Dall'Inghilterra, Pietro Lamesta si racconta
In pieno lockdown, ha rilevato il ristorante 'Prima Pizzeria- Since 1985'
domenica 10 aprile 2022
10.33
Dall'Italia all'Inghilterra, "Canosa si racconta" anche a Ripon una città tra le più antiche del Regno Unito, nella Contea del North Yorkshire, dove vive e lavora il giovane Pietro Lamesta che in pieno lockdown ha rilevato la gestione di un ristorante "Prima Pizzeria - Since 1985", un vero sogno che parte dal basso, da lontano. Il canosino Pietro Lamesta (27 anni), ha frequentato l'Alberghiero l'I.I.S. "G. Gasparrini" di Melfi, conseguendo il diploma in tecnico dei servizi ristorativi, al termine di un percorso di studi durato 5 anni. """Dopo la scuola ho deciso di lasciare l'Italia, avevo voglia di fare esperienze nuove, conoscere nuovi luoghi. Ho iniziato a inviare il curriculum, con la speranza di essere chiamato, non mi importava dove, l'importante per me era iniziare a lavorare.""" Esordisce così nel racconto della sua storia davvero singolare e non prevedibile per un giovane dell'età di Pietro Lamesta che "dopo qualche settimana di attesa gli arriva la prima offerta di lavoro, in Germania in un ristorante italiano. Ho iniziato la mia avventura come aiuto cuoco, pizzaiolo, mi occupavo delle preparazioni e aiutavo durante il servizio. Ho lavorato per circa 9 mesi, e negli ultimi due mesi, ho gestito anche la cucina in modo autonomo, perché il capocuoco era andato via e quindi mi ero fatto avanti. Dopo la stagione estiva, decisi di lasciare la Germania, avevo ricevuto un'offerta di lavoro molto interessante in Inghilterra, dove ho lavorato per diverso tempo nel ristorante "Prima Pizzeria" a Ripon. Sono partito come aiuto cuoco, poi capopartita, e in seguito, pizzaiolo, 2° chef, fino a diventare capocuoco, dopo 3 anni di intenso lavoro svolto con passione e determinazione per rispondere alle esigenze specifiche del ristorante."""
Poi, Pietro Lamesta ha deciso """di provare altre esperienze in ristoranti affermati come il "The Alice Hawthorn Inn Nun Monkton", "The Watermill Bar and Grill" in Thirsk e da "Mario's Restaurant 27", a Ripon. Nel 2021, ho ricevuto la chiamata più importante, quella del mio vecchio datore di lavoro, che mi ha ri-offerto il lavoro come capo cuoco alla "Prima Pizzeria" con l'opportunità di poter rilevare il ristorante a Ripon. Non sono mai stato fermo – aggiunge Pietro Lamesta - Ho anche lavorato per quasi 3 anni anche in macelleria alla Marley's Butchers", dove ho conosciuto i diversi tagli di carne, le corrette tecniche di macellazione e di preparazione dei secondi piatti.. In questi anni ho fatto due lavori a tempo pieno, in macelleria 6 ore mattine dalle ore 7,00 alle 14,00 , e al ristorante altre 6 ore dalle 14.30 alle 22.30, in media 90 ore a settimana. E' stata davvero dura, ho fatto molti sacrifici, ma ho messo da parte molti risparmi che sono serviti per realizzare il mio sogno quello di rilevare un ristorante in Inghilterra, senza indebitarmi e chiedere aiuto ai familiari. 'Prima Pizzeria' è stato il primo ristorante italiano ad aprire a Ripon nel 1985. In Inghilterra la pandemia è stata vissuta in modo diverso, tanta paura però la gente non si è abbattuta. In questo contesto, ho avuto una grande opportunità e l'ho colta, a prescindere dalla situazione, considerando la richiesta economica del titolare molto favorevole per me. Inoltre, il governo inglese ha sostenuto tanto le attività commerciali e so che continuerà a farlo."""
Entrando nei dettagli della sua attività lo chef Piero Lamesta ha tenuto ad evidenziare che "la nostra cucina è apprezzata in tutto il mondo perché è versatile e soddisfa tutti i palati, anche quelli più difficili. Qui piacciono i piatti più famosi della cultura alimentare italiana come la pizza e la pasta. Propongo un tipo di cucina semplice, il menù è ampio, aggiornato sulla lavagna delle specialità, è sfizioso come voglio, introducendo piatti nuovi e ingredienti di stagione che mi permettono di fare buoni affari. Gli inglesi amano sapori ricchi e piatti abbondanti. Preferiscono i vini italiani, quelli della mia terra, della Puglia come il primitivo di Manduria, l'appassimento di Squinzano e il nero di Troia proveniente da Canosa. Servo anche dei vini di altre nazioni come quelli francesi, australiani per offrire una vasta scelta ai miei clienti""".
