Essere felici è essere abbracciati
Dal XXXIX Meeting per l’ Amicizia tra i Popoli di Rimini
domenica 26 agosto 2018
10.00
Il Meeting 2018 di Rimini che si è concluso ieri, fin dalla scelta del titolo ha scommesso sull'unico fattore che muove davvero la storia in modo positivo e duraturo, la persona. «Attenzione, non contrapponendo la felicità individuale a un mondo cattivo e ostile», spiega la presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri, «ma evidenziando una quantità impressionante di esperienze di realizzazione umana e costruzione sociale, nelle favelas di Salvador de Bahia come nella ricerca sulle cure palliative, nel pensare l'innovazione al di là della sola tecnologia o nel raccontare con occhi nuovi L'infinito di Leopardi». Il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini ha aggiunto «Non c'è formula o algoritmo che tenga per contrastare il declino, occorre puntare sulla persona, dare spazio al racconto di chi diventa imprenditore di se stesso anche nella ricerca del lavoro, favorire il dialogo tra persone di diversa religione, cultura, orientamento politico», come avvenuto con l'Intergruppo per la Sussidiarietà. Per documentare uno sguardo umano, sulla politica mondiale, a riguardo del tema, molto dibattuto in questo periodo, delle migrazioni è intervenuto il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Enzo Moavero, che ha dichiarato : «Sto lavorando in questi giorni, soprattutto per trovare una sintonia con l'Ue sulla questione migratoria, per noi la più importante, ed è fondamentale riuscire a comprendersi per stabilire quel clima di condivisione per una politica europea genuina. Non trovare l'accordo su questo per l'Europa è molto triste» aggiungendo : «I paesi da cui vengono i migranti sono in guerra, l'Europa deve essere protagonista dei processi di pace. Si Chiede ancora il Ministro: «Qual è l'azione europea per la pace nel continente?» Si parlava dei cristiani in Medio Oriente. Ma noi abbiamo un protagonismo europeo nei processi di pace? Ci sono regimi autoritari e dittatoriali da cui fuggono molte persone, poi ci sono migranti economici che lasciano paesi in condizioni difficilissime. L'azione europea è sufficientemente efficace? » Al dibattito è intervenuto il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, e Luís Miguel Poiares Maduro, Global Governance Programme director e professor of Law all'Istituto Universitario Europeo (EUI). Il presidente Antonio Tajani ha affermato in sintonia con Moavero che «certamente l'Europa così com'è non va, è troppo distante dai cittadini, c'è un'assenza della politica e quando c'è questa manca la visione strategica". Ma non è un motivo per abbatterla, perché saremmo un vaso di coccio tra giganti di acciaio: Russia, Stati Uniti, Cina, India» . La prima riforma da fare perciò, per Tajani, è «il ritorno alla politica. Otto giorni di Meeting dimostrano che ciascuno di noi può dare un contributo reale alla vita dell'Italia e della propria comunità locale, non accettando il diffuso pessimismo, ma aiutando ogni persona ad aprire il proprio orizzonte, accogliendo le testimonianze di vita, perché ciascun di noi operi per la costruzione del bene comune. Non a caso l'edizione di quest'anno ha rappresentato il segnale della ripartenza dopo la tragedia di Genova, attraverso la presenza del presidente Toti, del sindaco Bucci, dei parlamentari, ma anche il momento di una riflessione organica su quanto accaduto, con le voci del Porto di Genova, dei terminalisti, di RFI e con i convegni sulle grandi opere e il rapporto fra infrastrutture e mobilità».
Il Meeting 2018 si era aperto con il messaggio di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i quali, ciascuno dalla propria prospettiva, hanno ripreso il titolo della manifestazione. Papa Francesco in particolare ha sottolineato l'assonanza con l'esperienza di San Benedetto da Norcia: «Mentre nuovi popoli premevano sui confini dell'antico Impero», ci ha scritto, «un giovane fece riecheggiare la voce del Salmista: "Chi è l'uomo che vuole la vita e desidera vedere giorni felici?». Il presidente Mattarella dal canto suo ha parlato della necessità dello spirito di pace e amicizia proprio del Meeting: «È dalla consapevolezza che ciascuno, con il suo credo e le sue convinzioni, arricchisce il nostro essere persona», ha scritto il Capo dello Stato, «che nasce la possibilità di rendere davvero umano il mondo».
