Desolata: L’inno straziante delle donne in nero
Il coro nel racconto di Nunzio Di Giulio
venerdì 7 aprile 2023
23.32
Un brivido di nero dolore abbraccia le donne di Canosa che vogliono confortare Maria... Con il loro canto, che esprime un nero d'esistenza, se ne vanno tra i vicoli che paiono restare muti, simbolo di un silenzio senza fine. Se ne vanno nella terra d'uomini, tra le case vissute dal tempo, tra gli sguardi feriti... Le donne vestite di sofferenza se ne vanno dove non è ancora rinascita decisiva, ma lento cammino di speranza e salvezza. Maria forse conservò dentro il suo pianto, perché, prima di tutti, aveva compreso il disegno del Cielo... E così le quattrocento donne di Canosa vogliono risvegliare quel pianto, quel lamento, per meglio capire, per andare oltre le lacrime... Le tremule voci, il lento avanzare, i sospiri che si innalzano: tutto è momento sublime e intima poesia...
Tutto è emozione, devastante emozione, che distoglie dal reale... Maria, sotto la croce, indica com'è utile percorrere un sentiero di dolore, ma non indica la notte: per lei l'ora delle ombre è solo un immergersi nella fibra dell'umano. La nuova alba è nello spiraglio nato nell'orizzonte incerto, nel frammento di nuvola che si innalza e si rende senza tempo... La vita è oltre il dolore, oltre il capo chino sulle miserie. E questo canto di donne, mai stanche, mai rassegnate, è la melodia che accompagna una rinascita dalla terra verso il respiro azzurro dell'Eterno...
Nunzio Di Giulio
Tutto è emozione, devastante emozione, che distoglie dal reale... Maria, sotto la croce, indica com'è utile percorrere un sentiero di dolore, ma non indica la notte: per lei l'ora delle ombre è solo un immergersi nella fibra dell'umano. La nuova alba è nello spiraglio nato nell'orizzonte incerto, nel frammento di nuvola che si innalza e si rende senza tempo... La vita è oltre il dolore, oltre il capo chino sulle miserie. E questo canto di donne, mai stanche, mai rassegnate, è la melodia che accompagna una rinascita dalla terra verso il respiro azzurro dell'Eterno...
Nunzio Di Giulio