Al via la campagna annuale di contrasto all'influenza.
Disponibili 95mila dosi di vaccino nella BAT
venerdì 16 novembre 2018
15.32
Sono 95mila le dosi di vaccino antinfluenzale distribuite su tutto il territorio della Asl Bt per la campagna annuale di contrasto all'influenza. Presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta sono già disponibili da qualche giorno sia il vaccino adiuvato (destinato ai soggetti con oltre 65 anni) che il vaccino quadrivalente (destinato da soggetti dai 6 mesi di vita fino ai 64 anni). Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia, in accordo con gli obiettivi della pianificazione sanitaria nazionale e con il perseguimento degli obiettivi specifici del programma di immunizzazione contro l'influenza, tale vaccinazione viene offerta attivamente e gratuitamente ai soggetti che per le loro condizioni personali corrano un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l'influenza.
Sulla base della Circolare del Ministero della Salute Prevenzione e controllo dell'influenza - Raccomandazioni per la stagione 2018-2019, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per:persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;soggetti di età pari o superiore a 65 anni; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone che possono trasmettere l'infezione a soggetti ad alto rischio;medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori;personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani,donatori di sangue.
Per prevenire la malattia e limitarne la diffusione, è importante inoltre adottare alcune buone abitudini:adottare uno stile di vita sano perché un sistema immunitario forte reagisce meglio al contagio;lavarsi spesso le mani e in maniera accurata;stare il meno possibile in posti affollati e chiusi;coprire bocca e naso quando si starnutisce;usare fazzoletti di carta;stare a casa, meglio a riposo, se si è ammalati fino a guarigione avvenuta. La stagione antinfluenzale 2017/2018 è stata tra le più preoccupanti degli ultimi anni. In totale sono stati colpiti oltre 8,6 milioni di italiani: i casi gravi sono stati 764 e si sono registrati 173 morti, incluse due donne in gravidanza. Il picco epidemico è stato il più elevato degli ultimi 15 anni.
"Ci auguriamo una adesione alta alla campagna di vaccinazione antinfluenzale – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – sono stato trai i primi della Asl Bt a fare il vaccino proprio per testimoniare l'importanza di proteggersi con un gesto semplicissimo. La prevenzione è importante soprattutto tra i soggetti a rischio o a contatto con persone che non sono in buone condizioni di salute. Ribadisco che basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, al pediatra o all'ufficio di vaccinazioni della propria città. La vaccinazione antinfluenzale è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri".
Sulla base della Circolare del Ministero della Salute Prevenzione e controllo dell'influenza - Raccomandazioni per la stagione 2018-2019, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per:persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all'influenza; donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;soggetti di età pari o superiore a 65 anni; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti; persone che possono trasmettere l'infezione a soggetti ad alto rischio;medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l'influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori;personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani,donatori di sangue.
Per prevenire la malattia e limitarne la diffusione, è importante inoltre adottare alcune buone abitudini:adottare uno stile di vita sano perché un sistema immunitario forte reagisce meglio al contagio;lavarsi spesso le mani e in maniera accurata;stare il meno possibile in posti affollati e chiusi;coprire bocca e naso quando si starnutisce;usare fazzoletti di carta;stare a casa, meglio a riposo, se si è ammalati fino a guarigione avvenuta. La stagione antinfluenzale 2017/2018 è stata tra le più preoccupanti degli ultimi anni. In totale sono stati colpiti oltre 8,6 milioni di italiani: i casi gravi sono stati 764 e si sono registrati 173 morti, incluse due donne in gravidanza. Il picco epidemico è stato il più elevato degli ultimi 15 anni.
"Ci auguriamo una adesione alta alla campagna di vaccinazione antinfluenzale – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – sono stato trai i primi della Asl Bt a fare il vaccino proprio per testimoniare l'importanza di proteggersi con un gesto semplicissimo. La prevenzione è importante soprattutto tra i soggetti a rischio o a contatto con persone che non sono in buone condizioni di salute. Ribadisco che basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, al pediatra o all'ufficio di vaccinazioni della propria città. La vaccinazione antinfluenzale è un atto di responsabilità verso se stessi e verso gli altri".