Famiglia e Lavoro: conciliamo?
Negro presenta il progetto “Weavv” per avvocati-genitori
sabato 1 luglio 2017
14.55
A Lecce, ieri mattina l'assessore regionale al Welfare Salvatore Negro ha presentato "WeAvv", un progetto di solidarietà destinato agli avvocati più giovani, per aiutare i genitori nella conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Il workshop di presentazione, dal titolo "Famiglia e Lavoro: conciliamo?", si è svolto nello storico Palazzo De Pietro in via Umberto I, sede dell'Ordine degli Avvocati di Lecce, alla presenza dei Consiglieri dell'Ordine e del presidente Avv. Roberta Altavilla. Il dibattito è stato moderato dalla giornalista Elisa Forte, presidente dell'Associazione "Città dei bimbi" che ha ideato e curato il logo di "WeAvv". Il progetto, candidato a diventare una best practice nazionale nell'ambito del welfare dei professionisti, giunge in un momento di grande difficoltà per questa categoria di professionisti considerato che rispetto al 2010 il reddito degli avvocati pugliesi ha subito un brusco calo del 26%. L'iniziativa è partita dall'Ordine degli Avvocati di Bari che, con la collaborazione e la partecipazione degli Ordini circondariali di Lecce, Brindisi, Taranto, Trani e Foggia, ha avuto accesso a 824.250 euro del "Fondo Pubblico – Privato per il sostegno ai genitori" stanziato dall'assessorato al Welfare della Regione Puglia. "Tra le priorità di questo governo regionale c'è sicuramente il sostegno alla genitorialità", ha sottolineato l'assessore Salvatore Negro. "Tutelare la condizione di genitore vuol dire sostenere i bisogni reali dei liberi professionisti, soprattutto in questo momento storico di grande difficoltà economica. La scarna regolamentazione dell'ente di previdenza in materia di conciliazione vita - lavoro e sostegno alla paternità e alla maternità, ci ha spinto ad elaborare questa nuova misura in grado di sostenere l'arrivo dei figli e al contempo di innescare processi virtuosi di regolarità nelle assunzioni per lavoro domestico e di cura familiare".
Potranno presentare domanda di accesso al Fondo gli Avvocati iscritti a uno dei sei Ordini forensi pugliesi e i praticanti abilitati, donne e uomini, con un reddito ISEE del nucleo familiare non superiore a 40.000 euro, che abbiano almeno un figlio. L'iniziativa offre sostegno alla funzione genitoriale e alla conciliazione dei tempi 'vita-lavoro' ed è rivolta a coloro che svolgono la professione forense, un tempo ritenuta tra quelle economicamente privilegiate, ma che oggi sta vivendo un momento di difficoltà, sia a livello nazionale che regionale: a fronte di un reddito medio nell'anno 2015 degli avvocati italiani di 38.385 euro il (19% in meno rispetto al 2010), quello dei professionisti pugliesi si è attestato nello stesso anno a 22.178 euro, in riduzione del 26% rispetto al 2010, allorché lo stesso era di € 30.160. Notevole in Puglia anche il gap 'di genere', laddove le avvocate nel 2015 hanno conseguito mediamente un reddito di appena 13.234 euro, ovvero meno della metà dei loro colleghi uomini (29.298 euro). Sarà il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari in sinergia con una commissione di controllo, costituita dai rappresentanti di tutti gli Ordini Forensi della Puglia (scelti tra presidenti dei Comitati Pari Opportunità e Consiglieri dell'Ordine) a occuparsi della gestione del fondo, valutando le richieste di contributo provenienti dagli iscritti agli Ordini, anche attraverso l'innovativa App 'WeAvv': dalle spese per l'accudimento dei minori (prestazioni di cura, baby sitter e colf) a quelle di trasporto e mensa, collegati alle attività scolastiche, a spese formative, sportive e ludiche, lezioni di ripetizione, recupero e sostegno scolastico (compreso l'acquisto di testi). In funzione della tipologia della spesa potranno essere erogati fino a 1.200 euro all'anno. 'WeAvv' prevede anche l'erogazione di contributi una tantum quale sostegno al reddito per maternità o paternità per gli iscritti ai sei Ordini ed ai praticanti abilitati di entrambi i generi.
Potranno presentare domanda di accesso al Fondo gli Avvocati iscritti a uno dei sei Ordini forensi pugliesi e i praticanti abilitati, donne e uomini, con un reddito ISEE del nucleo familiare non superiore a 40.000 euro, che abbiano almeno un figlio. L'iniziativa offre sostegno alla funzione genitoriale e alla conciliazione dei tempi 'vita-lavoro' ed è rivolta a coloro che svolgono la professione forense, un tempo ritenuta tra quelle economicamente privilegiate, ma che oggi sta vivendo un momento di difficoltà, sia a livello nazionale che regionale: a fronte di un reddito medio nell'anno 2015 degli avvocati italiani di 38.385 euro il (19% in meno rispetto al 2010), quello dei professionisti pugliesi si è attestato nello stesso anno a 22.178 euro, in riduzione del 26% rispetto al 2010, allorché lo stesso era di € 30.160. Notevole in Puglia anche il gap 'di genere', laddove le avvocate nel 2015 hanno conseguito mediamente un reddito di appena 13.234 euro, ovvero meno della metà dei loro colleghi uomini (29.298 euro). Sarà il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Bari in sinergia con una commissione di controllo, costituita dai rappresentanti di tutti gli Ordini Forensi della Puglia (scelti tra presidenti dei Comitati Pari Opportunità e Consiglieri dell'Ordine) a occuparsi della gestione del fondo, valutando le richieste di contributo provenienti dagli iscritti agli Ordini, anche attraverso l'innovativa App 'WeAvv': dalle spese per l'accudimento dei minori (prestazioni di cura, baby sitter e colf) a quelle di trasporto e mensa, collegati alle attività scolastiche, a spese formative, sportive e ludiche, lezioni di ripetizione, recupero e sostegno scolastico (compreso l'acquisto di testi). In funzione della tipologia della spesa potranno essere erogati fino a 1.200 euro all'anno. 'WeAvv' prevede anche l'erogazione di contributi una tantum quale sostegno al reddito per maternità o paternità per gli iscritti ai sei Ordini ed ai praticanti abilitati di entrambi i generi.