Fabrizio Rossi ha vinto il “Premio Cimitile 2024”

Con l’opera “Un anno difficile per il professor Scarlatti”

domenica 16 giugno 2024 17.56
Il professor Fabrizio Rossi ha vinto il "Premio Cimitile 2024 " con l'opera inedita "Un anno difficile per il professor Scarlatti" pubblicata sul territorio nazionale a cura di Guida Editori di Napoli, valutata dal comitato scientifico presieduto da Ermanno Corsi . La cerimonia di premiazione, presentata da Beppe Convertini e Veronica Maya, si è svolta lo scorso 15 giugno presso il Complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile, in provincia di Napoli. La rassegna letteraria nazionale, giunta alla XXIX Edizione è stata organizzata dalla Fondazione Cimitile, presieduta da Felice Napolitano, con il supporto dei soci fondatori: Regione Campania, Città Metropolitana di Napoli, Comune di Cimitile, Associazione Obiettivo III Millennio. Il "Premio Cimitile" ha posto al centro delle sue attività il valore della cultura quale fattore di sviluppo socio – economico dell'area nolana all'interno del sistema Paese, attraverso, anche, la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e archeologico delle Basiliche Paleocristiane presente nel comune di Cimitile e con la sezione dedicata a studi e ricerche in campo archeologico-cristiano a livello internazionale.

Grande soddisfazione da parte del professor Fabrizio Rossi(67 anni) per il "Premio Cimitile" che corona anni di studi e approfondimenti letterari-culturali. Il professore Fabrizio Rossi, docente di sostegno in servizio presso l'IISS "L. Einaudi" di Canosa di Puglia, è particolarmente interessato alla scrittura autobiografica e all'applicazione del metodo Feuerstein. Nel 2018, in collaborazione con Gerardo La Porta, ha pubblicato il saggio breve "I naufraghi. Impressioni di un anno di sostegno didattico", per Erickson Live. Nel 2022, in collaborazione con Gerardo La Porta, ha pubblicato "Due vite in quarantena", per la Casa Editrice "Il filo di Arianna", attraverso una scrittura autobiografica condivisa: un viaggio nella memoria in cui i ricordi e le riflessioni di un insegnante si intrecciano con quelle di un suo ex alunno. Dalla narrazione i due autori fanno emergere i diversi modi di essere che hanno segnato i loro percorsi e le direzioni in cui hanno orientato lo sguardo per cogliere nuovi orizzonti e nuovi progetti. Le storie proposte hanno uno sfondo comune: quello delle esperienze personali all'interno di un tessuto sociale che rischia di perdere coesione e di frantumarsi, trasformando le persone in individui sempre più distanti fra loro e incapaci di comunicare.

Mentre, l'opera vincitrice "Un anno difficile per il professor Scarlatti" focalizza l'attenzione su "Demetrio, insegnante di sostegno, è introverso, diffidente e solitario. La vita lo ha deluso, le scelte professionali lo hanno costretto a compromessi e rinunce che nel tempo hanno plasmato il suo carattere rendendolo arrendevole nei confronti delle criticità che caratterizzano il sistema scolastico." Il romanzo "Un anno difficile per il professor Scarlatti" narra le esperienze che, tra l'estate del 2016 e la primavera del 2018, segnano la sua vita in un contesto opprimente e frustrante. Una serie di eventi drammatici, che si consumano in luoghi in cui la comunità scolastica mostra la sua inconsistenza e la sua debolezza, coinvolgono Demetrio e i suoi alunni in un difficile percorso. Lo scontro con la comunità si inasprisce e raggiunge l'apice quando Demetrio intuisce che l'antagonista potrebbe essere non il singolo individuo, ma un mondo ormai assuefatto all'ipocrisia e alla manipolazione della verità.

Nel corso della serata è stata premiata la professoressa Paola De Santis con la migliore opera edita di archeologia e cultura artistica in età paleocristiana e altomedievale intitolata : "Coemeteria Requirere I. Archeologia e conservazione nel complesso cimiteriale tardoantico di Lamapopoli a Canosa di Puglia: gli ipogei F, G, H (2016-2022)" – Pontificia Commissione di Archeologia Sacra Città del Vaticano 2023. Un'opera incentrata sul complesso catacombale di Lamapopoli di Canosa di Puglia , risalente al IV-VI secolo,che rappresenta uno straordinario esempio della compresenza di storia ed archeologia unite ai notevoli potenziali paesaggistici e naturalistici.
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