Giornata di Lutto Nazionale per le Vittime della crisi.

Il 4 Febbraio 2016 è la giornata individuata per ricordare i tanti imprenditori, disoccupati, precari o pensionati che traditi dall'art. 1 della Costituzione:"L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro", hanno scelto di porre fine alla loro esistenza. I dati sulle nuove povertà sono sconfortanti e gli italiani che scelgono di farla finita non si contano più. Italiani, gente comune alle prese con sacrifici sempre più rilevanti al punto da rendere, a volte, impossibile proseguire a vivere. E così, accanto al formale bollettino dei protesti prende corpo un bollettino dei suicidi di piccoli imprenditori, disoccupati, pensionati disperati e provati dalle difficoltà quotidiane che diventano insostenibili. Il 4 Febbraio è la giornata per ricordare anche i tanti risparmiatori truffati dalle banche, vittime di un sistema con cui lo Stato ha deciso di salvaguardare amministratori o banchieri incapaci e spregiudicati che effettuando operazioni finanziarie oltre il limite della pericolosità, in una notte hanno fatto sfumare loro i risparmi di una vita, uno Stato anche colpevole del suicidio di Luigino D'Angelo, il 68enne che si impiccò dopo aver perso tutti i suoi risparmi nel fallimento della banca. Oggi non ricordiamo degli eroi, ricordiamo gente disperata e fragile, gente vittima di un sistema disumano che va combattuto e se l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro: aspettiamo che lo Stato getti le fondamenta...
Quest'oggi in tutta Italia il Dipartimento Tutela Vittime ha promosso manifestazioni pacifiche e sit-in davanti alle Prefetture ed alle sedi di Equitalia sperando di sensibilizzare maggiormente chi ci governa a non lasciare inascoltate le richieste di aiuto di chi è in difficoltà.
Aurelia Sardone- Dipartimento Tutela Vittime Terra di Bari