Covid: allarme per gli animali dei circhi
Coldiretti Puglia: gli agricoltori li adottano
venerdì 13 novembre 2020
19.18
A causa dell'emergenza Covid cresce l'allarme per decine di zebre, cavalli, cammelli, ippopotami, vatussi, struzzi, lama, pony, mucche irlandesi rimasti senza sostentamento per il blocco forzato degli spostamenti e degli spettacoli dei circhi. Lo rende noto Coldiretti in Puglia che si è mobilitata con l'adozione degli animali da parte degli agricoltori che continuano a portare razioni alimentari di soccorso come fieno e paglia, ma spesso anche frutta, verdura, pasta e olio per le famiglie circensi senza lavoro e senza reddito da mesi. La Coldiretti di Monopoli ha donato 60 quintali di rotoballe di paglia al Circo Martini Orfei, mentre a Gioia del Colle(BA) gli agricoltori di Coldiretti stanno consegnando 180 quintali di rotoballe di fieno per sfamare gli animali del Circo Togni e hanno attivato la raccolta di prodotti agricoli e agroalimentari negli agriturismi di Campagna Amica della zona per sfamare le famiglie circensi, ma le iniziative per aiutare i circhi continuano.
Sotto i tendoni delle carovane – spiega Coldiretti su dati Censis – si trovano tigri, leoni, cammelli, elefanti, ippopotami, cavalli, asini, cani, struzzi, giraffe, rinoceronti e zebre. In tutta Italia sono almeno 70 le realtà attive che portano avanti una tradizione antica di secoli – spiega la Coldiretti – con la gestione di quasi duemila animali che vanno accuditi tutti i giorni. La situazione del mondo dello spettacolo viaggiante non più florida da anni è diventata drammatica con l'emergenza coronavirus a causa dell'impossibilità a lavorare, con la perdita di ogni tipo di introiti ma con la necessità di continuare a sostenere gran parte delle ordinarie spese di gestione, comprese quelle per gli animali che solo per il mangiare costano oltre 2,7 milioni di euro all'anno. Portare cibo agli animali del circo – conclude Coldiretti Puglia – significa aiutare le famiglie di artisti circensi che con quegli stessi animali vivono e lavorano grazie a spettacoli che ogni anno divertono e fanno passare momenti di serenità a oltre un milione di persone tra grandi e bambini.
Sotto i tendoni delle carovane – spiega Coldiretti su dati Censis – si trovano tigri, leoni, cammelli, elefanti, ippopotami, cavalli, asini, cani, struzzi, giraffe, rinoceronti e zebre. In tutta Italia sono almeno 70 le realtà attive che portano avanti una tradizione antica di secoli – spiega la Coldiretti – con la gestione di quasi duemila animali che vanno accuditi tutti i giorni. La situazione del mondo dello spettacolo viaggiante non più florida da anni è diventata drammatica con l'emergenza coronavirus a causa dell'impossibilità a lavorare, con la perdita di ogni tipo di introiti ma con la necessità di continuare a sostenere gran parte delle ordinarie spese di gestione, comprese quelle per gli animali che solo per il mangiare costano oltre 2,7 milioni di euro all'anno. Portare cibo agli animali del circo – conclude Coldiretti Puglia – significa aiutare le famiglie di artisti circensi che con quegli stessi animali vivono e lavorano grazie a spettacoli che ogni anno divertono e fanno passare momenti di serenità a oltre un milione di persone tra grandi e bambini.