Foresta Umbra: le faggete nel Patrimonio UNESCO
Nella decisione l’integrità ecologica e strutturale
martedì 11 luglio 2017
15.38
La Commissione UNESCO – World Heritage ha decretato a Cracovia l'inserimento delle Faggete della Foresta Umbra – Gargano nel Patrimonio dell'Umanità. "La speranza – dichiara l'assessore al Turismo e alla Cultura, Loredana Capone - è stata confermata. Si chiude così nel migliore dei modi il percorso di candidatura delle 'faggete vetuste' della Foresta Umbra che si aggiungono nell'area del Gargano al riconoscimento per il Santuario di Monte Sant'Angelo – nell'ambito dei 'percorsi Longobardorum' ". Le "faggete vetuste" della Foresta Umbra nel Gargano entrano così nella rete europea delle foreste vetuste di faggio della quale fanno già parte quelle della Slovacchia, dell'Ucraina e della Germania; si tratta di un 'riconoscimento seriale', dato che da tempo l'UNESCO propende più per riconoscimenti "plurali" che per destinazioni o beni singoli. Ha avuto il suo peso nella decisione l'integrità ecologica e strutturale delle faggete della Foresta Umbra, esempio rarissimo e unico in Europa per il loro aspetto maestoso e l'elevata biodiversità. Il faggio raggiunge qui 350 anni di età ed un'altezza di 45 metri. "Abbiamo sempre creduto – conclude l'assessore - fortemente nel valore naturalistico della Foresta Umbra perché rappresenta uno dei simboli del Parco Nazionale del Gargano al quale l'intera comunità è profondamente legata. Essere diventata un sito Unesco favorirà ulteriormente l'attrattività del Gargano che resta una punta di diamante del turismo in Puglia".
Le foreste italiane fatte di faggi secolari, riconosciute dall'Unesco patrimonio dell'umanità, comprendono anche: le faggete abruzzesi, con una superficie di quasi mille ettari che si trovano nei Comuni di Villavallelonga, Lecce nei Marsi, Pescasseroli e Opi; quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, di Cozzo Ferriero (in Calabria, Parco del Pollino), del Monte Cimino e di Monte Raschio nel Lazio. Il riconoscimento di Cracovia, dove era riunita la Commissione, ha riguardato anche le faggete di Austria, Germania e di altri Paesi europei come l'Albania, Belgio, Bulgaria, Croazia, Romania, Ucraina, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Spagna. Le Faggete della Foresta Umbra sono formazioni boschive che raggiungono la massima espressione nelle aree più interne del Gargano, ricoprendo una superficie di oltre 4.300 ha, solo il complesso di Umbra è di oltre 3000 ha. Alcune faggete garganiche sono ubicate a quote più basse rispetto alla generalità delle faggete peninsulari. Questo fenomeno è dovuto alle favorevoli condizioni microclimatiche che si verificano nel periodo di attività vegetativa della pianta. Spesso formano boschi misti o a volte si compenetrano con altre formazioni boschive (prevalentemente cerrete) con le quali vengono a contatto. Le specie arboree che si trovano nelle faggete sono : il carpino, il carpino nero o carpinello, l'orniello, l'acero campestre, l'acero montano e l'acero napoletano, gli olmi e i tigli. Una presenza particolare nella faggeta della Foresta Umbra è il tasso(taxus baccata) con alcuni esemplari plurisecolari e di grandi dimensioni. Lo strato arbustivo presente è formato principalmente da agrifoglio, pungitopo, edera e biancospino. La flora erbacea con le fioriture principalmente primaverili e autunnali tipiche delle foreste caducifoglie, è essenzialmente costituita da ciclamini, anemone appenninico, ranuncoli, peonie, giglio rosso, narcisi.Le faggete Garganiche, inserite nel patrimonio UNESCO, vegetando molto al di sotto dei "normali" 800 metri, sono dette faggete depresse, tra le particolarità che le contraddistinguono dalle altre a livello mondiale.
Le foreste italiane fatte di faggi secolari, riconosciute dall'Unesco patrimonio dell'umanità, comprendono anche: le faggete abruzzesi, con una superficie di quasi mille ettari che si trovano nei Comuni di Villavallelonga, Lecce nei Marsi, Pescasseroli e Opi; quelle del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, di Cozzo Ferriero (in Calabria, Parco del Pollino), del Monte Cimino e di Monte Raschio nel Lazio. Il riconoscimento di Cracovia, dove era riunita la Commissione, ha riguardato anche le faggete di Austria, Germania e di altri Paesi europei come l'Albania, Belgio, Bulgaria, Croazia, Romania, Ucraina, Slovacchia, Slovenia, Ucraina e Spagna. Le Faggete della Foresta Umbra sono formazioni boschive che raggiungono la massima espressione nelle aree più interne del Gargano, ricoprendo una superficie di oltre 4.300 ha, solo il complesso di Umbra è di oltre 3000 ha. Alcune faggete garganiche sono ubicate a quote più basse rispetto alla generalità delle faggete peninsulari. Questo fenomeno è dovuto alle favorevoli condizioni microclimatiche che si verificano nel periodo di attività vegetativa della pianta. Spesso formano boschi misti o a volte si compenetrano con altre formazioni boschive (prevalentemente cerrete) con le quali vengono a contatto. Le specie arboree che si trovano nelle faggete sono : il carpino, il carpino nero o carpinello, l'orniello, l'acero campestre, l'acero montano e l'acero napoletano, gli olmi e i tigli. Una presenza particolare nella faggeta della Foresta Umbra è il tasso(taxus baccata) con alcuni esemplari plurisecolari e di grandi dimensioni. Lo strato arbustivo presente è formato principalmente da agrifoglio, pungitopo, edera e biancospino. La flora erbacea con le fioriture principalmente primaverili e autunnali tipiche delle foreste caducifoglie, è essenzialmente costituita da ciclamini, anemone appenninico, ranuncoli, peonie, giglio rosso, narcisi.Le faggete Garganiche, inserite nel patrimonio UNESCO, vegetando molto al di sotto dei "normali" 800 metri, sono dette faggete depresse, tra le particolarità che le contraddistinguono dalle altre a livello mondiale.