"""Il mondo della ristorazione – conclude Pietro Lamesta - mi ha sempre affascinato. Nel periodo adolescenziale amavo guardare i programmi televisivi di cucina, i video a tema su YouTube, incuriosito anche dalla cucina di mia madre e mio padre, tanto da prendere la decisione di frequentare l'alberghiero di Melfi, rivelatasi propedeutica alla professione intrapresa. Sono molto ambizioso e sto vedendo cos'altro l'Inghilterra avrà da offrirmi. Qui le opportunità non mancano e i sogni diventano realtà. Colgo l'occasione per salutare la mia famiglia che vive a Canosa, il giornalista Paolo Pinnelli per la dedica sul libro "Canosa si racconta" esposto nel mio locale per promuovere la mia città natìa e le sue bellezze storiche ed enogastronomiche, uniche al mondo. Buone Palme che sia una giornata di pace e di serenità per tutti !"""
Poi, Pietro Lamesta ha deciso """di provare altre esperienze in ristoranti affermati come il "The Alice Hawthorn Inn Nun Monkton", "The Watermill Bar and Grill" in Thirsk e da "Mario's Restaurant 27", a Ripon. Nel 2021, ho ricevuto la chiamata più importante, quella del mio vecchio datore di lavoro, che mi ha ri-offerto il lavoro come capo cuoco alla "Prima Pizzeria" con l'opportunità di poter rilevare il ristorante a Ripon. Non sono mai stato fermo – aggiunge Pietro Lamesta - Ho anche lavorato per quasi 3 anni anche in macelleria alla Marley's Butchers", dove ho conosciuto i diversi tagli di carne, le corrette tecniche di macellazione e di preparazione dei secondi piatti.. In questi anni ho fatto due lavori a tempo pieno, in macelleria 6 ore mattine dalle ore 7,00 alle 14,00 , e al ristorante altre 6 ore dalle 14.30 alle 22.30, in media 90 ore a settimana. E' stata davvero dura, ho fatto molti sacrifici, ma ho messo da parte molti risparmi che sono serviti per realizzare il mio sogno quello di rilevare un ristorante in Inghilterra, senza indebitarmi e chiedere aiuto ai familiari. 'Prima Pizzeria' è stato il primo ristorante italiano ad aprire a Ripon nel 1985. In Inghilterra la pandemia è stata vissuta in modo diverso, tanta paura però la gente non si è abbattuta. In questo contesto, ho avuto una grande opportunità e l'ho colta, a prescindere dalla situazione, considerando la richiesta economica del titolare molto favorevole per me. Inoltre, il governo inglese ha sostenuto tanto le attività commerciali e so che continuerà a farlo."""
Entrando nei dettagli della sua attività lo chef Piero Lamesta ha tenuto ad evidenziare che "la nostra cucina è apprezzata in tutto il mondo perché è versatile e soddisfa tutti i palati, anche quelli più difficili. Qui piacciono i piatti più famosi della cultura alimentare italiana come la pizza e la pasta. Propongo un tipo di cucina semplice, il menù è ampio, aggiornato sulla lavagna delle specialità, è sfizioso come voglio, introducendo piatti nuovi e ingredienti di stagione che mi permettono di fare buoni affari. Gli inglesi amano sapori ricchi e piatti abbondanti. Preferiscono i vini italiani, quelli della mia terra, della Puglia come il primitivo di Manduria, l'appassimento di Squinzano e il nero di Troia proveniente da Canosa. Servo anche dei vini di altre nazioni come quelli francesi, australiani per offrire una vasta scelta ai miei clienti""".
"""Il mondo della ristorazione – conclude Pietro Lamesta - mi ha sempre affascinato. Nel periodo adolescenziale amavo guardare i programmi televisivi di cucina, i video a tema su YouTube, incuriosito anche dalla cucina di mia madre e mio padre, tanto da prendere la decisione di frequentare l'alberghiero di Melfi, rivelatasi propedeutica alla professione intrapresa. Sono molto ambizioso e sto vedendo cos'altro l'Inghilterra avrà da offrirmi. Qui le opportunità non mancano e i sogni diventano realtà. Colgo l'occasione per salutare la mia famiglia che vive a Canosa, il giornalista Paolo Pinnelli per la dedica sul libro "Canosa si racconta" esposto nel mio locale per promuovere la mia città natìa e le sue bellezze storiche ed enogastronomiche, uniche al mondo. Buone Palme che sia una giornata di pace e di serenità per tutti !"""