Debiti delle Pubbliche Amministrazioni: la BAT si ferma al 25% del Patto di Stabilità

Lo studio di Confartigianato sul prestito statale per saldare i passivi sino al 2012

venerdì 21 febbraio 2014 15.09
Debiti delle Pubbliche Amministrazioni: lo Stato ha istituito un fondo di 47,2 miliardi di euro per reimmettere liquidità nelle casse degli enti e sbloccare i pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili maturati entro il 31 dicembre 2012. Il Comune di Andria, assieme a Margherita di Savoia e Trinitapoli, hanno aderito al fondo ricevendo in due tranche il prestito trentennale. Per Andria la somma prestata dalla Cassa depositi e prestiti, è stata di oltre 15 milioni di euro a fronte di una richiesta di circa 24 milioni di euro. Oltre al prestito, i Comuni hanno potuto chiedere uno spazio finanziario specifico sul Patto di Stabilità. Uno studio di Confartigianato di Puglia ha provato a monitorare lo stato dell'arte dei pagamenti comune per comune e provincia per provincia partendo direttamente dalla situazione della Regione Puglia.

Per la Regione Puglia, infatti, gli «spazi finanziari» in deroga al patto di stabilità interno «valgono» ben 162 milioni 387mila euro. Si tratta di debiti relativi a forniture e lavori a valere sul co-finanziamento nazionale dei progetti realizzati con i Fondi strutturali europei. Sempre la Regione ha avuto la possibilità di estinguere debiti sanitari pregressi per un totale di 334 milioni 755mila euro, di cui una prima tranche, pari a 185 milioni 975mila (accreditata dallo Stato il 25 luglio scorso) e una seconda tranche, pari a 148 milioni 780mila (incassata il 31 ottobre scorso). Riguardo alle Province pugliesi, in coda si posiziona proprio la provincia di Barletta-Andria-Trani, con appena il 25,2 per cento e quindi solo un milione 711mila euro pagati su ben 6 milioni 785mila disponibili. La Provincia di Bari, invece, ha effettuato pagamenti per un milione e mezzo di euro, saldando, così, l'arretrato. Taranto e Foggia hanno liquidato, rispettivamente, 14 milioni 992mila e 12 milioni 280mila, impegnando interamente gli spazi finanziari sul Patto di stabilità. Per
Brindisi poco ci manca: spesi 12milioni 325mila sul totale di 12 milioni 526mila, pari al 98,4 per cento. A metà strada, invece, il percorso per la Provincia di Lecce che ha raggiunto la quota del 53,2 per cento.

In merito ai Comuni della BAT, la Città di Andria ha ricevuto entrambe le tranche di prestito entrambe già impegnate e sostanzialmente spese, come rivela lo stesso studio di Confartigianato, mentre Margherita di Savoia ha ricevuto soltanto la prima liquidazione di oltre due milioni e mezzo interamente impegnata. Per Trinitapoli, infine, doppia tranche liquidata e spesa. Per Andria lo spazio finanziario richiesto al Patto di Stabilità è di 5milioni e 600mila euro ed in Puglia sono 232 (su 258) i Comuni che hanno chiesto «spazi finanziari» sul Patto di stabilità o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. L'insieme dei Comuni pugliesi ha ottenuto «spazi» per 194 milioni. Hanno quasi interamente saldato la prima tranche legata al decreto legge 35/2013 (54,8 milioni su 55,3). Ne restano da saldare 443mila euro. Per la seconda tranche, invece, (decreto legge 102/2013) ne sono stati pagati appena 22,1 milioni su 41,7.
Ne mancano all'appello ancora 19,6 milioni, più i 443mila della prima tranche, per un totale di oltre venti milioni.

I Comuni della Provincia di Barletta Andria Trani
(tra parentesi lo spazio al "patto di stabilità" ed accanto le tranche del prestito ricevuto)
Andria (5.683.000) 7.666.574 - 7.666.574
Barletta (6.066.000)
Bisceglie (4.250.000)
Canosa di Puglia (2.854.000)
Margherita di Savoia (3.249.000) 2.871.890
Minervino Murge (370.000)
San Ferdinando di Puglia (15.000)
Spinazzola (206.000)
Trani (3.047.000)
Trinitapoli (394.000) 490.815 - 490.815