Francecso Ventola: Concorso di Idee? Partecipazione Sociale tra chiacchiere, prese in giro e tabù.
Dell'attuazione del suo programma elettorale manco l'ombra
domenica 20 settembre 2015
11.44
Mi spiace tantissimo vedere ancora una volta solo fumo negli occhi, lo dico con profonda sincerità e amarezza. Il sindaco della mia città, per quanto da me non votato, è pur sempre e comunque il sindaco e rappresenta la massima istituzione cittadina. Mi dispiace assistere all'ennesimo tentativo di chi si arrampica su specchi, divenuti nel tempo sempre più scivolosi, pur di distogliere l'attenzione dei cittadini, distrarli dal suo modo di amministrare che, a tre anni e mezzo dall'insediamento, purtroppo continua a collezionare insuccessi. Raccontarci che la programmazione 2007/2013 è terminata e che bisogna prepararsi per partecipare ai bandi della nuova programmazione 2014/2020 è solo un modo "maldestro" ed irrispettoso nei confronti dei cittadini per non dire chiaramente che non si è stati in grado di amministrare: nessun finanziamento di rilievo ottenuto ed alcun progetto degno di nota candidato ad ottenere finanziamenti, anzi!
Dell'attuazione del suo programma elettorale manco l'ombra, a parte l'iniziativa privata delle case dell'acqua ed il cambiare la denominazione del parco Almirante e cose simili! Quattro Piani triennali delle opere pubbliche che non hanno prodotto nulla di nuovo: nessuna idea, nessun progetto! In verità uno c'è sempre stato: cercare in ogni modo ed a qualsiasi costo, quello a carico dei canosini, di cancellare quanto programmato dalle amministrazioni precedenti, salvo poi presenziare ad inaugurazioni o stilare comunicati stampa che annunciavano la fine o l'avvio di lavori ideati, progettati e finanziati da chi c'era prima. Non è un'eresia precisare che laddove il sindaco non è intervenuto il tutto è proceduto speditamente e senza contenziosi; dove, invece, ci ha messo del suo, si sono persi finanziamenti, attivati contenziosi e bloccato l'avvio di lavori. A titolo esemplificativo: PIRP - Programma Integrato per il Recupero delle Periferie - della zona 167 (strada di collegamento con via Barletta/Balilla, lavori di ristrutturazione delle palazzine di Torre Caracciolo e realizzazione di nuovi alloggi popolari, scuola media); zona artigianale D6; Piani di rigenerazione urbana via Balilla (zona capannoni). Anche il suo vice sindaco lo ha attestato nella relazione all'ultimo Piano triennale per le oo.pp. da essi stessi approvato! Se non dovesse bastare per dimostrare l'inadeguatezza e gli enormi danni, ad un anno e mezzo dalla conclusione del mandato, si potrebbe raccontare per bene la questione Museo (ci sarà tempo e modo e ben presto lo affronteremo).
Il ricorso a concorsi di idee è un ottimo strumento quando si deve pianificare, soprattutto; tant'è che in passato, ad esempio, è stato da noi utilizzato proprio nella fase di "concertazione e di ascolto" propedeutica alla redazione del PUG, il Piano Urbanistico Generale. Ben vengano altre idee e quanti vorranno dire la loro. Ben altro è, però, predisporsi a poter concorrere per ottenere finanziamenti: servono almeno progetti preliminari, se non addirittura definitivi e/o esecutivi, possibilmente cantierabili in breve tempo. Sentire il sindaco affermare: "Poiché solo una visione superficiale e stolta può immaginare uffici comunali sufficienti e pronti a progettare realizzazioni compatibili con tutte le nuove proposte regionali", è ingeneroso, denota ancora e purtroppo, una scarsa conoscenza di cosa sia stato fatto nel decennio passato e quanti "soldi" si è riusciti ad attrarre (circa 80 milioni di euro), proprio grazie al lavoro di squadra degli uffici comunali e, forse, ad una classe politica in grado di indicare proposte, priorità, soluzioni; in poche parole in grado di amministrare stando sempre sul pezzo (come si suole dire), senza mai tirarsi indietro e soprattutto assumendosi responsabilità in prima persona. A tal proposito, viste le sue affermazioni, proporrei al sindaco di riorganizzare i settori tecnici comunali. Potrebbe evitare di pagare un dirigente assunto a tempo determinato (nulla contro il professionista che oggi incarna questo ruolo, anzi), che secondo me non serve visto che siamo dotati di un PUG e di una squadra di tecnici laureati e diplomati di tutto rispetto. Quelle risorse (circa 80 mila euro lorde) potrebbero essere utilizzate opportunamente per incaricare formalmente e nel rispetto della legge, professionisti ad hoc per la redazione di progetti preliminari, indispensabili per ottenere finanziamenti.
