Filati Reali. Abiti e arredi dalla Cattedrale borbonica di Canosa
Una nuova mostra con partner importanti
lunedì 27 luglio 2020
17.33
La Basilica Cattedrale di San Sabino e il Museo dei Vescovi a Canosa di Puglia si preparano ad inaugurare una delle mostre più affascinanti sino ad ora curate, avente come oggetto la preziosità delle stoffe settecentesche ed ottocentesche dei vari corredi liturgici, presenti nel tesoro della Basilica. Un progetto molto voluto e sentito da Mons. Felice Bacco e da Don Nicola Caputo, parroco e vice parroco della Cattedrale, da sempre al corrente della quantità e splendore di questi tessuti preziosi, conservati e datati dal XVI al XIX secolo. La mostra ha come titolo "Filati Reali. Abiti e arredo dalla Cattedrale borbonica di Canosa", rivelando il margine cronologico di riferimento, ossia l'epoca del Regno delle Due Sicilie e in maniera specifica da Ferdinando IV di Borbone alla fine del Regno con l'Unità d'Italia. Il motivo di tale scelta è molto semplice; la Basilica Cattedrale di San Sabino, già Cappella Palatina dei Normanni fu possesso diretto dei Re di Napoli. Durante questo periodo si avvicendarono al governo della Chiesa di Canosa personaggi di grande spessore storico e culturale, che vissero alba e tramonto del Regno di Napoli, con un breve periodo francese, sino a quando la Basilica di San Sabino da sede della Diocesi Primaziale di Puglia fu accorpata alla Diocesi di Andria. Uno di questi fu Domenico Forges Davanzati, Primo Ministro della Repubblica Partenopea, Consigliere a latere del Re e Ambasciatore del Re di Napoli.
"Una mostra che abbiamo fortemente sentito e voluto. Sono centinaia le stoffe e gli abiti storici conservati e grazie a questo allestimento e al lavoro che ne seguirà, sarà possibile prendere contezza di questo ulteriore patrimonio" dichiara Mons. Bacco. La mostra è curata dalla Coop. OmniArte.it-Servizi per la Cultura, gestori del Museo dei Vescovi e già impegnata in una vasta operazione di inventariazione di questi beni. "Questa mostra è una vera e propria occasione culturale. La scelta degli abiti esposti è puramente simbolica. Tutti i beni ormai sono presenti nel Museo, dove avevamo già esposto alcune preziose opere appartenute a o donate dai Borbone di Napoli. Un patrimonio di sete ed argenti realizzate dalle migliori maestranze della Real Fabbrica di San Leucio e dei migliori argentieri del tempo. Canosa si rivela come culla e scrigno di Capolavori, che ormai si presentano come una vera alternativa alla sola archeologia" riferiscono Sandro Sardella e Michela Cianti, curatori della mostra.
I patrocini sono tra i più autorevoli ed importanti: dalla Real Casa di Borbone Due Sicilie, con autorizzazione del Duca di Castro Carlo di Borbone, al Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio, al Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, all'ANCE Bari e Bat, alla Confindustria Bari e BAT nella persona di Sergio Fontana. Grande è stato l'apprezzamento della Real Casa di Borbone che ha scritto una lettera rivelando grande apprezzamento per l'evento che rientra nel Cartellone Ufficiale dell'Estate Canosina 2020, promosso dal Comune di Canosa di Puglia. La mostra non vede solamente abiti. Le antiche cappelle patrizie della Cattedrale sono stati arredate fastosamente con gli arredi dell'epoca ed impreziositi da una statua di pregevole manifattura e dall'antico paliotto donato dall'Intendenza Comunale di Canosa con il sostegno del re di Napoli Ferdinando II nel 1845. Una vera e propria pagina di storia inedita che sarà inaugurata il 31 luglio alle 20.30 presso la Cattedrale di San Sabino alla presenza di numerosi ospiti.
"Una mostra che abbiamo fortemente sentito e voluto. Sono centinaia le stoffe e gli abiti storici conservati e grazie a questo allestimento e al lavoro che ne seguirà, sarà possibile prendere contezza di questo ulteriore patrimonio" dichiara Mons. Bacco. La mostra è curata dalla Coop. OmniArte.it-Servizi per la Cultura, gestori del Museo dei Vescovi e già impegnata in una vasta operazione di inventariazione di questi beni. "Questa mostra è una vera e propria occasione culturale. La scelta degli abiti esposti è puramente simbolica. Tutti i beni ormai sono presenti nel Museo, dove avevamo già esposto alcune preziose opere appartenute a o donate dai Borbone di Napoli. Un patrimonio di sete ed argenti realizzate dalle migliori maestranze della Real Fabbrica di San Leucio e dei migliori argentieri del tempo. Canosa si rivela come culla e scrigno di Capolavori, che ormai si presentano come una vera alternativa alla sola archeologia" riferiscono Sandro Sardella e Michela Cianti, curatori della mostra.
I patrocini sono tra i più autorevoli ed importanti: dalla Real Casa di Borbone Due Sicilie, con autorizzazione del Duca di Castro Carlo di Borbone, al Sacro Ordine Militare Costantiniano di S. Giorgio, al Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, all'ANCE Bari e Bat, alla Confindustria Bari e BAT nella persona di Sergio Fontana. Grande è stato l'apprezzamento della Real Casa di Borbone che ha scritto una lettera rivelando grande apprezzamento per l'evento che rientra nel Cartellone Ufficiale dell'Estate Canosina 2020, promosso dal Comune di Canosa di Puglia. La mostra non vede solamente abiti. Le antiche cappelle patrizie della Cattedrale sono stati arredate fastosamente con gli arredi dell'epoca ed impreziositi da una statua di pregevole manifattura e dall'antico paliotto donato dall'Intendenza Comunale di Canosa con il sostegno del re di Napoli Ferdinando II nel 1845. Una vera e propria pagina di storia inedita che sarà inaugurata il 31 luglio alle 20.30 presso la Cattedrale di San Sabino alla presenza di numerosi ospiti.