Focus sulla straordinarietà della situazione criminale del territorio della BAT
A Canosa, un convegno a cura dell'ANCRI BAT Canusium
venerdì 15 ottobre 2021
16.53
Interesse e massima attenzione su quanto affrontato nel corso del convegno sul tema "Analisi criminale del territorio BAT" che si è svolto stamani a Canosa di Puglia presso Lo Smeraldo Ricevimenti- Sala Palladio a cura dell''Associazione Nazionale Insigniti dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana – Sezione Territoriale BAT Canusium 'Cav. Francesco Acquaviva' Un parterre di relatori eccellente che ha animato il convegno : Dottor Renato Nitti - Procuratore della Repubblica Trani; Dottor Francesco Giannella – Procuratore Aggiunto Tribunale Bari; Dottoressa Rachele Grandolfo – Vice Prefetto BAT; Dottor Aldo Masciopinto – Vice Questore Barletta Andria Trani; Colonnello Mercurino Mattiace –Comandante Provinciale Guardia di Finanza BAT; Capitano Paolo Milici. Comandante Nucleo Investigativo Provinciale BAT dell'Arma dei Carabinieri; i moderatori, dottor Gianpaolo Balsamo e dottor Aldo Losito, giornalisti de "La Gazzetta del Mezzogiorno". L'inno di Mameli ed un video sull'analisi criminale del territorio BAT, realizzato dal giornalista Paolo Pinnelli hanno aperto i lavori cui hanno fatto seguito i saluti istituzionali del Sindaco di Canosa, Roberto Morra; del senatore della Repubblica Dario Damiani; del Consigliere Regionale, Francesco Ventola; del Presidente Provincia BAT, Bernardo Lodispoto; del Presidente Confindustria Puglia, Sergio Fontana; del Direttore Comunicazioni Sociali della Diocesi di Andria, Mons. Felice Bacco e del presidente dell'ANCRI BAT Canusium, Cav. Cosimo Sciannamea per gli onori di casa:"""Questo evento è riconducibile ad un progetto ideato nei singoli valori ben descritti nella Costituzione Italiana; vuol essere un contributo di noi Insigniti a tenere sempre alta la tensione sui valori primari. Bisogna essere testimoni di coraggio, evitare che qualcuno nel nostro sconforto possa fare di noi delle persone inutili alla Società, denigrando quel mondo meraviglioso che ci appartiene""".
Focus sulla straordinarietà della situazione criminale del territorio della Provincia Barletta Andria Trani che è in assoluto la prima tra centosette province italiane per furti di auto, per le rapine in abitazione(reato predatorio che più di ogni altro alimenta nel cittadino la percezione della insicurezza e della vulnerabilità) ed è sempre tra le prime dieci su centosette per quanto riguarda le estorsioni. "Questo territorio ha un indice di infiltrazione criminale superiore a quasi tutte le province siciliane: è sempre tra le prime dieci province in Italia." A dirlo è un rapporto nato dalla azione sinergica della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l'Eurispes. Una Provincia Depredata, quindi, fortemente esposta alla infiltrazione criminale. "Eppure, questo territorio nell'agenda nazionale delle emergenze criminali semplicemente non esiste." In questo territorio agiscono Mafie diverse, attratte peraltro da un tessuto economico potenzialmente vivace. La presenza di più autonome associazioni mafiose autoctone operative nel territorio di Trani, di Barletta e di Andria negli ultimi trent'anni è attestata da plurime sentenze definitive di condanna per associazione di stampo mafioso, sentenze che sono anche il risultato dell'impegno investigativo della D.D.A. di Bari nel corso degli anni. Inoltre il carattere mafioso di innumerevoli omicidi, fatti estorsivi, reati di armi, reati contro la persona o il patrimonio, traffico di stupefacenti è stato già statuito molteplici volte da sentenze definitive. Altre sentenze attestano che le mafie baresi allungano i propri tentacoli sul territorio di Molfetta, Trani, Terlizzi ed altri comuni. I rapporti con la criminalità foggiana, sanseverese e cerignolana risultano parimenti da indagini e sentenze. Basterebbero queste circostanze per elevare il grido di allarme che già da tempo ha interessato il capoluogo di regione, ove la criminalità è contrastata costantemente dalla azione incessante della Squadra Mobile, del Nucleo Investigativo e del ROS dei Carabinieri così come del GICO di Bari. Un'analoga azione per forza di cose non ha mai potuto esprimersi con la medesima estensione e intensità nel territorio della BAT, che, pur essendo provincia, non può contare su analoghi propri servizi di polizia giudiziaria, ma deve avvalersi della meritoria disponibilità di quelli del capoluogo già straordinariamente impegnati .Il 27 luglio 2021 sono stati inaugurati altri tre presidi di legalità dopo 17 anni dall'istituzione della Provincia BAT : ad Andria; la Questura; a Trani, il Comando Provinciale dei Carabinieri ed a Barletta, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza .«Lo Stato c'è in questa provincia, e la giornata di oggi ne è la prova. È un grande momento di affermazione dei diritti, perché dico sempre che la sicurezza è collegata al diritto di ognuno di noi di essere liberi sul territorio e le forze di sicurezza garantiscono la nostra libertà» Dichiarò il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenuta alla cerimonia del taglio dei nastri alla presenza delle autorità e dei vertici delle forze dell'ordine.
