Facciolongo, "grande successo dello spettacolo di burlesque" !
Tanto tuonò che ‘non’ piovve. Si sono susseguite considerazioni di ogni tipo, addirittura si è tentata la costituzione
mercoledì 31 luglio 2013
12.27
In una gremita piazza Vittorio Veneto sabato scorso, 27 luglio, si è svolto lo spettacolo di burlesque e dj set "Una noite louca", organizzato dall'associazione di promozione sociale "Nicola Del Muro" e inserito nel cartellone delle manifestazioni dell'Estate canosina 2013, promosso dal Comune di Canosa di Puglia.
Un pubblico molto vario di giovani, bambini e genitori ha goduto prima della illustrazione e dimostrazione pratica di sofisticate acconciature realizzate dall' "Accademia dei parrucchieri" di Trani, dove insegnano e lavorano alcuni cittadini di Canosa. Poi, della musica del dj set, che ha trasmesso tutte le hit del momento. Lo spettacolo è stato intervallato da raffinate esibizioni di ballo e di burlesque. È seguita poi la sfilata di costumi da bagno e abiti da sposa realizzati da aziende locali, indossati da ragazzi canosini, nelle vesti inedite di modelli. Infine, i moderni giocolieri della associazione "Culture Boys" hanno messo in scena "la danza del fuoco". La chiusura dello spettacolo è stata affidata a dj set, con animazioni sul palco realizzate da tutti coloro che si sono esibiti nel corso della serata.
"A proposito dello spettacolo di burlesque è proprio il caso di dire che tanto tuonò che non piovve – ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo - . Infatti, ora, a bocce ferme e dopo alcuni giorni, è possibile trarre un bilancio di un'iniziativa che è stata tanto avversata preventivamente, da lasciare quasi deluso chi si aspettava una sorta di "Sodoma e Gomorra" nostrani, per di più messa colpevolmente in scena nella sacra piazza prospiciente alla Cattedrale, con l'aggravante di svolgersi in prossimità della altrettanto sacra festa patronale.
Si sono susseguite considerazioni di ogni tipo, addirittura si è tentata la costituzione (senza per altro riuscirvi) di un gruppo web mirante all'annullamento della manifestazione; si è addirittura invitato il pubblico a non assistere a tale spettacolo indecoroso. E il tutto sempre prima che la manifestazione si svolgesse e senza prendere minimamente in esame quello che la locandina stessa prometteva: spettacolo di burlesque, dj set e animazione di un gruppo di modelli. E il tutto, lo dico per chiarezza e per prevenire ogni altra possibile obiezione, era già ampiamente programmato in tali termini, e niente affatto edulcorato o contenuto in corso d'opera dagli organizzatori. L'iniziativa ha così riscosso molto successo tra il pubblico presente.
Ora, questo è quanto accaduto, al netto del gusto estetico nei confronti di una locandina che poteva anche non piacere, ma che illustrava in maniera chiara ciò che sarebbe andato in scena; se vogliamo, anche al netto di foto al limite del pornografico, diffuse su siti web e su quotidiani, sulla cui correttezza vi sarebbe molto da dire. Ora che lo spettacolo si è svolto, si può davvero dire che chi ne ha scritto come minimo ha commesso una gaffe, aggravata dal fatto di aver trasmesso una immagine poco decorosa della Città: elemento gravissimo soprattutto alla luce del fatto che a farlo sono stati anche dei consiglieri comunali, che invece dovrebbero avere a cuore proprio l'immagine di Canosa, al dì la di ogni appartenenza e sterile contrapposizione politica. Il risultato è andato al dì la delle aspettative di oppositori e degli stessi organizzatori: piazza piena di gente incuriosita e spettacolo gradevole e variegato. Forse nella foga della contrapposizione politica chi ha scritto in precedenza ha dimenticato che il burlesque non è esattamente il "bunga bunga" di recente memoria, ma un'arte raffinata risalente addirittura agli anni Venti del Novecento, con una forte carica ironica. Chi ha scritto prima ancora che lo spettacolo si svolgesse, ha dimenticato forse che l'animazione con modelli è ormai quasi un brand di diverse manifestazioni, serate in discoteca e locali pubblici. Parliamo di "dimenticanza" per non pensare peggio: anche se forse si dovrebbe parlare di ignoranza, nel senso latino di "non conoscenza". Tuttavia se questo poi deve comportare tutto ciò che in realtà ha comportato a livello informativo nei giorni scorsi, sorge spontaneo invitare i solerti censori dell'attività amministrativa locale ad un minimo di informazione in più, oltre che di correttezza. In alcuni casi - ha concluso l'assessore Facciolongo - , riconoscere di essersi sbagliati o di aver mal interpretato le intenzioni degli organizzatori di una serata in piazza, sarebbe da signori!".
