Daini nelle campagne di Giovinazzo
Recuperati dai Carabinieri Forestali di Bari
lunedì 13 febbraio 2017
17.47
Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Bari, in collaborazione con la polizia municipale di Giovinazzo e taluni volontari, ha recuperato due daini (nome scientifico: Dama dama), in località S. Pietropago, nell'agro di Giovinazzo(BA). Gli esemplari, femmine dall'età apparente di 2 anni, sono stati recuperati in un terreno privato, ove erano intrappolati. Sono stati quindi consegnati all'Osservatorio Faunistico Centro Recupero Selvatico di Bitetto. Sono in corso le indagini a cura della Stazione Carabinieri Forestale di Bari, con la finalità di appurare le motivazioni per cui si aggirasse nelle campagne di Giovinazzo della fauna non endemica, quindi non nativa del posto. I daini appartengono alla famiglia dei Cervidi (Cervidae), all'ordine degli Artiodattili da cui deriva la definizione di ungulati, il nome scientifico è Cervus dama oppure Dama dama. I daini sono animali che presentano dimorfismo sessuale in quanto, i maschi sono più grandi delle femmine e di solito provvisti di corna mentre le femmine ne sono prive.In libertà i daini sono una specie assai sociale, la struttura più comune è rappresentata da una femmina adulta accompagnata da un piccolo e da un'altra femmina di 1-2 anni oppure da un giovane maschio il quale al raggiungimento del secondo anno di età abbandona il gruppo per unirsi ad altri maschi. I gruppi possono avere strutture molto diverse, è possibile incontrare branchi di soli maschi oppure di sole femmine come avere, anche, la possibilità di vedere branchi misti. Essendo un animale gregario, il daino forma piccoli gruppi che nel periodo estivo possono formare branchi assai numerosi.I branchi selvatici sono molto schivi e attivi prevalentemente di notte. Possono vivere per 15-18 anni e già ad un anno e mezzo raggiungono la maturità sessuale. ll daino originario delle foreste di latifoglie delle regioni mediterranee si è ben ambientato sia in pianura, sia in collina come pure in montagna; è possibile trovarlo nelle pianure a ridosso del mare sino ai 1000 metri di altitudine. E' consuetudine dei maschi sfregare le corna contro gli alberi per pulirle e cibarsi della corteccia dei giovani tronchi rendendosi dannosi nelle zone di rimboschimento.