Disconnessi:NonCadereInDipendenza
L'happening di sensibilizzazione con i giovani
venerdì 29 settembre 2017
22.42
Un vero e proprio happening a Canosa di Puglia(BT) che ha visto la partecipazione di tantissimi studenti delle scuole medie superiori e degli istituti comprensivi nello splendido scenario del Battistero di San Giovanni, questo il risultato di "Disconnessi... ≠NonCadereInDipendenza" organizzato dall'assessorato alla Pubblica Istruzione e sostenuto dalla Fondazione "Ema.PesciolinoRosso". L'evento si è aperto con la presentazione ai giovani dell'Amministrazione Morra con sindaco e assessori che hanno rivolto parole di incoraggiamento ed augurio ai presenti e l'invito a confrontarsi l'amministrazione sui problemi della città. Ospite d'eccezione Gianpietro Ghidini, presidente di "Ema.PesciolinoRosso", padre di Emanuele giovane vittima del mondo odierno. Un gruppo musicale formato da ragazzi degli istituti superiori e comprensivi ha inframmezzato i momenti di testimonianza e confronto proposti da Ghidini e da Damiano Baldassarre e Imma Pizzuto dell'Associazione Amici di Michele e Giuseppe moderati dal giornalista Paolo Pinnelli de "La Gazzetta del Mezzogiorno". Damiano e Imma hanno testimoniato le loro esperienze nel ricordo di Michele e Giuseppe, due giovanissime vite spezzate da un incidente stradale, ed hanno parlato della campagna per la sicurezza sulle strade che l'associazione sta portando avanti ormai da anni.
Gianpietro Ghidini ha raccontato della notte in cui fu svegliato da una telefonata che annunciava che era successo qualcosa ad Emanuele. Lui va sul lungofiume, trova tanta gente ed un ragazzo in lacrime, un amico del figlio che gli racconta che erano stati ad una festa dove era girato parecchio alcol e droga e che Emanuele sentitosi male aveva prima deciso di tornare a casa poi resosi conto della sua condizione aveva deviato verso il fiume e vi si era tuffato non riemergendo più. Lì Ghidini ripercorre la sua vita votata al guadagno ed al volere sempre di più perdendo il contatto con la famiglia. Delle buonanotte non dette ai figli, perchè rientrava a casa a quando dormivano e poi usciva che era l'alba e non riusciva ad augurare neanche il buongiorno. Dal rendersi conto dell'inutilità di una vita percorsa a cercare beni materiali trascurando gli affetti e quindi sbagliando tutto parte l'esortazione ai giovani che devono cambiare il mondo perchè gli adulti lo hanno rovinato. "E' un mondo – ha esortato Ghidini – dove si sono sovvertiti tutti i valori, dove chi si ammazza di lavoro per portare uno stipendio a casa è uno sfigato perchè non ha la Ferrari così come tutti i fenomeni mass mediatici. I giovani devono cambiare il mondo! E per cambiare il mondo è fondamentale la cultura perchè la cultura rende liberi. Dovete – ha concluso – evitare di passare le giornate davanti alla tv o ai computer o ai telefonini, ed essere affamati di cultura." Attento spettatore per la serietà del tema al centro dell'evento anche il sindaco Roberto Morra, "una manifestazione che ci deve far riflettere su quelle che sono le priorità della vita e sul come insegnarle ai più giovani spesso distratti dal mondo virtuale o da falsi miti. I ragazzi devono acquisire la consapevolezza di essere uomini e non numeri come magari qualcuno spera, interessandosi anche alla vita politica del luogo in cui vivono per poter contribuire con la loro visione a migliorare la comunità." Soddisfatta Mara Gerardi, assessore alla Pubblica Istruzione, per "un evento riuscitissimo ma che soprattutto ha suscitato l'interesse dei ragazzi presenti, attentissimi a quanto detto dagli ospiti intervenuti. Ma "Disconnessi... ≠NonCadereInDipendenza" non finisce qui, abbiamo deciso di lanciare un contest fotografico sulla pagina Facebbok Disconnessi, il tema è la dipendenza in ogni sua forma e le sue conseguenze. Il premio sarà un buono sconto da spendere in una cartolibreria di Canosa con la premiazione presso l'Aula Consiliare di Palazzo di Città".
Sabino D'Aulisa
Gianpietro Ghidini ha raccontato della notte in cui fu svegliato da una telefonata che annunciava che era successo qualcosa ad Emanuele. Lui va sul lungofiume, trova tanta gente ed un ragazzo in lacrime, un amico del figlio che gli racconta che erano stati ad una festa dove era girato parecchio alcol e droga e che Emanuele sentitosi male aveva prima deciso di tornare a casa poi resosi conto della sua condizione aveva deviato verso il fiume e vi si era tuffato non riemergendo più. Lì Ghidini ripercorre la sua vita votata al guadagno ed al volere sempre di più perdendo il contatto con la famiglia. Delle buonanotte non dette ai figli, perchè rientrava a casa a quando dormivano e poi usciva che era l'alba e non riusciva ad augurare neanche il buongiorno. Dal rendersi conto dell'inutilità di una vita percorsa a cercare beni materiali trascurando gli affetti e quindi sbagliando tutto parte l'esortazione ai giovani che devono cambiare il mondo perchè gli adulti lo hanno rovinato. "E' un mondo – ha esortato Ghidini – dove si sono sovvertiti tutti i valori, dove chi si ammazza di lavoro per portare uno stipendio a casa è uno sfigato perchè non ha la Ferrari così come tutti i fenomeni mass mediatici. I giovani devono cambiare il mondo! E per cambiare il mondo è fondamentale la cultura perchè la cultura rende liberi. Dovete – ha concluso – evitare di passare le giornate davanti alla tv o ai computer o ai telefonini, ed essere affamati di cultura." Attento spettatore per la serietà del tema al centro dell'evento anche il sindaco Roberto Morra, "una manifestazione che ci deve far riflettere su quelle che sono le priorità della vita e sul come insegnarle ai più giovani spesso distratti dal mondo virtuale o da falsi miti. I ragazzi devono acquisire la consapevolezza di essere uomini e non numeri come magari qualcuno spera, interessandosi anche alla vita politica del luogo in cui vivono per poter contribuire con la loro visione a migliorare la comunità." Soddisfatta Mara Gerardi, assessore alla Pubblica Istruzione, per "un evento riuscitissimo ma che soprattutto ha suscitato l'interesse dei ragazzi presenti, attentissimi a quanto detto dagli ospiti intervenuti. Ma "Disconnessi... ≠NonCadereInDipendenza" non finisce qui, abbiamo deciso di lanciare un contest fotografico sulla pagina Facebbok Disconnessi, il tema è la dipendenza in ogni sua forma e le sue conseguenze. Il premio sarà un buono sconto da spendere in una cartolibreria di Canosa con la premiazione presso l'Aula Consiliare di Palazzo di Città".
Sabino D'Aulisa