Ennesimo incidente provocato dai cinghiali
Autovettura distrutta sulla S.S. 93 Canosa-Lavello
lunedì 11 novembre 2019
22.46
Si vive in piena emergenza cinghiali e animali selvatici che causano incidenti stradali e mettono a repentaglio l'incolumità delle persone, Da segnalare un altro incidente accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, sulla S.S. 93 Canosa-Lavello – Strada Galere - provocato da un cinghiale presente sulla carreggiata che un conducente canosino(49 anni) alla guida di una Fiat Punto non ha potuto evitarlo e l'ha investito in pieno. Il conducente è uscito illeso mentre l'autovettura è andata distrutta dallo schianto contro l'ungulato di oltre 200 kg che è morto, finendo a bordo strada. Superato lo shock, l'autista ha postato sui social le foto dell'incidente stradale, consigliando : "In questo periodo ne scendono decine di cinghiali verso l'Ofanto. In caso succedesse di incrociarli per strada, occorre molta calma, non frenare di scatto, non cambiare traiettoria, mantenere la propria corsia. L'auto la rompi, il cinghiale lo 'macelli', e segnali immediatamente ai Carabinieri, che sono arrivati quasi all'istante, mentre indossi la giubba arancione e posizioni il triangolo per l'emergenza". Tanta freddezza e lucidità da parte dell'autista fortunatamente rientrato a Canosa illeso, raccontando l'accaduto sui social ricevendo i ringraziamenti per i consigli dati e soprattutto tanta vicinanza e solidarietà che il tutto si sia concluso con un solo grande spavento.
Di recente in una nota la Coldiretti ha reso noto che in Puglia sono 310 gli incidenti stradali causati da animali selvatici nei primi nove mesi del 2019. Inoltre, il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l'analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che - secondo l'indagine Coldiretti/Ixè - porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione sui quasi 850mila chilometri di strade e autostrade italiane la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza. "Ma si tratta – ha evidenziato la Coldiretti - solo della punta dell'iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull'asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell'animale con il quale ci si è scontrati". Nel 2018, un incidente grave su 5 provocato dai selvatici è avvenuto di notte ma sono le ore dell'alba e quelle del crepuscolo le più a rischio, con i branchi di cinghiali che si muovono razziando cibo nelle periferie urbane o distruggendo campi e colture, riuscendo a percorrere fino a 40 chilometri alla volta.
Di recente in una nota la Coldiretti ha reso noto che in Puglia sono 310 gli incidenti stradali causati da animali selvatici nei primi nove mesi del 2019. Inoltre, il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l'analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che - secondo l'indagine Coldiretti/Ixè - porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione sui quasi 850mila chilometri di strade e autostrade italiane la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza. "Ma si tratta – ha evidenziato la Coldiretti - solo della punta dell'iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull'asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell'animale con il quale ci si è scontrati". Nel 2018, un incidente grave su 5 provocato dai selvatici è avvenuto di notte ma sono le ore dell'alba e quelle del crepuscolo le più a rischio, con i branchi di cinghiali che si muovono razziando cibo nelle periferie urbane o distruggendo campi e colture, riuscendo a percorrere fino a 40 chilometri alla volta.