mondo, lasciando anche un segno invisibile di luce nel cuore dell'artista della Valtellina.
"Sono stato ateo per 40 anni e ho trovato la via della conversione leggendo l'Enciclica Fides et Ratio di Giovanni Paolo II. Quest'opera suggella la mia conversione nel 1998".
Sono le parole che accogliamo in un'intervista in cui ritroviamo le radici lignee della scultura, ma anche le radici spirituali che hanno ispirato l'opera nel vissuto esistenziale dell'artista di Bormio.
La sua conversione è un invito a tutti noi alla conversione quotidiana rileggendo le prime parole dell'Enciclica del Pontefice del 1998: "La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. É Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso".
Le radici lignee dell'opera le ritroviamo nelle parole dell'artista: "La scultura nasce nel tempo da un tronco di pioppo di cm. 180 di diametro a forma ellittica ed alto cm. 270, proveniente dalla Svizzera e portato nella Valtellina, dove è stato sezionato in tre parti".
Al centro è scolpita la figura del Papa Giovanni Paolo II tra il Cristo e Maria SS. : "è il Papa che incontra Cristo e la Madonna, dove il volto del Papa che porta il giogo della Croce è realizzato con legno di pero, mentre la sua veste è realizzata con legno d'ulivo. L'immagine del Papa è fatta con legno di abete scolpita ad intaglio diretto senza modello. L'ho voluta scolpire con la mia mano guidata in corso d'opera dal mio spirito e dal mio sentimento delle immagini vissute interiormente"
Anche noi nell'ammirare il trittico cogliamo questo sentimento artistico che pervade le forme intagliate dinamicamente, che esprimono non solo un'idea , ma che riflettono un percorso, un messaggio, un incontro tra umano e divino, che si mostra aperto, ma che si può racchiudere con le cerniere del trittico.
"E' un'opera concettuale chiusa e non aperta dove la peculiarità è l'incontro, quasi l'abbraccio tra il Papa, Cristo e la Madonna, con le parti scolpite in negativo del Papa e le parti positive del Cristo. E gli stessi occhi del papa combaciano con il volto di Maria".
E' il segno della devozione di un Pontefice che nel motto "TOTUS TUUS" si è affidato nella sua vita alla Madre di Dio, mentre rivolge il suo messaggio scritto ai piedi della scultura : NON ABBIATE PAURA.
"Al Papa piaceva più il legno ed ho voluto eseguire la scultura in legno più che in bronzo".
Ma nel voler conoscere come sia giunta l'opera dalla Valtellina nella Cattedrale S. Sabino di Canosa di Puglia, incontriamo una canosina emigrata a Bormio, la signora Antonella, che ha invitato e persuaso l'artista a donare la scultura, originariamente pensata per il Vaticano.
E dalla Chiesa di Bormio l'opera lignea giunge con le sue dimensioni imponenti nella Cattedrale S. Sabino con la gioia dell'artista: "sono venuto qualche volta a Canosa, ma sono lusingato della destinazione nella Cattedrale canosina, sono felice dell' esito, pensando, come devoto di Padre Pio, che la figura del papa è giunta a Canosa di Puglia, in una valle ai piedi del Gargano, dove il Papa in vita ha incontrato il frate stigmatizzato del Gargano".
In effetti la Provvidenza ha benedetto nei mesi scorsi nella Cattedrale, la statua di Padre Pio destinata alla Rettoria della Chiesa della Passione.
Il trittico è stato inaugurato e benedetto nella Domenica delle Palme del 2012 da mons. Felice Bacco, nella Cattedrale S. Sabino, dove hanno provveduto per il trasporto da Bormio Sabino Figliola e Donato Rossignoli, cui siamo grati.
E' un grande dono che abbiamo ricevuto, che invita a pregare dinanzi alla figura di Giovanni Paolo II, ma restiamo commossi e illuminati dalle parole dell'artista che chiudono l'intervista: "Io ho avuto il dono più grande, la conversione e quello che restituisco in cinque anni di lavoro è ben poco".
Grazie maestro Fabio per questo tronco di legno intagliato di spirito, grazie Beato Giovanni Paolo II per essere giunto in Cattedrale a Canosa per voce di una canosina, Antonella, grazie o Maria, grazie o Signore Gesù che incontrando in cielo il Papa, continuate l'incontro con l'umanità sulla terra .
Ci rivolgiamo alla figura di Educatore dell'artista Randellini, Docente di Arte e Immagine nella Scuola Media di Bormio con uno spirito di legame con i bambini di Scuola di Canosa di Puglia.