A leggere le dichiarazioni del sindaco , ad un anno e mezzo dalla fine del mandato, sorge quantomeno il sospetto che si sia stati un po' distratti nel seguire sia la fase conclusiva della programmazione 2007/2013 (che, ad onor del vero gli "addetti ai lavori" sanno che termina il 31/12/2015), sia la fase di partenza e le relative linee guida della programmazione 2014/2020. Infatti, è sufficiente scorrere il bollettino ufficiale regionale degli ultimi tre anni e mezzo per verificare quanti comuni hanno ottenuto risorse in tutti i settori e come "brilla" per assenza la nostra città!
A mio avviso, quello del "coinvolgimento" è un maldestro ed ulteriore tentativo di partecipazione attiva apparente propagandata solo a convenienza. Gli addetti ai lavori lo sanno benissimo.
Perché il sindaco non spiega che fine hanno fatto i tanti protocolli d'intesa sottoscritti con il partenariato economico/sociale? Quale è la sua visione per la città? Cosa ha progettato di nuovo? Perché non elenca cosa è riuscito ad ottenere in termini di finanziamenti in questi anni? E il bilancio partecipato tanto decantato? Quattro bilanci comunali su cinque (quanti ne prevede un mandato da sindaco) sono tantissimi; è attraverso la loro predisposizione ed approvazione che si decide il presente ed il futuro di una comunità; che fine ha fatto il confronto sociale e la partecipazione attiva?
Non è attraverso le chiacchiere, giustificative di inadeguatezza e "diffamatorie" del passato, che si amministra. Che poi, mentre lo si diffama, è grazie a quel passato che si riesce a fare qualcosa, è a dir poco meschino.
Visto il trascorso, sinceramente mi sarei aspettato una responsabile presa di coscienza che inducesse finalmente il sindaco ad una apertura politica utile nell'interesse della città, seppure nella ovvia distinzione dei ruoli.
Dopo l'ennesimo bilancio senza visione e senz'anima, senza progettualità ma che aumenta le tasse, mi sarei aspettato un "atto di responsabilità", attesi il contenzioso crescente(provocato) e la spesa improduttiva riveniente da una scarsa organizzazione dei servizi comunali. Oltre che non pertinente, in questi anni è stata ossessiva l'ingerenza politica nella gestione: uffici cardine sono stati svuotati di professionalità "vere" assecondando le aspettative di coloro che, ben collegati politicamente, rappresentano una reale spesa improduttiva per la città.
Molte volte, in tante occasioni e con forme diverse, sia come cittadino ma soprattutto come figura istituzionale (presidente della provincia, consigliere comunale già sindaco ed ora consigliere regionale), ho dichiarato ed offerto la mia disponibilità a collaborare, pur nel rispetto dei ruoli. La risposta "responsabile" del sindaco è stata l'incuranza ed il tentativo di ridicolizzare enti e persone (sic!). Ancora oggi non so spiegarmi il perché! Comunque una cosa voglio affermare: continuerò a farlo, continuerò con tutto me stesso ad impegnarmi per la mia città, consapevole che i sindaci passano, le "opere" restano. Perciò e nonostante tutto, come molti sanno essere mio costume, anche questa volta non mi sottrarrò e se ci saranno occasioni parteciperò attivamente e propositivamente.
I cittadini si meritano il massimo dell'impegno, dell'efficienza e del rispetto, senza alibi. Di certo non si meritano arroganza, presunzione, indisponibilità, personalismi e scarso impegno . La città non merita il tradimento elettorale ed il trasformismo politico (pur di rimanere in sella!), biglietto da visita di una "nuova" classe dirigente dalla quale siamo lontani anni luce; ci riporta indietro agli anni '90 a tutti i canosini purtroppo noti per scelte scellerate volute da personaggi che oggi direttamente ed indirettamente sono determinanti per la tenuta dell'amministrazione La Salvia.
Francesco Ventola