Forze armate italiane: “Maestri militari d’Europa”
Elogiate in un saggio da Elizabeth Braw
giovedì 31 agosto 2017
17.46
Lo scorso 28 agosto, a Uno Mattina la trasmissione di RAI 1 è iniziata con le Forze Armate, parlando del loro impegno nei teatri internazionali, recentemente elogiato in una ricerca pubblicata sulla rivista Politico.eu. In un saggio Elizabeth Braw ha definito le Forze armate italiane "Europe's military maestros" – "Maestri militari d'Europa", evidenziandone la capacità di muoversi nello scacchiere internazionale e il fondamentale ruolo svolto in tale contesto. "L'Italia fa tantissimo per la sicurezza europea […] Sebbene spenda solo l'1,11 % del proprio PIL nel settore della Difesa, essa riveste un ruolo molto attivo nel panorama internazionale, dove impiega quasi 7.000 militari. E' quindi sbagliato misurare l'importanza di una Paese solo sulla base dell'impegno economico", ha ribadito la giornalista in collegamento da Londra. I conduttori del programma televisivo hanno discusso dell'argomento anche con l'Ammiraglio Fabio Gregori, in collegamento dall'Oman a bordo di Nave Virgilio Fasan, comandante della task force antipirateria Atalanta dell'Unione Europea che garantisce la libertà di navigazione e la sicurezza del traffico mercantile nelle acque del Corno d'Africa. L'operazione, alla quale partecipano 15 paesi dell'Unione Europea, attualmente svolge tre compiti: presenza e sorveglianza davanti alla costa somala per contrastare attacchi della pirateria nei confronti dei mercantili, scorta ai mercantili del programma alimentare mondiale, addestramento delle forze di polizia e della guardia costiera somala per consentire un efficace controllo delle acque territoriali. Il vice presidente dell'Istituto Affari Internazionali, Vincenzo Camporini, presente in studio, ha evidenziato che "ciò che conta sono le capacità, come i soldi vengono gestiti in ragione delle contingenze del momento. In Italia da anni c'è un'attenta gestione del rischio" – ha aggiunto – "il che comporta che le risorse economiche disponibili vengono messe a disposizione dei reparti di possibile impiego nelle missioni internazionali. Questo tipo di politica porta risultati positivi, perché dove l'Italia opera le cose funzionano meglio". Per poi concludere: essere stati definiti "Maestri militari d'Europa" deriva certamente dall' "atteggiamento e dall'efficacia operativa" che caratterizza le Forze armate italiane.