Una piccola Piazza San Pietro in legno in scala con la collaborazione dei nostri genitori e dell'Ufficio Architettonico del Vaticano fu realizzato nell'anno 2000 del Giubileo nella Scuola Elementare Enzo De Muro Lomanto per essere donata a Papa Giovanni Paolo II il 3 gennaio del 2001 nell'Udienza Generale in Piazza San Pietro. Questa piccola piazza San Pietro accoglie nel processo educativo la figura statuaria scolpita del Papa "venuto da molto lontano" in quei bambini oggi divenuti giovani ventenni, insieme a tutti i bambini, ragazzi e giovani delle Scuole di Canosa che si recheranno in Cattedrale a visitare e conoscere nel territorio questo patrimonio di cultura che educa le coscienze ai valori che ci fanno comunità.
La donazione del trittico ha trovato luogo e tempo nei giorni dedicati al Centenario del prodigio del Sacro Cuore di Gesù avvenuto il 14 Aprile del 1912, che invita i Cristiani ed il popolo tutto ad "aprire le porte a Cristo" con il Recital che sarà rappresentato nel Teatro comunale di Canosa con l'Omaggio a Giovanni Paolo II alle ore 21 di Sabato 14 Aprile, curato dal Progetto Culturale promosso dalla Chiesa Italiana (CEI) dal titolo "Il Papa e il Poeta".
Quel giorno del 14 Aprile del 1912 del prodigio a Canosa del SS. Cuore di Gesù era la Domenica in Albis dopo Pasqua, giornata dedicata nel 2000 alla Divina Misericordia per volontà di Papa Giovanni Paolo II, con l'immagine chiesta da Gesù a Suor Faustina, santa, con due grandi raggi (il rosso del sangue e il bianco dell'acqua e dell' Eucarestia) che escono dal petto, "quando il mio Cuore venne squarciato dalla lancia". E' il Cuore della Divina Misericordia di Gesù.
Post mortem il Magistero del Beato Giovanni Paolo II° continua e si ferma in Chiesa a Canosa di Puglia in un tronco che si fa arte e cultura, storia e memoria, devozione, conversione e preghiera.
maestro Peppino Di Nunno
Una pregevole scultura in legno dedicata a Giovanni Paolo II è giunta dalla Valtellina a Canosa di Puglia per essere esposta permanentemente nella Cattedrale S. Sabino, terra nativa del Vescovo Patrono Sabino, che ha meritato nel tempo la stima di Papi come delegato pontificio e ambasciatore nella Chiesa d'Oriente.
E' un'ancòna lignea, opera di Fabio Randellini, in arte "Spatola", nato ad Ancona nel 1952 e trasferitosi a Bormio in Valtellina dal 1987, dove ha maturato la sua passione di scultore e dove lavora come Docente di Arte e Immagine nelle Scuole Medie, dopo aver conseguito la laurea in scultura all'Accademia delle Belle Arti di Brera ed aver conseguito traguardi di merito nella carriera di scultore con opere che pongono l'uomo al centro dell'universo.
Al centro di questa ancòna lignea, di un trittico di sculture, figura un uomo, che ha guidato la Chiesa in un pontificato che ha lasciato il segno di Cristo nel mondo, lasciando anche un segno invisibile di luce nel cuore dell'artista della Valtellina.
"Sono stato ateo per 40 anni e ho trovato la via della conversione leggendo l'Enciclica Fides et Ratio di Giovanni Paolo II. Quest'opera suggella la mia conversione nel 1998".
Sono le parole che accogliamo in un'intervista in cui ritroviamo le radici lignee della scultura, ma anche le radici spirituali che hanno ispirato l'opera nel vissuto esistenziale dell'artista di Bormio.
La sua conversione è un invito a tutti noi alla conversione quotidiana rileggendo le prime parole dell'Enciclica del Pontefice del 1998: "La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. É Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso".
Le radici lignee dell'opera le ritroviamo nelle parole dell'artista: "La scultura nasce nel tempo da un tronco di pioppo di cm. 180 di diametro a forma ellittica ed alto cm. 270, proveniente dalla Svizzera e portato nella Valtellina, dove è stato sezionato in tre parti".
Al centro è scolpita la figura del Papa Giovanni Paolo II tra il Cristo e Maria SS. : "è il Papa che incontra Cristo e la Madonna, dove il volto del Papa che porta il giogo della Croce è realizzato con legno di pero, mentre la sua veste è realizzata con legno d'ulivo. L'immagine del Papa è fatta con legno di abete scolpita ad intaglio diretto senza modello. L'ho voluta scolpire con la mia mano guidata in corso d'opera dal mio spirito e dal mio sentimento delle immagini vissute interiormente"
Anche noi nell'ammirare il trittico cogliamo questo sentimento artistico che pervade le forme intagliate dinamicamente, che esprimono non solo un'idea , ma che riflettono un percorso, un messaggio, un incontro tra umano e divino, che si mostra aperto, ma che si può racchiudere con le cerniere del trittico.
