Donazione di midollo osseo: "Esempio autentico di solidarietà e altruismo"

Encomio pubblico al finanziere Pietro Spera

venerdì 6 settembre 2019 15.58
"Per la generosa donazione di midollo osseo, esempio autentico di solidarietà e altruismo". Sono le parole di encomio e pubblico riconoscimento scritte sulla targa donata dal sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, al finanziere barlettano Pietro Spera, il cui merito è di avere salvato la vita a una persona con una donazione di midollo osseo. Insieme a Spera c'erano anche la presidente dell'Admo regionale, l'Associazione donatori di midollo osseo, Maria Stea, e il tenente colonnello della Guardia di Finanza Nicola Stufano. Entrambi hanno speso parole di grande apprezzamento nei confronti di Pietro Spera e di come non abbia fatto pesare né sul lavoro né nella sua vita, la decisione di quella donazione. La presidente Stea ha altresì sottolineato che donare il midollo, con i dovuti e necessari requisiti, sia un gesto alla portata di tutti. "Questa targa – ha detto il sindaco Cannitoè un riconoscimento pubblico per la tua capacità di offrirti agli altri, una condotta da rimarcare e premiare per il suo alto valore esemplare".

Il trapianto di midollo osseo o trapianto delle cellule staminali emopoietiche che possono essere raccolte dal midollo osseo o dal sangue periferico - può rappresentare l'unica opzione terapeutica per i pazienti colpiti da talassemie, leucemie, linfomi, mielomi e, in alcuni casi, tumori solidi e malattie autoimmuni. Si tratta dunque di un gesto di solidarietà che può salvare una vita e che non compromette in alcun modo la salute dei donatori. Sono diverse le condizioni che portano all'esclusione dall'arruolamento nell'elenco dei possibili donatori di midollo osseo: malattie cardiovascolari (aritmie, gravi alterazioni della pressione arteriosa), respiratorie (asma, bronchite cronica in trattamento), gastrointestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa), autoimmuni (lupus, tiroidite autoimmune, artrite reumatoide, connettiviti indifferenziate), del sistema nervoso centrale (epilessia), tutti i tumori (anche una volta guariti), problemi nella coagulazione (come l'emofilia) e psichiatrici (se in trattamento). Non è inoltre possibile diventare donatori durante la gravidanza, se si è alcolisti, se si hanno comportamenti sessuali a rischio e se si assumono sostanze stupefacenti. Si può essere chiamati a svolgere il compito di donatori fino all'età di 55 anni, sempre che ci si sia iscritti al registro in età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il limite dei 55 anni, introdotto a tutela del donatore e del paziente, non vale per i donatori familiari, che possono donare anche se hanno un'età superiore.