L'impronta principale al Meeting è stata data dall'intervento inaugurale del nunzio negli Usa Christophe Pierre, quando ha ricordato che "La vera rivoluzione è quella del cuore ".- "Non possiamo costringere nessuno a credere, soprattutto i giovani, perché la fede è una vita nuova che si comunica per grazia, e quindi solo attraverso la testimonianza della nostra vita". – È stato anche il Meeting di Giobbe, l'uomo che non vuole sfuggire alle domande drammatiche della vita, a cui sono stati dedicati la principale mostra e un grande incontro. In pieno accordo con lo spirito e il titolo del Meeting anche "Attraverso il mare del desiderio", rappresentato domenica 19 agosto sulla Piazzetta sull'Acqua al Ponte di Tiberio. «Uno spettacolo che lega il destino del singolo e le forze che muovono il mondo», sottolinea il responsabile degli spettacoli del Meeting Otello Cenci. «Il testo, tratto da Paul Claudel nel 150mo anniversario della nascita, grazie anche alla nuova traduzione è stato rappresentato per la prima volta in Italia, per di più valorizzando il rapporto con Rimini attraverso la spettacolare location del Ponte di Tiberio che ha attirato cinquemila persone».
Quanto alle cifre, la XXXIX Edizione mostra che il Meeting, nella sua formula rinnovata che ha scommesso su aree e spazi tematici, si consolida anche nei numeri. Possiamo, con certezza e commozione, convenire con la giovane scrittrice argentina Veronica Cantero Burroni, nel corso di una testimonianza che ha lasciato il segno sul Meeting di quest'anno, : «Essere felici è essere abbracciati», oppure accogliere la testimonianza di un giovane visitatore che considera Il Meeting un'esperienza, che va vissuto indipendentemente dalla propria appartenenza a qualsiasi pensiero, nazionalità, religione.
Prof. Leonardo Di Nunno
Il Meeting 2018 si era aperto con il messaggio di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i quali, ciascuno dalla propria prospettiva, hanno ripreso il titolo della manifestazione. Papa Francesco in particolare ha sottolineato l'assonanza con l'esperienza di San Benedetto da Norcia: «Mentre nuovi popoli premevano sui confini dell'antico Impero», ci ha scritto, «un giovane fece riecheggiare la voce del Salmista: "Chi è l'uomo che vuole la vita e desidera vedere giorni felici?». Il presidente Mattarella dal canto suo ha parlato della necessità dello spirito di pace e amicizia proprio del Meeting: «È dalla consapevolezza che ciascuno, con il suo credo e le sue convinzioni, arricchisce il nostro essere persona», ha scritto il Capo dello Stato, «che nasce la possibilità di rendere davvero umano il mondo».
L'impronta principale al Meeting è stata data dall'intervento inaugurale del nunzio negli Usa Christophe Pierre, quando ha ricordato che "La vera rivoluzione è quella del cuore ".- "Non possiamo costringere nessuno a credere, soprattutto i giovani, perché la fede è una vita nuova che si comunica per grazia, e quindi solo attraverso la testimonianza della nostra vita". – È stato anche il Meeting di Giobbe, l'uomo che non vuole sfuggire alle domande drammatiche della vita, a cui sono stati dedicati la principale mostra e un grande incontro. In pieno accordo con lo spirito e il titolo del Meeting anche "Attraverso il mare del desiderio", rappresentato domenica 19 agosto sulla Piazzetta sull'Acqua al Ponte di Tiberio. «Uno spettacolo che lega il destino del singolo e le forze che muovono il mondo», sottolinea il responsabile degli spettacoli del Meeting Otello Cenci. «Il testo, tratto da Paul Claudel nel 150mo anniversario della nascita, grazie anche alla nuova traduzione è stato rappresentato per la prima volta in Italia, per di più valorizzando il rapporto con Rimini attraverso la spettacolare location del Ponte di Tiberio che ha attirato cinquemila persone».
Quanto alle cifre, la XXXIX Edizione mostra che il Meeting, nella sua formula rinnovata che ha scommesso su aree e spazi tematici, si consolida anche nei numeri. Possiamo, con certezza e commozione, convenire con la giovane scrittrice argentina Veronica Cantero Burroni, nel corso di una testimonianza che ha lasciato il segno sul Meeting di quest'anno, : «Essere felici è essere abbracciati», oppure accogliere la testimonianza di un giovane visitatore che considera Il Meeting un'esperienza, che va vissuto indipendentemente dalla propria appartenenza a qualsiasi pensiero, nazionalità, religione.
Prof. Leonardo Di Nunno