Enormi danni agli uliveti, nessuno ne parla

La denuncia del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi

lunedì 5 marzo 2018 22.09
La conta dei danni è di quelle importanti ma pare che nessuno metta in evidenza quanto accaduto nelle campagne andriesi in seguito alle nevicate, gelate e avverse condizioni meteo degli ultimi giorni. In particolare sono ingenti i danni causati sugli ulivi, con seria compromissione addirittura sui livelli quantitativi delle prossime produzioni. Non un'esagerazione ma la constatazione diretta da parte degli aderenti al Comitato Liberi Agricoltori Andriesi i quali hanno effettuato sopralluoghi in agro di Andria(BT), in parecchie contrade monitorando vaste zone dove questi danni sono evidenti. In particolare il gelo conseguente alle nevicate di alcuni giorni fa ha messo a dura prova i secolari ma sensibili alberi d'ulivo; le conseguenze sono state le cadute di foglie, disseccamento delle gemme e distaccamento della corteccia protettiva dai rami. Da parte del Referente C.L.A.A., Natale Zagaria sono state rilasciate le seguenti dichiarazioni: "dopo aver visionato le condizioni degli alberi colpiti dal gelo procederemo con la valutazione economica del danno. Saranno cifre sorprendenti perché la breve durata delle nevicate non deve far credere che nulla sia accaduto quindi noi non restiamo nel silenzio e denunceremo il danno economico subito che influirà sulle prossime produzioni locali. Non bisognerà meravigliarsi fra qualche mese di quello che oggi deve essere detto e che noi stiamo dicendo quindi non si trascuri la delicatezza della situazione, auspicando che non ci siano altre condizioni meteo estreme ad aggravare ulteriormente la condizione delle nostre piantagioni".

Nicola Losito, del Comitato di Direttivo, ha aggiunto: "ora più che mai è necessario dare seguito al famoso ma mai costituito Tavolo di Concertazione Locale. Il comune da anni ha assunto tale impegno ma poi continua solo saltuariamente ad incontrarsi con i soliti noti senza mai coinvolgere la base della rappresentanza e soprattutto non si decide ad avviare tavoli pubblici di discussione dove a parlare ed a relazionare siano i veri produttori che poi sono anche coloro che subiscono i danni e che si sentono esclusi dai tavoli istituzionali. Si continua a credere, sbagliando, che basti da parte del comune qualche minima azione di promozione, neppure visibile, per lavarsi la coscienza ed affermare di voler valorizzare l'oro di Andria. Così non è perchè se è vero che tale promozione, ancorché minimale, può portare qualche minimo vantaggio è anche vero che la base produttiva composta da migliaia di addetti ne resta esclusa e resta in solitudine a piangersi i danni subiti". Da parte del C.L.A.A. quindi l'ennesima denuncia pubblica per svegliare le coscienze e per portare in evidenza problematiche spesso sottaciute ma che per l'economia di una città in fortissima crisi qual è Andria, che ha dimenticato la sua vocazione agricola, è di importanza vitale.