Diritti calpestati dei non udenti

Il M5S aderisce alla Campagna #FACCIAMOCISENTIRE

mercoledì 5 ottobre 2016 22.26
Guardare le immagini in TV senza sentire le voci. Avere accesso ai servizi di sottotitoli solo in alcune emittenti ma solo per poche ore al giorno, in ritardo con il parlato e con testi per nulla fedeli all'originale. Questo è ciò che succede oggi a una persona non udente. Eppure queste persone si ritrovano il canone RAI addebitato nella bolletta elettrica, esattamente come gli altri. Servizio radiofonico compreso. Sono sempre più costanti e numerose, peraltro, le segnalazioni di utenti sordi offesi dal modo in cui è reso il servizio di sottotitolazione dei programmi: sottotitoli in ritardo, imprecisi, formulati con frasi troppo abbreviate oppure con parole troppo elementari e non corrispondenti al parlato. Un comportamento non soltanto irrispettoso, ma anche in aperta violazione dell'attuale contratto di servizio che impone alla Rai la qualità del servizio di sottotitolatura. Persino il nuovo contratto di servizio per certi versi radicalmente innovativo, formulato nel 2014 dopo un intenso lavoro in Commissione di Vigilanza, a due anni di distanza non è stato firmato né dalla Rai né dal Ministero dello Sviluppo economico. Con la conseguenza che tutti i nuovi obblighi sulla sottotitolazione, la lingua dei segni e le audiodescrizioni nei programmi Rai sono rimasti lettera morta. "Abbiamo chiesto al Governo che ai non udenti, per la loro impossibilità a usufruire in forma completa del servizio radiotelevisivo pubblico, non venga più fatto pagare il canone RAI in bolletta elettrica e che vengano sollecitate le televisioni pubbliche e private a fornire un servizio di sottotitoli continuo e preciso - dichiara il deputato pugliese Giuseppe L'Abbate (M5S) - Grazie a Sara Giada Gerini, che ha dato il via all'iniziativa #facciamocisentire e ci ha portato a conoscenza del problema, con i colleghi Davide Tripiedi e Mirella Liuzzi abbiamo depositato un'interrogazione nel tentativo di risolvere questo sgradevole ma soprattutto discriminante problema. Una medesima interrogazione è stata presentata da Roberto Fico, inoltre, in Commissione di Vigilanza. La Rai deve rispettare fino in fondo le persone con disabilità sensoriali".