Mentre, nell'ultimo rapporto semestrale del crimine in Italia, la Direzione Investigativa Antimafia, ha evidenziato che nel secondo semestre del 2020 il perdurare dell'emergenza sanitaria da COVID-19 ha accentuato le conseguenze negative sul sistema sociale ed economico italiano originate dalle severe misure rese necessarie per contenere l'espandersi del contagio. Delle difficoltà finanziarie dei cittadini e delle imprese potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre più orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale. «La legalità comincia dalla corresponsabilità occorre esserci ma anche crederci». Il monito lanciato dal Procuratore della Repubblica Trani Renato Nitti nel corso del convegno dove, hanno presenziato, tra gli altri diversi sindaci dei dieci comuni della Provincia Barletta Andria, e gli studenti "Sentinelle di legalità" dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa, accompagnati dai docenti Tina Ventola e Di Stasi Angela Rosa che hanno formulato delle domande ai relatori sul tema affrontato con l'auspicio di percorrere una strada di legalità attraverso una sinergia e collaborazione tra i rappresentanti delle istituzioni ed i cittadini .
Foto a cura di Savino Mazzarella
Focus sulla straordinarietà della situazione criminale del territorio della Provincia Barletta Andria Trani che è in assoluto la prima tra centosette province italiane per furti di auto, per le rapine in abitazione(reato predatorio che più di ogni altro alimenta nel cittadino la percezione della insicurezza e della vulnerabilità) ed è sempre tra le prime dieci su centosette per quanto riguarda le estorsioni. "Questo territorio ha un indice di infiltrazione criminale superiore a quasi tutte le province siciliane: è sempre tra le prime dieci province in Italia." A dirlo è un rapporto nato dalla azione sinergica della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e l'Eurispes. Una Provincia Depredata, quindi, fortemente esposta alla infiltrazione criminale. "Eppure, questo territorio nell'agenda nazionale delle emergenze criminali semplicemente non esiste." In questo territorio agiscono Mafie diverse, attratte peraltro da un tessuto economico potenzialmente vivace. La presenza di più autonome associazioni mafiose autoctone operative nel territorio di Trani, di Barletta e di Andria negli ultimi trent'anni è attestata da plurime sentenze definitive di condanna per associazione di stampo mafioso, sentenze che sono anche il risultato dell'impegno investigativo della D.D.A. di Bari nel corso degli anni. Inoltre il carattere mafioso di innumerevoli omicidi, fatti estorsivi, reati di armi, reati contro la persona o il patrimonio, traffico di stupefacenti è stato già statuito molteplici volte da sentenze definitive. Altre sentenze attestano che le mafie baresi allungano i propri tentacoli sul territorio di Molfetta, Trani, Terlizzi ed altri comuni. I rapporti con la criminalità foggiana, sanseverese e cerignolana risultano parimenti da indagini e sentenze. Basterebbero queste circostanze per elevare il grido di allarme che già da tempo ha interessato il capoluogo di regione, ove la criminalità è contrastata costantemente dalla azione incessante della Squadra Mobile, del Nucleo Investigativo e del ROS dei Carabinieri così come del GICO di Bari. Un'analoga azione per forza di cose non ha mai potuto esprimersi con la medesima estensione e intensità nel territorio della BAT, che, pur essendo provincia, non può contare su analoghi propri servizi di polizia giudiziaria, ma deve avvalersi della meritoria disponibilità di quelli del capoluogo già straordinariamente impegnati .Il 27 luglio 2021 sono stati inaugurati altri tre presidi di legalità dopo 17 anni dall'istituzione della Provincia BAT : ad Andria; la Questura; a Trani, il Comando Provinciale dei Carabinieri ed a Barletta, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza .«Lo Stato c'è in questa provincia, e la giornata di oggi ne è la prova. È un grande momento di affermazione dei diritti, perché dico sempre che la sicurezza è collegata al diritto di ognuno di noi di essere liberi sul territorio e le forze di sicurezza garantiscono la nostra libertà» Dichiarò il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese intervenuta alla cerimonia del taglio dei nastri alla presenza delle autorità e dei vertici delle forze dell'ordine.
Mentre, nell'ultimo rapporto semestrale del crimine in Italia, la Direzione Investigativa Antimafia, ha evidenziato che nel secondo semestre del 2020 il perdurare dell'emergenza sanitaria da COVID-19 ha accentuato le conseguenze negative sul sistema sociale ed economico italiano originate dalle severe misure rese necessarie per contenere l'espandersi del contagio. Delle difficoltà finanziarie dei cittadini e delle imprese potrebbero approfittare le organizzazioni malavitose, per altro sempre più orientate verso una sorta di metamorfosi evolutiva volta a ridurre le strategie cruente per concentrarsi progressivamente sulla silente infiltrazione del sistema imprenditoriale. «La legalità comincia dalla corresponsabilità occorre esserci ma anche crederci». Il monito lanciato dal Procuratore della Repubblica Trani Renato Nitti nel corso del convegno dove, hanno presenziato, tra gli altri diversi sindaci dei dieci comuni della Provincia Barletta Andria, e gli studenti "Sentinelle di legalità" dell'I.I.S.S. "L. Einaudi" di Canosa, accompagnati dai docenti Tina Ventola e Di Stasi Angela Rosa che hanno formulato delle domande ai relatori sul tema affrontato con l'auspicio di percorrere una strada di legalità attraverso una sinergia e collaborazione tra i rappresentanti delle istituzioni ed i cittadini .
Foto a cura di Savino Mazzarella