ufficio stampa
Francesca Lombardi
Un pubblico molto vario di giovani, bambini e genitori ha goduto prima della illustrazione e dimostrazione pratica di sofisticate acconciature realizzate dall' "Accademia dei parrucchieri" di Trani, dove insegnano e lavorano alcuni cittadini di Canosa. Poi, della musica del dj set, che ha trasmesso tutte le hit del momento. Lo spettacolo è stato intervallato da raffinate esibizioni di ballo e di burlesque. È seguita poi la sfilata di costumi da bagno e abiti da sposa realizzati da aziende locali, indossati da ragazzi canosini, nelle vesti inedite di modelli. Infine, i moderni giocolieri della associazione "Culture Boys" hanno messo in scena "la danza del fuoco". La chiusura dello spettacolo è stata affidata a dj set, con animazioni sul palco realizzate da tutti coloro che si sono esibiti nel corso della serata.
"A proposito dello spettacolo di burlesque è proprio il caso di dire che tanto tuonò che non piovve – ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Sabino Facciolongo - . Infatti, ora, a bocce ferme e dopo alcuni giorni, è possibile trarre un bilancio di un'iniziativa che è stata tanto avversata preventivamente, da lasciare quasi deluso chi si aspettava una sorta di "Sodoma e Gomorra" nostrani, per di più messa colpevolmente in scena nella sacra piazza prospiciente alla Cattedrale, con l'aggravante di svolgersi in prossimità della altrettanto sacra festa patronale.
Si sono susseguite considerazioni di ogni tipo, addirittura si è tentata la costituzione (senza per altro riuscirvi) di un gruppo web mirante all'annullamento della manifestazione; si è addirittura invitato il pubblico a non assistere a tale spettacolo indecoroso. E il tutto sempre prima che la manifestazione si svolgesse e senza prendere minimamente in esame quello che la locandina stessa prometteva: spettacolo di burlesque, dj set e animazione di un gruppo di modelli. E il tutto, lo dico per chiarezza e per prevenire ogni altra possibile obiezione, era già ampiamente programmato in tali termini, e niente affatto edulcorato o contenuto in corso d'opera dagli organizzatori. L'iniziativa ha così riscosso molto successo tra il pubblico presente.
Ora, questo è quanto accaduto, al netto del gusto estetico nei confronti di una locandina che poteva anche non piacere, ma che illustrava in maniera chiara ciò che sarebbe andato in scena; se vogliamo, anche al netto di foto al limite del pornografico, diffuse su siti web e su quotidiani, sulla cui correttezza vi sarebbe molto da dire. Ora che lo spettacolo si è svolto, si può davvero dire che chi ne ha scritto come minimo ha commesso una gaffe, aggravata dal fatto di aver trasmesso una immagine poco decorosa della Città: elemento gravissimo soprattutto alla luce del fatto che a farlo sono stati anche dei consiglieri comunali, che invece dovrebbero avere a cuore proprio l'immagine di Canosa, al dì la di ogni appartenenza e sterile contrapposizione politica. Il risultato è andato al dì la delle aspettative di oppositori e degli stessi organizzatori: piazza piena di gente incuriosita e spettacolo gradevole e variegato. Forse nella foga della contrapposizione politica chi ha scritto in precedenza ha dimenticato che il burlesque non è esattamente il "bunga bunga" di recente memoria, ma un'arte raffinata risalente addirittura agli anni Venti del Novecento, con una forte carica ironica. Chi ha scritto prima ancora che lo spettacolo si svolgesse, ha dimenticato forse che l'animazione con modelli è ormai quasi un brand di diverse manifestazioni, serate in discoteca e locali pubblici. Parliamo di "dimenticanza" per non pensare peggio: anche se forse si dovrebbe parlare di ignoranza, nel senso latino di "non conoscenza". Tuttavia se questo poi deve comportare tutto ciò che in realtà ha comportato a livello informativo nei giorni scorsi, sorge spontaneo invitare i solerti censori dell'attività amministrativa locale ad un minimo di informazione in più, oltre che di correttezza. In alcuni casi - ha concluso l'assessore Facciolongo - , riconoscere di essersi sbagliati o di aver mal interpretato le intenzioni degli organizzatori di una serata in piazza, sarebbe da signori!".
ufficio stampa
Francesca Lombardi