Fa tappa a Canosa “Tama Kelen – Il viaggio che insegna”
Inaugurazione mostra fotografica
giovedì 30 luglio 2015
9.26
Fa tappa a Canosa "Tama Kelen – Il viaggio che insegna", il cortometraggio diretto dal regista pugliese, Michele Pinto, vincitore di prestigiosi premi, che ha fatto il giro della Puglia, accompagnato dalla mostra di immagini realizzate sul set dell'omonimo progetto dalla fotografa Maria Pansini. Questa sera alle ore 18.30 presso le grotte sotterranee del "Museo dei Vescovi" (in pieno centro cittadino) verrà inaugurata la mostra fotografica e sarà proiettato il cortometraggio. L'iniziativa patrocinata dall'Assessorato all'Immigrazione del Comune di Canosa, è realizzata dall'associazione di promozione sociale "Migrantes", in collaborazione con la Casa Accoglienza "Santa Maria Goretti", l'associazione di volontariato "Salah" e l'Ufficio per le Migrazioni della Diocesi di Andria. La mostra sarà visitabile fino al 5 agosto, tutti i giorni, dalle ore 19.00 alle ore 21.00. L'ingresso è gratuito. All'inaugurazione interverranno, tra gli altri, il sindaco di Canosa, Ernesto La Salvia, l'assessore all'Immigrazione, Maddalena Malcangio, monsignor Felice Bacco, parroco della Cattedrale "San Sabino" di Canosa, Alba Pistillo, presidente dell'associazione Migrantes, don Geremia Acri, direttore della casa accoglienza "Santa Maria Goretti" di Andria e di alcuni attori protagonisti del corto. È previsto l'intervento anche dei sindaci della provincia di Barletta Andria Trani.
"Più che in altre parti del mondo, nelle nostre terre, luogo di incontri e di scambi, si sono intersecate e integrate molteplici forme di pensiero e di civiltà, dove popoli e città si confrontano e si contaminano da secoli – ha dichiarato l'assessore Malcangio - . Per questo è importante che questa manifestazione faccia tappa a Canosa: si tratta di un viaggio al centro della propria esistenza, inteso come avvicinamento ad un nucleo di valori universali, ma anche allontanamento dalle proprie radici". "Tama Kelen" vuole infondere una prospettiva interculturale, aprendo a riflessioni multiprospettiche non solo per i temi trattati (guerra, religione, educazione, amore) ma soprattutto grazie alle potenzialità educative dello strumento cinematografico che lo stesso Pinto utilizza da più di 15 anni per favorire cambiamenti costruttivi all'interno della società. È un viaggio che mira a stimolare la riflessione in ogni singolo spettatore e a sostenere una comunicazione dialogica entrando in relazione "con" e "attraverso" i frammenti di storie racchiuse nelle sequenze filmiche, geograficamente e culturalmente anche molto diverse. Il cortometraggio inoltre essendo completamente sottotitolato in inglese parteciperà ai più importanti festival a livello internazionale.
"E' un onore per la nostra città ospitare la mostra organizzata dalla associazione Migrantes – ha aggiunto monsignor Bacco -, sempre attenta e sensibile nell'accogliere e valorizzare la presenza di coloro che chiedono ospitalità. E' un modo per sensibilizzare la comunità cristiana e civile sulle problematiche che vivono tanti nostri fratelli che chiedono di poter vivere una vita dignitosa".
"Per questa lodevole iniziativa – ha concluso Malcangio – ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla e a portarla qui a Canosa. Ringrazio anche don Felice Bacco che ha concesso gratuitamente la splendida location della diocesi".
Ufficio Stampa Comune Canosa: Francesca Lombardi
"Più che in altre parti del mondo, nelle nostre terre, luogo di incontri e di scambi, si sono intersecate e integrate molteplici forme di pensiero e di civiltà, dove popoli e città si confrontano e si contaminano da secoli – ha dichiarato l'assessore Malcangio - . Per questo è importante che questa manifestazione faccia tappa a Canosa: si tratta di un viaggio al centro della propria esistenza, inteso come avvicinamento ad un nucleo di valori universali, ma anche allontanamento dalle proprie radici". "Tama Kelen" vuole infondere una prospettiva interculturale, aprendo a riflessioni multiprospettiche non solo per i temi trattati (guerra, religione, educazione, amore) ma soprattutto grazie alle potenzialità educative dello strumento cinematografico che lo stesso Pinto utilizza da più di 15 anni per favorire cambiamenti costruttivi all'interno della società. È un viaggio che mira a stimolare la riflessione in ogni singolo spettatore e a sostenere una comunicazione dialogica entrando in relazione "con" e "attraverso" i frammenti di storie racchiuse nelle sequenze filmiche, geograficamente e culturalmente anche molto diverse. Il cortometraggio inoltre essendo completamente sottotitolato in inglese parteciperà ai più importanti festival a livello internazionale.
"E' un onore per la nostra città ospitare la mostra organizzata dalla associazione Migrantes – ha aggiunto monsignor Bacco -, sempre attenta e sensibile nell'accogliere e valorizzare la presenza di coloro che chiedono ospitalità. E' un modo per sensibilizzare la comunità cristiana e civile sulle problematiche che vivono tanti nostri fratelli che chiedono di poter vivere una vita dignitosa".
"Per questa lodevole iniziativa – ha concluso Malcangio – ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla e a portarla qui a Canosa. Ringrazio anche don Felice Bacco che ha concesso gratuitamente la splendida location della diocesi".
Ufficio Stampa Comune Canosa: Francesca Lombardi