Federfarma Bat: «Disponibili a riprendere il servizio Cup, se ci sarà una proposta chiara»
I farmacisti chiedono alla Asl di assumere una decisione
giovedì 20 marzo 2014
15.12
Prosegue la vicenda della sospensione del servizio Cup nelle farmacie dell'intero territorio provinciale. Torna oggi ad intervenire sul tema Federfarma, chiedendo alla Asl Bt risposte definitive. «Insieme alle Segreterie comunali Cgil, Cisl e Uil, e con le leghe dei pensionati di Andria, Spi Cgil e Fnp Cisl, i rappresentanti delle farmacie sono stati ricevuti il 12 marzo 2014 dal Direttore Generale della ASL BT. Durante l'incontro il Direttore Generale ha affermato di esser in condizione di remunerare il servizio CUP a medici, tabaccai, poste, ecc. ecc. ma di essere assolutamente impossibilitato a farlo con le farmacie, a meno che non venga autorizzato dalla Regione».
«In quella sede le farmacie hanno confermato di essere disponibili a riprendere il servizio di prenotazione, che hanno offerto gratuitamente per dieci anni ai loro concittadini, non appena verrà fatta una proposta. concreta chiara ed adeguata. Per sbloccare la situazione i rappresentanti delle Segreterie comunali Cgil, Cisl e Uil, le leghe dei pensionati di Andria, Spi Cgil e Fnp Cisl, hanno presentato al Direttore Generale una loro proposta di soluzione tendente a non escludere le farmacie, cui riconoscevano la competenza e presenza capillare sul territorio provinciale. Al termine dell'incontro il Direttore Generale ha promesso di riconvocare tutti i presenti, valutando la proposta dei sindacati e sollecitando inoltre la risposta da parte della Regione».
«Dalla stampa apprendiamo che il Direttore Generale ha convocato i sindacati della funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil di Andria e Barletta e l'unione comunale Cisl Andria ai quali ha dichiarato che sarebbe la Federfarma Provinciale a non essere disponibile a trovare alternative, creando un disagio ai cittadini, disagio che è imputabile soltanto alla ASL che ha chiuso sportelli CUP venendo così meno al suo compito e dovere di garantire a tutti e nelle migliori condizioni l'effettuazione delle prenotazioni».
«I medici di medicina generale si dichiarano disponibili ad effettuare nei loro ambulatori le prenotazioni e notiamo che giustamente si preoccupano del personale che verrebbe distratto dalle sue normali attività o del medico che dovrebbe trattenersi nell'ambulatorio con tempi aggiuntivi rispetto all'attività clinica».
Ribadiamo che per dieci anni abbiamo svolto gratuitamente il servizio di prenotazione fino a quando da una fase di supporto agli sportelli CUP le farmacie sono passate ad una fase di supplenza dovuta alla chiusura di sportelli CUP della ASL. Il personale della farmacia o il farmacista stesso deve impiegare molta parte del suo tempo alle prenotazioni invece che alla sua funzione di dispensazione del farmaco e di consiglio».
«Non ci stancheremo mai di confermare - concludono - che siamo immediatamente disponibili a riprendere il servizio di prenotazione, offerto gratuitamente per dieci anni solo per attenzione riservata ai nostri concittadini, non appena verrà fatta una proposta concreta chiara ed adeguata».