"E' un'opera concettuale chiusa e non aperta dove la peculiarità è l'incontro, quasi l'abbraccio tra il Papa, Cristo e la Madonna, con le parti scolpite in negativo del Papa e le parti positive del Cristo. E gli stessi occhi del papa combaciano con il volto di Maria".
E' il segno della devozione di un Pontefice che nel motto "TOTUS TUUS" si è affidato nella sua vita alla Madre di Dio, mentre rivolge il suo messaggio scritto ai piedi della scultura : NON ABBIATE PAURA.
"Al Papa piaceva più il legno ed ho voluto eseguire la scultura in legno più che in bronzo".
Ma nel voler conoscere come sia giunta l'opera dalla Valtellina nella Cattedrale S. Sabino di Canosa di Puglia, incontriamo una canosina emigrata a Bormio, la signora Antonella, che ha invitato e persuaso l'artista a donare la scultura, originariamente pensata per il Vaticano.
E dalla Chiesa di Bormio l'opera lignea giunge con le sue dimensioni imponenti nella Cattedrale S. Sabino con la gioia dell'artista: "sono venuto qualche volta a Canosa, ma sono lusingato della destinazione nella Cattedrale canosina, sono felice dell' esito, pensando, come devoto di Padre Pio, che la figura del papa è giunta a Canosa di Puglia, in una valle ai piedi del Gargano, dove il Papa in vita ha incontrato il frate stigmatizzato del Gargano".
In effetti la Provvidenza ha benedetto nei mesi scorsi nella Cattedrale, la statua di Padre Pio destinata alla Rettoria della Chiesa della Passione.
Il trittico è stato inaugurato e benedetto nella Domenica delle Palme del 2012 da mons. Felice Bacco, nella Cattedrale S. Sabino, dove hanno provveduto per il trasporto da Bormio Sabino Figliola e Donato Rossignoli, cui siamo grati.
E' un grande dono che abbiamo ricevuto, che invita a pregare dinanzi alla figura di Giovanni Paolo II, ma restiamo commossi e illuminati dalle parole dell'artista che chiudono l'intervista: "Io ho avuto il dono più grande, la conversione e quello che restituisco in cinque anni di lavoro è ben poco".
Grazie maestro Fabio per questo tronco di legno intagliato di spirito, grazie Beato Giovanni Paolo II per essere giunto in Cattedrale a Canosa per voce di una canosina, Antonella, grazie o Maria, grazie o Signore Gesù che incontrando in cielo il Papa, continuate l'incontro con l'umanità sulla terra .
Ci rivolgiamo alla figura di Educatore dell'artista Randellini, Docente di Arte e Immagine nella Scuola Media di Bormio con uno spirito di legame con i bambini di Scuola di Canosa di Puglia.
Una piccola Piazza San Pietro in legno in scala con la collaborazione dei nostri genitori e dell'Ufficio Architettonico del Vaticano fu realizzato nell'anno 2000 del Giubileo nella Scuola Elementare Enzo De Muro Lomanto per essere donata a Papa Giovanni Paolo II il 3 gennaio del 2001 nell'Udienza Generale in Piazza San Pietro. Questa piccola piazza San Pietro accoglie nel processo educativo la figura statuaria scolpita del Papa "venuto da molto lontano" in quei bambini oggi divenuti giovani ventenni, insieme a tutti i bambini, ragazzi e giovani delle Scuole di Canosa che si recheranno in Cattedrale a visitare e conoscere nel territorio questo patrimonio di cultura che educa le coscienze ai valori che ci fanno comunità.
La donazione del trittico ha trovato luogo e tempo nei giorni dedicati al Centenario del prodigio del Sacro Cuore di Gesù avvenuto il 14 Aprile del 1912, che invita i Cristiani ed il popolo tutto ad "aprire le porte a Cristo" con il Recital che sarà rappresentato nel Teatro comunale di Canosa con l'Omaggio a Giovanni Paolo II alle ore 21 di Sabato 14 Aprile, curato dal Progetto Culturale promosso dalla Chiesa Italiana (CEI) dal titolo "Il Papa e il Poeta".
Quel giorno del 14 Aprile del 1912 del prodigio a Canosa del SS. Cuore di Gesù era la Domenica in Albis dopo Pasqua, giornata dedicata nel 2000 alla Divina Misericordia per volontà di Papa Giovanni Paolo II, con l'immagine chiesta da Gesù a Suor Faustina, santa, con due grandi raggi (il rosso del sangue e il bianco dell'acqua e dell' Eucarestia) che escono dal petto, "quando il mio Cuore venne squarciato dalla lancia". E' il Cuore della Divina Misericordia di Gesù.
Post mortem il Magistero del Beato Giovanni Paolo II° continua e si ferma in Chiesa a Canosa di Puglia in un tronco che si fa arte e cultura, storia e memoria, devozione, conversione e preghiera.
maestro Peppino Di Nunno