Doppio Zero: Chilometro Zero, Impatto Zero
La IV^ Edizione del Festival della Ruralità
martedì 20 settembre 2016
15.18
Sarà l'esaltazione della biodiversità il Mercato di Campagna Amica che porterà il Parco Nazionale dell'Alta Murgia in Piazza del Ferrarese a Bari, giovedì 22 settembre 2016, alle ore 10,00, e aprirà con le eccellenze dell'agroalimentare la IV^ Edizione del Festival della Ruralità, organizzato dal Parco Nazionale e da Legambiente, sul tema 'Doppio Zero: Chilometro Zero, Impatto Zero'. "Sarà la rappresentazione plastica del lavoro di intere generazioni di agricoltori – annuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - impegnati a difendere nel tempo la biodiversità sul territorio e le tradizioni alimentari. Sarà occasione di conoscenza dei numerosi prodotti biodiversi pugliesi a quasi un anno dalla definitiva approvazione della legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare". La nuova legge - spiega la Coldiretti - prevede l'Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, l'avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l'Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori. Inoltre all'interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla.
"A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno". E' stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l'uva dal Peru' percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l'emissione di 20,2 chili di anidride carbonica. I 90 Mercati di Campagna Amica regionali contano 4.500 giornate di apertura, 850 produttori coinvolti, 22mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 2.500 tonnellate di prodotto commercializzato. Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai turisti di acquistare i prodotti della dieta mediterranea, considerati indiscutibilmente essenziali per garantire buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni.
"A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola – aggiunge Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia - e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall'emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l'anno". E' stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l'uva dal Peru' percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l'emissione di 20,2 chili di anidride carbonica. I 90 Mercati di Campagna Amica regionali contano 4.500 giornate di apertura, 850 produttori coinvolti, 22mila giornate lavorative (tra lavoro autonomo e dipendente), 2.500 tonnellate di prodotto commercializzato. Risultati che confermano la grande opportunità offerta ai turisti di acquistare i prodotti della dieta mediterranea, considerati indiscutibilmente essenziali per garantire buona salute e un importante elemento di crescita delle giovani generazioni.