Focus sul Deposito Unico Nazionale dei Rifiuti Radioattivi
Il Rotary Club Canosa ha organizzato una conferenza via webinar
sabato 13 febbraio 2021
23.44
Il 12 febbraio scorso, il Rotary Club di Canosa ha organizzato una webinar sul tema del Deposito Unico Nazionale dei Rifiuti Radioattivi: una struttura di superficie che sorgerà sul territorio italiano e sarà destinata allo smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi a bassa e media attività e allo stoccaggio provvisorio di lunga durata (al massimo cinquanta anni) dei rifiuti radioattivi ad alta attività e del combustibile irraggiato. Definito nel Decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, il deposito nazionale consentirà la sistemazione accentrata e in sicurezza dei rifiuti radioattivi prodotti in Italia, derivanti da attività di vario tipo: industriali, di ricerca, medico-sanitarie, e dall'esercizio e dal decommissioning di impianti nucleari. Sul medesimo sito del Deposito nazionale sorgerà un Parco tecnologico nel quale saranno effettuate attività di ricerca, anche attraverso collaborazioni internazionali, sulle nuove metodologie di gestione dei rifiuti radioattivi, nel campo del decommissioning e su tecnologie di interesse per il territorio che ospiterà il sito.
Il Rotary Club di Canosa da sempre è sensibile alle tematiche ambientali, non poteva tirarsi indietro su una problematica inerente a territori vicini a quello del Club che ha tenuto l'incontro. Percorrendo una lunga strada si è visto come, nonostante l'Italia non abbia voluto più centrali nucleari sul proprio territorio - esprimendosi soprattutto tramite il referendum del 1987, successivo ai fatti di Chernobyl -, rifiuti e scorie non si smaltiscono così in fretta. Anzi, materiale radioattivo viene continuamente sfruttato (anche negli ospedali; si pensi alle radiografie) per dover essere poi stoccato. Infatti, nel pieno della Murgia, tra Puglia e Basilicata, è stato individuato uno dei potenziali siti utili a "seppellire" questi elementi – senza esagerazione alcuna – per i secoli a venire. A descrivere perplessità, dubbi, criticità e paventate garanzie ci hanno pensato, nell'ordine e supportati da documenti, ricerche e dossier, Cosimo Forina (scrittore e "giornalista di provincia", già sensibile riguardo alle questioni ambientali), Andrea Minutolo (responsabile scientifico nazionale di Legambiente) e Francesco Tarantini (Presidente del Parco dell'Alta Murgia).
Una corposa platea (seppur virtuale) ha assistito ad un dibattito divulgativo al tempo stesso tecnico e lineare (moderato dal presidente di Club, Marco Tullio Milanese), mostrando interesse e rendendosi attivamente partecipe. Infatti, oltre ad essere presenti i presidenti Rotary dei restanti Club del Raggruppamento (RC Andria Castelli Svevi, RC Barletta, RC Trani, RC Valle dell'Ofanto), hanno seguito l'evento anche membri di associazioni del territorio (come le sezioni Legambiente, Italia Nostra, AGESCI di Canosa o la Pro Loco di Spinazzola), liberi cittadini e rappresentanti di altri comuni interessati.
Il Rotary Club di Canosa da sempre è sensibile alle tematiche ambientali, non poteva tirarsi indietro su una problematica inerente a territori vicini a quello del Club che ha tenuto l'incontro. Percorrendo una lunga strada si è visto come, nonostante l'Italia non abbia voluto più centrali nucleari sul proprio territorio - esprimendosi soprattutto tramite il referendum del 1987, successivo ai fatti di Chernobyl -, rifiuti e scorie non si smaltiscono così in fretta. Anzi, materiale radioattivo viene continuamente sfruttato (anche negli ospedali; si pensi alle radiografie) per dover essere poi stoccato. Infatti, nel pieno della Murgia, tra Puglia e Basilicata, è stato individuato uno dei potenziali siti utili a "seppellire" questi elementi – senza esagerazione alcuna – per i secoli a venire. A descrivere perplessità, dubbi, criticità e paventate garanzie ci hanno pensato, nell'ordine e supportati da documenti, ricerche e dossier, Cosimo Forina (scrittore e "giornalista di provincia", già sensibile riguardo alle questioni ambientali), Andrea Minutolo (responsabile scientifico nazionale di Legambiente) e Francesco Tarantini (Presidente del Parco dell'Alta Murgia).
Una corposa platea (seppur virtuale) ha assistito ad un dibattito divulgativo al tempo stesso tecnico e lineare (moderato dal presidente di Club, Marco Tullio Milanese), mostrando interesse e rendendosi attivamente partecipe. Infatti, oltre ad essere presenti i presidenti Rotary dei restanti Club del Raggruppamento (RC Andria Castelli Svevi, RC Barletta, RC Trani, RC Valle dell'Ofanto), hanno seguito l'evento anche membri di associazioni del territorio (come le sezioni Legambiente, Italia Nostra, AGESCI di Canosa o la Pro Loco di Spinazzola), liberi cittadini e rappresentanti di altri comuni interessati.